Thomas J. Tobin fu fatto vescovo da Giovanni Paolo II. Quando il presidente Obama annunció il suo supporto per il matrimonio omosessuale, il vescovo pubblicamente disse che quella era una triste giornata per la storia dell’America. Divenne anche “famoso” perché il parlamentare Patrcik J. Kennedy, che durante la discussione della legge sulla sanità aveva sostenuto  l’inclusione nella stessa della copertura dell’aborto, disse che il vescovo Tobin gli aveva vietato di andare a fare la comunione.

Visto che dalle associazioni LGBTQ  il mese di giugno è stato nominato in tutto il mondo come il “Mese dell’orgoglio” (gay), il vescovo Tobin ha scritto il seguente tweet:

“I cattolici devono essere molto diffidenti degli eventi del mese LGBTQ di giugno. Non è una celebrazione del rispetto, piena di divertimento, a difesa della famiglia.
Essa promuove un modo di vivere ed un’agenda che, sommamente, è moralmente offensiva”.

Foto: tweet del vescovo Tobin

Foto: tweet del vescovo Tobin

Prontamente il gesuita James Martin S.J., usando la stessa parola “diffidenti” (“wary”), ha controbattuto con quest’altro tweet:

“I cattolici non hanno bisogno di essere diffidenti del “mese dell’orgoglio” di giugno. È un modo di essere per le persone LGBT orgogliose poiché sono figli amati da Dio, loro hanno famiglie che li amano come loro sono, e loro hanno il diritto di essere trattati con ‘rispetto, compassione e sensibilità’ dopo anni di persecuzione”

Foto: tweet di padre Martin S.J.

Foto: tweet di padre Martin S.J.

Chi è padre James Martin S.J.? Beh, chi mi segue lo sa. È il più famoso gesuita americano sostenitore della causa LGBT. Un sostegno dato con termini sempre molto molto ambigui, gesuitici (in senso negativo) si potrebbe dire, ma alla fine sempre molto molto chiari nel l’obiettivo perseguito.

Padre Martin, ha scritto un libro, tradotto alcune settimane fa anche in italiano, dal titolo: “Un ponte da costruire”, che porta la prefazione dell’arcivescovo di Bologna mons. Matteo Maria Zuppi.

Foto: libro di padre J. Martin s.j.

Foto: libro di padre J. Martin s.j.

L’anno scorso padre James Martin S.J. è stato nominato consultore della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, cioè di tutti i media vaticani (radio, televisioni, internet, ecc.). La rivista gay.it (qui) è stata contentissima, e lo identifica oramai come “Il consulente della comunicazione del Vaticano scelto da Papa Francesco”.

Padre James Martin è famoso per tante sue frasi, come ad esempio: “Alcuni santi erano probabilmente gay. Una certa parte dell’umanità è gay. Anche una certa parte dei santi poteva esserlo. Potresti essere sorpreso quando in Paradiso verrai salutato da uomini e donne LGBT”.

Dopo aver guardato un po’ di foto delle prime manifestazioni dell’orgoglio gay in questo mese di giugno, non so voi, ma tra il vescovo Tobin ed il padre gesuita Martin a me sembra che il vescovo americano abbia proprio ragione.

di Sabino Paciolla

 

Facebook Comments