Chiesa del Soccorso a Forio, Italia (foto: Ines Murzaku / NCRegister)
Chiesa del Soccorso a Forio, Italia (foto: Ines Murzaku / NCRegister)

 

 

di Ines Murzaku

 

Gli artisti di ogni epoca hanno cercato di rappresentare la profondità della vita della Beata Vergine Maria, e c’è una sorgente di arte sacra a cui rivolgersi per pregare.

Molte sono le rappresentazioni di Maria nell’arte sacra, dal primo ritratto di Maria nella chiesa di Dura-Europos in Siria (II secolo) all’arte contemporanea. L’arte raffigura la madre gentile, pura, bella, compassionevole, sofferente e dolorosa, la mediatrice che condivide le sofferenze del figlio e partecipa in modo unico e attivo all’opera di redenzione.

Ma ci sono anche rappresentazioni meno comuni di una Maria attivamente impegnata – per esempio la Madonna del Soccorso, dove Maria è rappresentata con un bastone in mano, mentre picchia il diavolo che minaccia di catturare un bambino indifeso.

Questa spettacolare immagine della Madonna Ausiliatrice fu promossa dall’ordine agostiniano a partire dalla Sicilia del XIV secolo per poi diffondersi in altre zone d’Italia e d’Europa. La storia racconta che nel 1306 una madre arrabbiata, spazientita dal figlio, imprecando, arrivò a invocare il diavolo affinché le portasse via il figlio. Il diavolo non perse tempo a presentarsi e a portarle via il figlio indifeso, e la madre pentita chiamò Maria in aiuto. Maria intervenne prontamente, bastone alla mano, scacciando il diavolo e salvando il bambino dalle sue insidie.

La tradizione iconografica della Madonna del Soccorso è stata diffusa dagli Agostiniani con una precisa indicazione teologica: mai parlare al diavolo o invocarlo. Maria è l’aiuto per i cristiani e il rifugio più sicuro dal demonio.

Recentemente ho visitato la piccola Chiesa del Soccorso, a Forio, sulla bellissima isola di Ischia, in Italia – un esempio di architettura locale, che sorge su un promontorio a picco sul mare. La Chiesa del Soccorso faceva parte di un antico convento agostiniano fondato nel XIV secolo ed è dedicata a Maria. La sua bella facciata bianca contrasta con il blu del mare e del cielo. Ha un’ampia terrazza che si affaccia sul Mar Tirreno.

Non poteva esserci giorno migliore per visitare la chiesa e sentire la protezione di Maria. Quando ho visitato la chiesa, il mare era molto agitato, con onde fino a 3 metri, che hanno costretto anche i gabbiani ad abbandonare il mare. La tradizione meteorologica li descrive: “Gabbiano, gabbiano, siediti sulla sabbia, non è mai bel tempo quando sei sulla terraferma”.

La protezione di Maria è stata particolarmente gradita non solo a causa della tempesta marina che si è abbattuta sull’isola, ma anche in preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Lisbona, in Portogallo, dal 1° al 6 agosto, alla quale parteciperanno oltre 400.000 giovani (tra cui molti miei studenti della Seton Hall University).

Sull’altare principale della piccola chiesa si trova una statua di legno che raffigura la Madonna con un bastone nella mano destra, un demone schiacciato sotto il suo piede e un bambino aggrappato a lei. Questa rappresentazione ricorda il miracolo in cui una donna invocò la Vergine per liberare il figlio dal demonio e la Madonna, non sottraendosi al compito, rispose alla preghiera della madre e apparve con un bastone in mano.

All’ingresso della chiesa, su una piastrella di ceramica, si trova una dedica che ricorda la visita di Papa Giovanni Paolo II con i giovani di Ischia il 5 maggio 2002, in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù di Toronto del 2002. È intorno alla Chiesa del Soccorso, sotto la protezione di Maria con il bastone/la Madonna Ausiliatrice, che i giovani dell’Isola d’Ischia si sono riuniti per incontrare Papa Giovanni Paolo II. Il sommo pontefice si è rivolto alla folla sul tema della sua GMG:

Voi siete il sale della terra… voi siete la luce del mondo (Matteo 5, 13-14). Queste parole di Gesù, come sapete, costituiscono il tema della prossima Giornata Mondiale della Gioventù. … Giovani di Ischia, siate raggi della luce di Cristo. Egli è la “luce del mondo” (Gv 8,12). Irradiate questa luce ovunque, soprattutto dove Gesù non è conosciuto e amato, o addirittura dove è rifiutato. Con la vostra vita, fate capire alla gente che la luce che viene dall’alto non distrugge l’essere umano – al contrario, lo esalta, proprio come il sole, il cui splendore mette in risalto forme e colori. Dio non è il rivale dell’uomo, ma il suo vero amico, il suo più fedele alleato.

È una chiamata all’azione con una certa urgenza che viene da Gesù: essere sale della terra e luce del mondo. È una chiamata ai giovani ischitani e ai fedeli a essere come lievito e luce nel mondo, una chiamata a essere testimoni viventi affinché gli altri possano vedere Cristo in noi. È nella nostra quotidianità – svolgendo compiti semplici con dedizione – che i fedeli vengono santificati e santificano gli altri, portando così alla santificazione del mondo intero. Il discorso di Papa Giovanni Paolo II del 2002 ai giovani di Ischia in preparazione alla GMG era una chiamata all’azione immediata:

Dovete promuovere questo messaggio con la velocità della luce! Non perdete tempo: la vostra gioventù è troppo preziosa per sprecarne anche una minima parte. Dio ha bisogno di voi e chiama ciascuno di voi per nome”.

Giovanni Paolo II ha concluso il suo discorso nella Chiesa del Soccorso ai giovani di Ischia invocando la protezione di Maria:

La Beata Vergine Maria, “Stella del mare”, vi guidi. Ella dirige verso il porto sicuro coloro che navigano nel grande oceano della vita, brillando come una stella luminosa anche nelle ore più buie”.

C’è un forte legame tra la GMG 2002 e la GMG 2023: c’è urgenza e fretta di alzarsi, sull’esempio e sotto la protezione di Maria, che, dopo l’Annunciazione, non perse tempo prima di visitare sua cugina Elisabetta. “Maria si alzò e andò in fretta” da Elisabetta – questo è il tema della GMG 2023, scelto da Papa Francesco. Maria non rimase paralizzata dall’incertezza di fronte a una situazione impegnativa; andò a portare e diffondere la buona notizia. Dentro di lei c’era la forza della risurrezione e della vita nuova, alla quale ha risposto con un forte “sì” all’Annunciazione. Papa Francesco, come il suo predecessore Giovanni Paolo II, chiama i giovani cattolici all’azione, ad alzarsi con urgenza e con sana fretta. Ha messo in guardia i giovani dalla fretta malsana, dicendo:

Una fretta malsana… può portarci a vivere in modo superficiale e a prendere tutto alla leggera. Senza impegno o preoccupazione, senza investire in ciò che facciamo. È la fretta di chi vive, studia, lavora e socializza senza un vero investimento personale.

Di conseguenza, Papa Francesco ha esortato a non avere una fretta disinformata, ma a incontrare concretamente e ad accogliere concretamente chi è diverso da noi, come risposta all’aver sperimentato l’amore di Dio e all’aver sentito l’urgenza di nascere e condividerlo come ha fatto Maria:

La Madre del Signore è un modello per i giovani in movimento, che rifiutano di mettersi davanti allo specchio per contemplare se stessi o di rimanere impigliati nella “rete”. Lo sguardo di Maria è sempre rivolto verso l’esterno. È la donna della Pasqua, in perenne stato di esodo, in uscita da se stessa verso quel grande Altro che è Dio e verso gli altri, i fratelli e le sorelle, soprattutto quelli più bisognosi, come sua cugina Elisabetta.

Toronto nel 2002 e Lisbona nel 2023: due GMG, un unico forte richiamo ad affrettarsi a sorgere, ad affrettarsi ad incontrare di nuovo, ad affrettarsi a diffondere la buona novella sotto la protezione di Maria Ausiliatrice.

La piccola Chiesa del Soccorso a Ischia mi ha aiutato a collegare i punti del messaggio, con il quale i giovani sono chiamati a rinnovare e applicare nuovamente la sfida di essere sale e luce del mondo. Devono sorgere in fretta sull’esempio di Maria e sotto la sua protezione.

Durante la sua permanenza in Portogallo, Papa Francesco visiterà il santuario mariano di Fátima e l’immagine di Nostra Signora di Fátima sarà sull’altare il 6 agosto per la Messa finale presieduta da Papa Francesco durante il raduno mondiale, che concluderà la Giornata Mondiale della Gioventù 2023.

Mentre seguite gli eventi della GMG a Lisbona, ricordate l’immagine della Madonna che brandisce un bastone contro il diavolo per proteggere un bambino innocente. La Madre stessa, attraverso il tema della GMG 2023 e il luogo in cui si svolge questo festival cattolico, è invocata come patrona e sarà certamente presente per proteggere i nostri giovani, incoraggiandoli ad alzarsi e ad andare in fretta a combattere il male e a portare sale e luce ovunque vadano.

 

(L’articolo che la prof.ssa Ines Murzaku propone a questo blog è apparso in precedenza su National Catholic Register. La traduzione è a nostra cura)

 


Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente le opinioni del responsabile di questo blog. I contributi pubblicati su questo blog hanno il solo scopo di alimentare un civile e amichevole confronto volto ad approfondire la realtà.


 

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