Un accordo storico tra Cina e Vaticano dovrebbe essere imminente secondo il ministro degli Esteri di Taiwan. Lo riporta la Hong Kong Free Press.
Riprendo l’articolo nella mia traduzione.
Taiwan ha detto giovedì che un accordo storico tra la Cina e il Vaticano è probabilmente imminente, ma rimane la speranza che la mossa non comporti la perdita del suo unico alleato diplomatico in Europa.
Il ministero degli Esteri ha detto di aver ottenuto informazioni da “varie fonti” che un accordo tra il Vaticano e la Cina sugli “affari religiosi” è molto probabile che venga firmato in settembre o ottobre.
Si è diffusa l’ipotesi che il Vaticano si stia avvicinando a un accordo con la Cina sulla grossa pietra di inciampo costituita da chi debba ordinare i vescovi.
Ma ci sono timori che ciò metterebbe a rischio i legami ufficiali di Taiwan con il Vaticano, dato che Pechino sta facendo sforzi concertato per braccare i suoi alleati.
Il Vaticano è uno dei soli 17 Paesi al mondo che riconosce Taipei invece di Pechino, ma papa Francesco ha cercato di migliorare i legami con la Cina da quando ha assunto l’incarico nel 2013.
La Cina vede ancora la autogovernata Taiwan come parte del suo territorio e chiede che gli alleati di Pechino debbano rinunciare a qualsiasi legame ufficiale con l’isola (di Taiwan, ndr).
Taiwan, che ha circa 300.000 cattolici, ha perso cinque alleati di Pechino negli ultimi due anni.
Il portavoce del ministero degli Esteri di Taiwan, Andrew Lee, ha detto che il governo “non prenderà alla leggera” alcun accordo tra le due parti.
Ma alla domanda se il Vaticano abbia dato a Taiwan assicurazioni che non avrebbe reciso i legami ufficiali, Lee ha detto di ritenere che l’accordo non toccherebbe il riconoscimento diplomatico.
“Penso che l’accordo sugli affari religiosi riguardi questioni di cooperazione e scambi religiosi, e non coinvolga questioni di legami diplomatici”, ha detto durante un briefing.
“Speriamo che i nostri legami con il Vaticano durino a lungo anche se l’accordo fosse firmato”, ha aggiunto.
A Pechino, il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang ha detto che la Cina ha “fatto sforzi” per migliorare i rapporti con la Santa Sede, senza approfondire.
“Siamo disposti a lavorare insieme al Vaticano per promuovere il dialogo e migliorare le relazioni”, ha aggiunto Geng in una regolare conferenza stampa giovedì.
La stampa cattolica di Hong Kong ha riferito all’inizio di questo mese che un nuovo ciclo di negoziati sino-vaticani dovrebbe svolgersi in settembre e che un accordo potrebbe essere firmato in ottobre.
Si stima che in Cina ci siano 12 milioni di cattolici, divisi tra un’associazione gestita dal governo, il cui clero è scelto dal Partito comunista, e una Chiesa non ufficiale che giura fedeltà al Vaticano.
Il Vaticano non intrattiene relazioni diplomatiche con Pechino dal 1951, due anni dopo la fondazione della Repubblica Popolare Comunista.
I precedenti tentativi di ristabilire i legami sono naufragati sull’insistenza di Pechino che il Vaticano dovesse rinunciare al riconoscimento della sua rivale Taiwan e promettere di non interferire nelle questioni religiose in Cina.
Le relazioni tra Taiwan e la Cina si sono deteriorate da quando il presidente Tsai Ing-wen è salita al potere nel 2016, non riconoscendo l’isola come facente parte di “una sola Cina”.
Fonte: HongKongFp
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