L’odissea giudiziaria degli attivisti prolife che hanno smascherato il ripugnante commercio di organi e parti di feto ottenuti da aborti presso le cliniche della Planned Parenthood, ieri ha visto la condanna ad un enorme risarcimento “per danni” alla catena di abortifici. Questo articolo di LifeSiteNews ci racconta alcuni retroscena del processo, le reazioni dei diretti interessati e i prossimi passi per ottenere giustizia.
La traduzione è a cura di Annarosa Rossetto.

David Daleiden e gli altri investigatori sotto copertura del Center for Medical Progress sono stati giudicati colpevoli di diversi reati e devono pagare milioni di danni alla Planned Parenthood per il lavoro di denuncia della predazione di organi di bambini abortiti.
Venerdì pomeriggio una giuria di nove uomini e una donna ha emesso il suo verdetto dopo aver riflettuto meno di due giorni, anche se l’emblematico processo civile ha richiesto sei settimane.
Verdict is in: Jury finds David Daleiden and CMP liable in their undercover journalism of Planned Parenthood for millions of dollars in damages for the work they did to expose organ harvesting on live babies: pic.twitter.com/g5sZ5we09e
— Thomas More Society (@ThomasMoreSoc) November 15, 2019
TRADUZIONE: Il verdetto è arrivato: la giuria ritiene David Daleiden e il CMP responsabili nel loro reportage sotto copertura sulla Planned Parenthood, di danni per milioni di dollari per il lavoro svolto nello smascherare il prelievo di organi di bambini vivi.
L’importo totale assegnato alla Planned Parenthood è di oltre $ 2 milioni, secondo la Thomas More Society, che conteggia la compensazione dei danni arrecati nonché le spese legali. Una giornalista locale di San Francisco, Helen Chistophi, ha twittato dal tribunale che il risarcimento danni ammonta a $870.000.
Punitive damages:
— Helen Christophi (@helenchristophi) November 15, 2019
Daleiden: $125K
Merritt: $25K
Biomax: $200K
CMP: $400K
Rhomberg: $70K
Troy Newman $50K
Lopez: $0 (PP dropped punitives againt Lopez)
TRADUZIONE: VERDETTO Planned Parenthood v. CMP: la giuria assegna un totale di PP di $ 870mila in risarcimento danni.
Risarcimento danni:
Daleiden: $ 125K
Merritt: $ 25K
Biomax: $ 200K
CMP: $ 400K
Rhomberg: $ 70K
Troy Newman: $ 50K
Lopez: $ 0 (PP ha rinunciato al risarcimento danni contro Lopez)
Gli avvocati della difesa dei prolife hanno già dichiarato che faranno appello, dicendo ai giornalisti fuori dall’aula che “il processo è stato iniquo”.
“Questa causa è una ritorsione contro David Daleiden che ha smascherato gli sporchi affari della Planned Parenthood nella compravendita di parti e organi fetali”, ha dichiarato il principale avvocato difensore della Thomas More Society, Peter Breen. “Abbiamo intenzione di ottenere la rivincita di David in appello. La sua indagine sull’attività criminale da parte del più grande fornitore di aborti in America ha utilizzato tecniche standard di giornalismo investigativo, quelle utilizzate regolarmente dai notiziari di tutto il paese. “
“Le scoperte di David hanno rivelato pratiche così ripugnanti che il Congresso degli Stati Uniti ha emesso mandati penali contro la Planned Parenthood e numerosi stati e funzionari eletti si sono mossi per toglierle i finanziamenti”, ha continuato Breen. “Piuttosto che affrontare le proprie responsabilità per i sui atti efferati, Planned Parenthood ha scelto di perseguire la persona che l’ha smascherata. Sono pienamente fiducioso che quando questo caso avrà completato il suo corso, la giustizia prevarrà e a David verrà resa giustizia.”
Daleiden ha definito il verdetto un “attacco pericoloso” contro i diritti del primo emendamento.
Justice was not done today in San Francisco. Top @PPFA witnesses swore the videos are true #PPSellsBabyParts but PP-founder Judge Orrick spent 6 weeks influencing jury with arbitrary rulings and suppressed key evidence. Dangerous attack on #1A as CA bans speaking truth to power!
— David Daleiden (@daviddaleiden) November 15, 2019
TRADUZIONE: Giustizia non è stata fatta oggi a San Francisco. I principali testimoni di @PPFA hanno giurato che i video sono veri e che PP vendeva parti di bambini ma il giudice Orrick, fondatore di PP, ha passato 6 settimane a influenzare la giuria con decisioni arbitrarie e ha proibeito le prove chiave. Attacco pericoloso per il #1A (primo emendamento) mentre il CA ci vieta di dire tutta la verità!
“Giustizia non è stata fatta oggi a San Francisco”, ha dichiarato il Center for Medical Progress in un comunicato stampa.
“Mentre i principali testimoni della Planned Parenthood hanno passato sei settimane a testimoniare sotto giuramento che i video sotto copertura sono veri e Planned Parenthood ha venduto organi fetali su base di un quid pro quo (in Inglese si usa per “scambio di favori”, n.d.t.), un giudice prevenuto, con stretti legami con Planned Parenthood, ha trascorso sei settimane influenzando la giuria con decisioni predeterminate e sopprimendo le prove video, tutto al fine di sostenere l’attacco giuridico di Planned Parenthood al primo emendamento. Questo è un precedente pericoloso per il giornalismo partecipativo e per i diritti civili collegati al primo emendamento (diritto di parola, n.d.t.) in tutto il paese, e manda il messaggio che raccontare verità e criticare i potenti non è più un atto protetto dalle nostre istituzioni”, ha aggiunto il team.
Il caso è stato audito dal giudice della corte distrettuale degli Stati Uniti di San Francisco, William Orrick III, che ha legami con Planned Parenthood ma si è rifiutato di ritirarsi quando la difesa per questo ne ha chiesto la ricusazione.
Il CMP ha pubblicato nel 2015 una serie di video che denunciavano il commercio verosimilmente illegale di Planned Parenthood di parti del corpo di bambini abortiti, con un’azione sotto copertura durata 30 mesi.
Questi video senza precedenti hanno mostrato dirigenti di alto livello della Planned Parenthood contrattare sul prezzo delle parti del corpo di bambini abortiti e discutere su come cambiare le procedure di aborto per ottenere organi più intatti, scatenando indignazione pubblica, audizioni al congresso e al senato e un’indagine penale in corso presso il Dipartimento di Giustizia contro la Planned Parenthood stessa.
Con una causa di ritorsione, la Planned Parenthood Federation of America (PPFA) e 10 affiliate hanno accusato il capo del progetto del CMP Daleiden, gli investigatori Sandra Merritt e Adrian Lopez e i consiglieri fondatori Albin Rhomberg e Troy Newman della Rescue Operation, di molteplici crimini, tra cui registrazione illegale, frode e violazione del Racketeer Influenced and Corrupt Organization (RICO, la legge federale statunitense per combattere il crimine organizzato n.d.t.) in relazione alla presenza sotto copertura dei giornalisti del CMP alle conferenze di Planned Parenthood e National Abortion Federation nel 2014 e 2015.
Avevano richiesto 630.000 dollari di danni di base e milioni di dollari di risarcimento danni.
Gli avvocati dei giornalisti del CMP affermano di essere stati ostacolati da Orrick che ha escluso la possibilità di una difesa basata sul Primo Emendamento.
“Sfortunatamente, non siamo riusciti a far recedere il giudice Orrick dalla sua insistenza sul fatto che la giuria dovesse essere informata che il Primo Emendamento … non aveva nulla a che fare con la difesa nei confronti delle accuse in questo caso” ha affermato Thomas Brejcha, fondatore della Società di Thomas More, in un aggiornamento sul caso la scorsa settimana.
“Il che, francamente, riteniamo sia un terribile errore di interpretazione delle nostre leggi costituzionali fondamentali sulla libertà di parola”, ha aggiunto.
Martedì Orrick ha dato indicazioni alla giuria sui punti della legge da prendere in considerazione al momento del verdetto.
Il giudice “aveva già scoperto che gli imputati avevano trasgredito quando hanno partecipato, sotto copertura, alle conferenze di Planned Parenthood a Miami e Orlando e hanno incontrato i dirigenti di Planned Parenthood presso le strutture di Planned Parenthood in Colorado e Texas”, secondo un comunicato dell’arcidiocesi di San Francisco .
Orrick “ha ordinato alla giuria di occuparsi solo dei danni di cui gli imputati sono responsabili per tale violazione, sia punitivi che effettivi”, ha affermato.
Ha anche detto alla giuria che “gli imputati hanno violato i contratti con Planned Parenthood e la National Abortion Federation e che la giuria avrebbe dovuto chiedere il risarcimento danni a causa di tali violazioni”, afferma il resoconto dell’arcidiocesi.
Nell’arringa finale gli avvocati di Planned Parenthood “hanno definito David e gli altri investigatori praticamente con tutti gli epiteti possibili”, ma principalmente “bugiardi”, ha detto l’avvocato difensore Peter Breen, consulente senior della Thomas More Society, che ha definito il caso “il più grande processo del secolo “.
In quattro giorni sul banco dei testimoni, Daleiden ha testimoniato di aver intrapreso l’operazione di 30 mesi sotto copertura dopo aver letto le testimonianze delle udienze del Congresso del 2000 sulla predazione illegale di parti del corpo di bambini abortiti e aver visto, sempre nel 2000, un reportage di denuncia del programma investigativo 20/20 della ABC su un abortista della PP del Kansas che vendeva organi fetali a scopo di lucro.
Ha anche testimoniato di aver trovato un articolo su Circolation (rivista medica specialistica, n.d.t.) del 2012 che citava StemExpress quale fornitore di cuori fetali umani a Stanford per uno studio che, gli era stato detto, richiedeva che i cuori fossero presi da bambini vivi.
Il consulente legale capo di Planned Parenthood, Rhonda Trotter, “ha mentito alla giuria” nell’arringa conclusiva sostenendo che Daleiden non ha denunciato i querelanti Planned Parenthood Orange & San Bernardino Counties o Planned Parenthood Mar Monte alle forze dell’ordine, ha dichiarato il CMP.
“Di fatto, CMP aveva fornito dei rapporti alle forze dell’ordine sulle scoperte nel caso e Planned Parenthood ne era a conoscenza da oltre un anno”, ha affermato CMP.
Daleiden e Merritt stanno anche affrontando altri 14 capi d’accusa per registrazione illegale ai sensi della legge anti intercettazione della California. Il giudice Christopher Hite della Corte Suprema di San Francisco dovrebbe presto pronunciarsi se vi sono prove sufficienti per procedere al processo.
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