di Mattia Spanò
Si devono accogliere e integrare i migranti, dice il papa. Dobbiamo salvare il pianeta facendo sacrifici e cambiando le nostre abitudini, dicono tutti. Dobbiamo sostenere l’Ucraina inviando vagoni di denaro e armi per difendere i nostri valori. Dobbiamo questo, dobbiamo quello.
Ci sono poi i doveri minori: essere gentili chiedendo alle persone transgender quale pronome desiderano si usi per rivolgersi a loro, pagare le tasse che servono a far cambiare sesso gratis ai transessuali, rispettare con acribia tutte le scadenze di una burocrazia elefantiaca. Istruzioni per l’uso numerose come zanzare in una palude.
Devi comprare l’auto elettrica e mangiare sano, cospargendo la tavola di munnezza dopo cena: questo di qua, questo di là.
Differenzia e sarai salvo. Il mare è pieno di plastica? Per caso le aziende hanno eliminato il packaging di orribile plastica? La carta? L’alluminio? Il mitologico “indifferenziato”? No: la munnezza è sempre quella. Loro fanno quello che vogliono, tu maneggi i loro rifiuti dividendo le acque del Mar Rosso davanti agli ebrei e richiudendole sopra gli egiziani.
Come un piccolo Jahvè salvi il popolo eletto, uccidi i nemici, marci verso la Terra Promessa. Maneggiando spazzatura. E ti senti moralmente soddisfatto: hai fatto il tuo dovere. Basta succhiare Coca-Cola da una cannuccia di cartoncino invece che di plastica. Sensazioni, non effetti.
Devi vaccinarti per proteggere gli altri, essere tollerante, inclusivo e intersezionale (tranne con quelli che non si vaccinano), come devi riciclare e fare la raccolta differenziata, devi evitare sprechi, devi vivere frugalmente – la gente compra a rate anche i fazzoletti, acquista magliette a due euro senza chiedersi quanto sono stati pagati quello che l’ha cucita, quello che l’ha impacchettata, quello che l’ha trasportata, quello che l’ha consegnata.
Spesso sono pagati niente, perché fanno tutto le macchine. Il passo dal vivere con un dollaro al giorno al morire con un dollaro all’anno o addirittura senza, è molto corto. In Canada se sei povero il governo non ti dà un centesimo. Ti paga solo il suicidio. Sensazioni, non effetti.
Devi capire che le cose sono così come sono, e non possono essere cambiate né evitate. Se un governo di destra, a parole contrario all’immigrazione e difensore della nazione e dell’identità, si comporta come un Pd qualsiasi al punto che il vero Pd lamenta l’applicazione ossessiva di politiche-fotocopia, devi accettarlo perché non c’è alternativa. Destra o sinistra? Sensazioni, non effetti.
E quando rivoterai – se lo farai, perché qualcuno comincia a dire che le elezioni sono un inutile spreco di risorse: lo dicono quelli che comandano, vedi a volte il caso, e gli sprechi vanno evitati come la peste – non potrai lamentarti di aver eletto politici che roboticamente eseguono l’”agenda Draghi”, l’agenda 2030, l’agenda Fraccazzo da Velletri. E cosa significa agenda? Azioni che devono essere fatte.
Il Mediterraneo trabocca di morti fuggiti da fame e guerre – cioè vivi che sono andati a sbattere, destino baro, contro ciò da cui fuggivano – e grida giustizia, dice il papa. Al tempo stesso però bisogna potenziare l’accoglienza. Farne arrivare di più. Chi paga il conto? Voi, cari inferiori. Sensazioni, non effetti.
Non si fanno più figli perché diamine: i bambini costano e rompono le scatole. Molto meglio prenderli già ometti: privi di tutto, pronti a tutto, senza legami affettivi, catapultati in un mondo che ignorano e non capiscono, ed anzi sentono nemico. Un mondo da predare e distruggere. Ma tu devi aprirgli la porta di casa: ti ringrazieranno pagandoti la pensione e tagliandoti la gola per rubartela. Non sono uomini, in fondo: sono risorse. Sensazioni, non effetti.
Le risorse non lavorano? Perché: c’è ancora qualcuno in Italia alla fine del 2023 che lavora, che produce qualcosa? Per quello bastano i cinesi. A noi vanno benissimo youtuber, influencer, trader con quattro spiccioli e imprese senza dipendenti né operai, per creare le quali non servono né soldi né conoscenze né esperienza (fatevi un giro su YouTube per vedere se scherzo) al limite percettori netti di reddito di cittadinanza, bonus psicologo e monopattino. Creatori di ricchezza? Ma quando mai. Italiani straccioni che pagano guru online per vendere borracce cinesi in Australia, pensando di diventare milionari. Credendo che sia possibile, che abbia senso. Il lucro furbastro sulla vanità idiota altrui spacciato come professione.
O lavori nel marketing – digital – o nella comunicazione – social media manager – o sei un guru brufoloso di vent’anni che spaccia corsi per fare soldi dal nulla e affittare una Lamborghini a Dubai, oppure percepisci il reddito di cittadinanza e usi la social card per comprare questo ma non quello.
Sai a malapena farti un panino, ma solo dopo aver guardato la ricetta su YouTube. Con le ferie pagate – diritto del lavoratore, riposo e tempo condiviso, otium latino, tempo filosofico e politico – ci paghi se va bene due giorni di ombrellone in spiaggia.
E il bello è che non ti rendi conto che un direttore marketing che si ammazza di analisi dei dati è esattamente sullo stesso piano del Mago Oronzo percettore del reddito di cittadinanza. Sono, sic et simpliciter, lo stesso uomo.
Il dirigente azzimato non sa che sta per assaporare anche lui la durezza del vivere, la miseria nera che gli sherpa del sistema hanno la sfrontatezza di chiamare “sobrietà”, “austerità che fa crescere”, “frugalità”. Pensa di essere indispensabile, il fenomeno che ha studiato e si è presentato al colloquio pigolando “ho sempre desiderato lavorare in una realtà dinamica come la vostra”.
Uno ha la cravatta e l’orologio sul polsino, l’altro può ungerti quella cravatta con la sola imposizione delle mani e magari rubarti il Panerai, ma diavolo: sono la stessa persona. Entrambi non producono nulla. Entrambi guardano Netflix e giocano alla PlayStation a cinquant’anni. Uno sniffa cocaina, l’altro sfonda le porte di cartone del Sert per rubare il metadone, ma sono fratelli tutti. Classi sociali eliminare alla radice. Sensazioni, non effetti.
Lo Stato finge di accogliere le istanze per la liberalizzazione delle droghe, ma se ti trova tracce – tamponi Covid reloaded – di tetracannabitolo o superalcolici (monopolio di Stato) ad un posto di blocco, ti sequestra la patente per tre anni.
Dovrai installare l’alcol-lock, un dispositivo che blocca la macchina se hai bevuto l’alcol di Stato. Sei sbronzo, ma non puoi andare da nessuna parte. E se ricevi l’IT-Alert di un incendio tipo Maui che sta per investirti? Niente. Fermo lì, come una spugna imbevuta d’alcol ad attendere la prima scintilla.
Ma il governo si è intrufolato dentro il tuo telefono con un cicalino fastidioso e una scritta in cirillico burocraziano per dirti che c’è un incendio, un’alluvione, un’eruzione vulcanica, un terremoto, una tromba d’aria a due minuti da casa tua. Come se gente che non sa usare lo spazzolino elettrico potesse salvarsi. Tenterai, e creperai nel tentativo. Corri a bordo di una macchina elettrica che non parte perché ti stavi scolando un grappino quando è arrivato l’allarme.
Ti dicono di mangiare digiunando. Di scaldarti al freddo. Ti dicono che l’amore è tradire tua moglie. Che un figlio ti rovina la vita, e due la rendono un inferno. Dai tre figli in su, sei proprio un coniglio – parole del papa. Ti dicono che ripristinare i confini dell’Ucraina prima del 1991 è un dovere sacro, mentre è un dovere altrettanto sacro violare, anzi cancellare, quelli dell’Italia.
Quelli che ti dicono “bianco” sono gli stessi che ti dicono “nero”, e che bianco e nero si portano bene insieme. Non c’è correlazione? Direi piuttosto che non c’è relazione fra pensiero, realtà e azione.
L’insulto, il dileggio a chi la pensa diversamente sono diventati il nuovo bon-ton, doveri civici e morali.
La pornografia nelle scuole insegnata da Rocco Siffredi è un diritto. Insegnare a tuo figlio che le porcherie le fanno i maiali, un crimine bigotto e oscurantista.
Se invece dici a qualcuno che è libero, che l’acqua bagna, il fuoco scalda e se vuole può scegliere questo e non quello, può dire questo e preferire o dubitare di quello, sei un terrorista, un sedizioso, un criminale. Il Potere è vietato. Il Dovere obbligatorio.
Così il Potere muore e diventa Dovere. Presto o tardi la gente toccherà con mano che se le cose stanno così, essere governati da un’app o da una scimmia è la stessa cosa.
Riflettete bene sull’immane vantaggio: col taglio dei parlamentari abbiamo risparmiato ben trecento miseri stipendi (miseri secondo Piero Fassino), prebende e benefit vari, e soprattutto trecento centri di potenziale corruzione. Che bellezza. Basta sprechi. Basta politica, basta filosofia e religione. Perché parlare di programmi politici, quando ho altri programmi comodamente disponibili sul mio telefonino?
Riflettete bene sul fatto che a questo punto conviene tagliare i restanti seicento, appaltando a Google, Open AI o Meta (chi paga di più: ci saranno gare internazionali per governare l’Italia e il Botswana) il governo della nazione – che dico nazione: l’intero mondo – la gestione corrente della cosa pubblica. Che meraviglia.
Abbiamo scienziati e medici profumatamente sponsorizzati dalle cause farmaceutiche? Se l’oste che ti vende il vino ti dice che è buono, sarà vero.
Prima o poi molti apriranno gli occhi, ma niente paura: dopo l’IT-Alert avremo l’IT-Government. Dove IT non è l’abbreviazione di Italia, ma di Information Technology. Che pacchia.
Da trent’anni a questa parte, è un bombardamento di pubblicità che mettono al centro l’uomo. Tu conti perché non sei solo un conto, tutto intorno a te, perché tu vali – solo se ti tingi i capelli con quella tinta e li lavi con quello sciampo. Non mettono al centro l’uomo nel senso di essere umano, umanità, comunità: proprio l’uomo, il singolo uomo o donna da soli in un mondo vuoto. Un mondo vuoto e senza scelte pericolose per l’incolumità altrui da fare.
AirB&B ha appena lanciato una campagna pubblicitaria che invita i clienti a liberarsi dei bambini, andando in vacanza da soli, ritagliandosi “uno spazio solo tuo”. Uno spazio tuo: pussa via, intruso molesto.
Guidi macchine, anzi una macchina, attraversando campagne o città deserte al tramonto, all’alba o di notte, nei tre momenti in cui il resto dell’umanità sparisce. E tu sorridi beato come un bonzo sotto psicofarmaci.
Addenti un panino con la stessa espressione estatica che avresti davanti ad un’apparizione mariana. Compri un rasoio a 24 lame, un assorbente con le ali, una barretta di blatte e frutta secca rigorosamente bio? Il paradiso all’improvviso.
La gente è stata rinchiusa nelle case per oltre un anno a guardare il mondo da un oblò digitale. Il terrore dell’altro sublimato in pugnetti e gomitatine, tutti travisati dalle mascherine. La gente è bruttarella, del resto.
Negozi e ristoranti hanno chiuso. Cinema, teatri, stadi, parchi, tutti quei luoghi in cui chiunque può scoprire che di non essere solo, che gli altri esistono, sono stati interdetti. Per salvare l’uomo dall’uomo. Il virus siamo noi, gli animali sono molto meglio, bisogna depopolare velocemente altrimenti le foche annegano nel ghiaccio sciolto.
C’è la guerra? C’è un aggredito è un aggressore, e noi – ma noi chi, in fondo? – siamo dalla parte dell’aggredito senza se e senza ma. Non dimentichiamoci di pregare per la martoriata Ucraina, dice il papa. Impossibile dimenticarlo, Santità Santissima: ce lo ricorda ogni giorno.
Il mercato delle armi è brutto e cattivo, tranne se le inviamo agli ucraini – disarmandoci noi. Le risorse sono finite, diceva Malthus. Tranne quelle che servono ai padroni del vapore, gente che usa l’aereo privato per spostarsi dal salotto al bagno. Personaggi come Alexander Soros, Bill Clinton, Elon Musk, Sylvester Stallone, Leonardo di Caprio. Tutti in processione dal papa, che li riceve inclusivamente: qualche straccione, qualche trans, molti miliardari e multimilionari. Ma il povero non finisce in prima pagina.
La schiavitù del denaro è brutta e cattiva, tranne se si spendono 110 miliardi per rifare il cappotto termico alle case (ma come: col taglio del gas russo, non bastava una copertina? Com’è che adesso, dopo essermelo tolto perché il freddo fa bene, devo mettere il cappotto alla casa?).
Il danaro è vil tranne quando si mandano miliardi ad un manipolo di burocrati nazisti che prontamente li parcheggiano nei paradisi fiscali, mentre mandano vecchi, ragazzini e ultimamente anche disabili psichici al fronte a farsi sfilettare per guadagnare qualche millimetro del sacro suolo patrio.
La controffensiva ucraina: se i nazistelli avanzano mandi soldi per farli avanzare di più, se indietreggiano mandi soldi per farli indietreggiare di meno. Tu però manda soldi. Si sa: gli uomini muoiono, i soldi vivono in eterno. Anzi diventano immateriali, digitali. Lo dico? Spirituali. Infatti, tu presto non li vedrai più, ma crederai ciecamente alla loro esistenza. Dio non esiste, l’euro digitale sì. Solo che non è tuo.
Siccome non puoi nulla contro tutto ciò – e quando dico non puoi nulla, intendo nulla: nemmeno dire o scrivere su internet che non sei d’accordo – allora devi accettarlo. Come mi disse candidamente un collega col quale discutevo delle macchine elettriche: “Avrai anche ragione tu, ma non abbiamo scelta”.
I vaccini non funzionano, anzi sono stati progettati e testati dall’intelligenza artificiale? Non importa: devi continuare a vaccinarti. Anzi, già che ci sei fatti anche una pera contro il fuoco di Sant’Antonio, l’influenza, il cancro, l’infarto, l’acqua troppo fredda e la pasta scotta: dopo la punturina, ti sembrerà al dente. Sensazioni, non effetti.
I vaccini non funzionano? Se ti piace lavorare, prendere un’aereo ed entrare in un supermercato vaccinati, altrimenti sei fuori dalla società, come disse Mario Draghi.
Davvero non c’è correlazione, ma la gente ha digerito tutto questo come normale, anzi doveroso. La correlazione fra vaccino e morti improvvise non esiste. In compenso esiste la correlazione fra il fatto di non vaccinarsi e perdere il diritto alle cure. Se avevi il cancro ma non eri vaccinato, non ti operavano.
Ma chi combatte tutto questo nel suo piccolo, commette un errore non meno grave di quelli che ho messo in luce. Crede, il povero illuso, di combattere il Potere. E mentre lui dà la caccia ai fantasmi, il Dovere avanza indisturbato.
Le parole sono importanti, sbraitava Nanni Moretti in una sua memorabile pellicola. Non stiamo lottando contro il Potere, contro Giorgia Meloni o Mario Draghi o Ursula Von der Leyen. Con tutta evidenza, non possono nulla. Eseguono meglio di noi l’agenda, motivo per cui loro prosperano mentre noi stentiamo. Devono, e pagano il tributo volentieri: dopo aver consegnato le nostre libbre di carne al Moloch, verrà presa anche da loro.
Quello che dovremmo combattere è il Dovere. Diamine: una delle ragioni più profonde della mia opzione cattolica è precisamente che Dio mi aspetta al varco, ma intanto posso fare ciò che voglio. Questa vita non sarà molto, ma è un pezzo di eternità. Non mi va di passarla a caccia di fantasmi.
Non sarete voi servi di servi dei servi a dirmi ciò che devo o non devo fare.
Apri un obbediente e ci trovi il conformista. Apri il conformista e ci trovi il cameriere. Apri il cameriere e ci trovi dentro il servo. Apri il servo e ci trovi lo schiavo. Apri lo schiavo e ci trovi dentro il morto. Uno più piccolo dell’altro.
Siete bamboline, matrioske zombi. Sapete solo dovere perché non potete nulla. Il Potere non va combattuto, ma riconquistato. Contro il Dovere assoluto, che mira a toglierti tutto. Innanzitutto te stesso.
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