Duro, molto duro il comunicato dell’arcivescovo Joseph F. Naumann di Kansas City, presidente del Comitato episcopale americano per le attività a favore della vita, in risposta a diversi Stati (es. New York) che stanno avanzando con una legislazione che permetterebbe di abortire un bambino anche a nove mesi. In Virginia, addirittura, si sta proponendo anche di ammazzare un bambino nato vivo dopo un aborto, se la mamma lo volesse. Un vero e proprio infanticidio. Naumann è sempre stato un vescovo a favore della vita, ed ha sempre parlato in maniera schietta e senza giri di parole.
Vi riporto il suo comunicato, nella mia traduzione.
L’aborto è sempre stato costruito su una bugia. Oggi, la menzogna sta cambiando da “l’aborto è una scelta” a “l’aborto è assistenza sanitaria”. Una legge recentemente approvata a New York non solo legalizza l’aborto essenzialmente per qualsiasi motivo per tutti i nove mesi di gravidanza, ma rimuove ogni protezione per i bambini nati vivi dopo l’aborto. Un disegno di legge simile è stato proposto in Virginia insieme a diversi altri Stati, il tutto in nome della salute delle donne.
Questa legge è una pura e semplice malvagità. E scuote la coscienza vedere una legislazione così malvagia accolta con rumorosi applausi e standing ovations. La cosa più dolorosa per il nostro Signore della Vita è che coloro che sostengono l’aborto mettono in pericolo le loro anime eterne.
E’ terribilmente disonesto sostenere che la vita o la salute delle donne dipendono dall’uccisione intenzionale dei loro figli. Questo è particolarmente vero per l’aborto fatto in avanzato stato di gravidanza, che comporta sempre la distruzione intenzionale di un bambino che avrebbe potuto nascere vivo, con molto meno rischi per la madre, se entrambi avessero ricevuto una vera assistenza sanitaria.
Ora è tempo per tutti i cattolici – vescovi, sacerdoti e laici – di lottare con rinnovato vigore per il nascituro. Dobbiamo educare la famiglia, gli amici, i legislatori e i concittadini su come non sia mai necessario uccidere intenzionalmente i bambini non ancora nati per salvare le loro madri. L’azione locale è particolarmente importante. Sebbene far cessare Roe v. Wade (la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che nel 1973 di fatti legalizzò l’aborto, ndr) sia un obiettivo centrale del movimento a favore della vita, se la decisione [dell’Alta Corte] venisse ribaltata, solo undici Stati proibirebbero immediatamente l’aborto; gli altri trentanove Stati lo permetterebbero comunque.
Esorto i cattolici e gli americani pensosi di tutte le religioni o di nessuna a sostenere il cambiamento locale. Iscriviti alla tua Conferenza Cattolica di Stato o alla rete diocesana a favore della vita, che può aiutarti a comunicare con i funzionari eletti. Oppure cercate gruppi statali e locali a favore della vita, compresi i gruppi parrocchiali che fanno la differenza a livello statale.
Anche se viviamo in giorni molto bui, sappiamo che il Signore ha già trionfato sulla morte. Ma dobbiamo usare questo tempo sulla terra per essere le sue mani e i suoi piedi. Questo significa che ognuno di noi si dedica alla preghiera e lotta per i più vulnerabili tra noi, specialmente per i bambini non ancora nati e le loro madri.
Fonte: Conferenza Episcopale degli Stati Uniti
Qui il video del deputato dello Stato della Virginia Kathy Tran che presenta in commissione il disegno di legge sull’aborto nel terzo trimestre. Kathy Tran è membro del Partito Democratico, quello di Hillary Clinton:
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