Forse a qualcuno le centinaia di generi sessuali proposti dai social internet in luogo dei vetusti maschio e femmina potevano sembrare un’innocua bizzarria, una banale concessione alla vanità della lobby LGBT. In realtà si è trattato di una pericolosa arma ai danni della libertà di tutti.
Nella società relativistica, completamente in balia dell’io e delle sue voglie, si rischiano pesanti sanzioni nel non accondiscendere alla variegata e mutevole sensibilità degli LGBT, così è accaduto più di una volta che la possibilità di utilizzare locali riservati al sesso opposto ha causato episodi di violenza carnale.
Per tutti ricordiamo il caso del cittadino inglese Stephen Wood condannato e incarcerato per aver aggredito sessualmente un bambino, che dopo aver iniziato la riassegnazione di genere, si è fatto chiamare Karen White, ottenendo il trasferimento in una prigione femminile, dove ha stuprato quattro donne.
Nell’Irlanda del Nord i dipendenti pubblici che si rivolgessero ad una persona appellandola in modo diverso da quello conforme alla sua personale percezione, rischiano perfino il licenziamento.
Per approfondire la tragica follia che si cela dietro questo genere di concessioni, riportiamo di seguito un articolo pubblicato sul sito inglese dell’associazione “Christian Institute” , nella traduzione di Wanda Massa.

Servizi civili in Irlanda del Nord: “Usa i pronomi trans o perdi il lavoro”.
I funzionari pubblici dell’Irlanda del Nord rischiano di essere licenziati se non usano i pronomi preferiti dai transgender, dopo che sono state introdotte nuove regole, durante la sospensione dell’Assemblea di Stormont.
Le regole stabiliscono che “i nomi e i pronomi devono essere conformi ai desideri dell’individuo“. La mancata osservanza di tale disposizione sarebbe considerata una molestia e potrebbe portare ad un’azione disciplinare, compreso il licenziamento.
La modifica è stata apportata al manuale del personale della funzione pubblica nell’aprile 2019, ma è stata resa nota pubblicamente solo il mese scorso.
Spettro di genere
La policy afferma: “Le persone trans possono descrivere sè stesse usando uno o più dei termini più disparati, tra cui (ma non solo) transgender, transessuale, gender-queer, gender-fluid, non-binario, gender-variant, crossdresser, genderless, agender, nongender, terzo genere, two-spirit, bi-gender, trans man, trans woman, trans mascolino, trans feminino e neutrois“.
E continua: “intenzionalmente e persistentemente” riferendosi a qualcuno in base al suo vero sesso o al suo nome precedente “equivarrebbe a una molestia e non dovrebbe essere tollerata“.
Afferma inoltre che coloro che si dichiarano transessuali dovrebbero poter utilizzare i servizi igienici e gli spogliatoi previsti per il sesso opposto.
Critiche
Le modifiche al manuale del personale sono state criticate dall’ex ministro delle Finanze Mervyn Storey MLA, che ha detto che molte persone non si sarebbero “accomodate” con la politica – sia quelle di fede che quelle non religiose.
Dei nove gruppi consultati per apportare le modifiche, sette erano gruppi di attivisti LGBT, tra cui Stonewall, TransgenderNI e GenderJam.
Ma Storey, che si attiene alla prospettiva biblica maschile e femminile, ha suggerito che “se si fossero consultati con il Christian Institute o con le organizzazioni religiose, avrebbero avuto una visione diversa su come applicare le regole“.
Ha aggiunto che la decisione non avrebbe dovuto essere presa per “capriccio” dei funzionari pubblici, dicendo: “È una questione da rivedere. La sua legalità dovrà essere esaminata“.
Discorso forzato
La Commissione per l’uguaglianza per l’Irlanda del Nord (ECNI) ha detto alla Belfast News Letter che “la legge sull’uguaglianza protegge tutti sul lavoro ed è importante che tutti i datori di lavoro operino nel rispetto della legge“.
Ma la quango [organizzazione non governativa quasi autonoma: nel Regno Unito, designa un’organizzazione istituita da un governo per considerare in autonomia un argomento di importanza pubblica, ndt] finanziata dai contribuenti, che ha perso la storica causa “gay cake” contro Ashers Baking Company presso la Corte Suprema del Regno Unito nel 2018, ha aggiunto: “La politica della NICS sembra essere in linea con le leggi sull’uguaglianza“.
Il vicedirettore per gli Affari Pubblici del Christian Institute, Simon Calvert, ha detto: “Questa è una forma di discorso forzato e molte persone si opporranno all’uso coatto di questi termini“.
“La Bibbia è chiara: le persone sono fatte di uomini e donne”. I funzionari pubblici cristiani, in particolare, sentiranno che usare qualcosa di diverso dal vero sesso di qualcuno va contro le loro convinzioni sincere.
“Le regole devono rendere chiaro che le persone che esprimono rispettosamente queste convinzioni sono ancora benvenute nella pubblica amministrazione e possono lavorare secondo la loro coscienza senza timore di rappresaglie“.
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