Da un articolo della Catholic New Agency che vi propongo nella mia traduzione.
Friburgo in Brisgovia, Germania, 8 aprile 2022 / 10:28 (CNA).
Una diocesi tedesca ha difeso la sua decisione di concedere a una donna biologica che si identifica come un uomo transgender il permesso di insegnare religione cattolica agli scolari, a fronte di domande sul fatto che stia cercando di aggirare il diritto canonico e l’insegnamento della Chiesa cattolica sulla moralità sessuale.
“Posso confermare che al signor Theo Schenkel è stata concessa una licenza permanente per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche”, ha detto un portavoce dell’arcidiocesi di Friburgo alla CNA il 7 aprile.
Poiché il diritto canonico precludeva al tirocinante insegnante di ricevere la necessaria Missio Canonica del vescovo, la diocesi ha detto di aver rilasciato all’insegnante un “permesso di insegnamento illimitato”, firmato dal vicario generale. Sia la diocesi che l’autorità scolastica statale considerano questa autorizzazione sufficiente per Schenkel per insegnare le lezioni di religione cattolica, hanno riferito i media.
Tuttavia, il caso potrebbe ancora creare ulteriori problemi, ha detto Schenkel ai media locali nel mese di febbraio, dati i piani dell’insegnante e della sua compagna di sposarsi. Questo sarebbe considerato un matrimonio omosessuale dalla Chiesa cattolica, ha detto Schenkel a un giornale regionale. Secondo i media, l’insegnante tirocinante aveva iniziato gli studi di francese e di cattolicesimo mentre viveva ancora come una donna eterosessuale e aveva una relazione con un uomo.
In risposta a una richiesta via e-mail da parte della CNA Deutsch, la diocesi ha detto che la decisione di permettere all’auto-definitosi trans uomo (una donna biologica, ndr) di insegnare religione cattolica è stata presa solo per il caso individuale di quella persona.
Alla domanda su come questo possa essere coerente con il diritto canonico e le norme sul lavoro, la diocesi ha detto alla CNA che “le leggi sul lavoro della Chiesa sono attualmente in fase di rielaborazione da parte dei vescovi tedeschi”.
Un certo numero di diocesi tedesche hanno già annunciato di non precludere più al personale con identità LGBT di lavorare per la Chiesa. Questi annunci seguono una giornata di sfida contro il Vaticano da parte di sacerdoti e operatori pastorali che benedissero le unioni omosessuali in Germania il 10 maggio 2021. Segue anche la campagna di alto profilo “Out in Church”, un’iniziativa sostenuta con un documentario trasmesso in prima serata dai media statali tedeschi. Theo Schenkel era una delle persone presenti nel filmato.
La campagna è stata accolta dal vescovo Helmut Dieser di Aachen a nome della Conferenza episcopale tedesca in un video per l’occasione.
Questa iniziativa ha anche pubblicato un “manifesto” che chiedeva, tra le altre cose, “un cambiamento della discriminatoria legge sul lavoro ecclesiastico”.
In febbraio, i partecipanti al “cammino sinodale” tedesco hanno votato a favore di progetti di documenti che chiedono la benedizione dello stesso sesso e la revisione dell’insegnamento cattolico sull’omosessualità.
Nello stesso mese, ad un altro importante leader della Chiesa europea, il cardinale Jean-Claude Hollerich, S.J., è stato chiesto dall’agenzia di stampa cattolica tedesca KNA come abbia affrontato “l’insegnamento della Chiesa secondo cui l’omosessualità è un peccato”.
Egli ha risposto: “Credo che questo sia sbagliato. Ma credo anche che qui stiamo pensando al futuro della dottrina. Il modo in cui il papa si è espresso in passato, questo può portare ad un cambiamento nella dottrina. Perché credo che il fondamento sociologico-scientifico di questo insegnamento non sia più corretto”.
Hollerich, l’arcivescovo di Lussemburgo, avrà un ruolo centrale nel prossimo Sinodo sulla sinodalità a Roma, ricoprendo il ruolo di relatore generale. È anche presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (COMECE).
Il Catechismo, che Papa Giovanni Paolo II ha definito “una norma sicura per l’insegnamento della fede”, dice: “Basandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta gli atti omosessuali come atti di grave depravazione, la tradizione ha sempre dichiarato che ‘gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati’. Sono contrari alla legge naturale. Chiudono l’atto sessuale al dono della vita. Non procedono da un’autentica complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati”.
Come spiega il Catechismo, “Il numero di uomini e donne che hanno profonde tendenze omosessuali non è trascurabile. Questa inclinazione, che è oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Essi devono essere accettati con rispetto, compassione e sensibilità”.
E prosegue: “Ogni segno di ingiusta discriminazione nei loro confronti deve essere evitato. Queste persone sono chiamate a compiere la volontà di Dio nella loro vita e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della Croce del Signore le difficoltà che possono incontrare a causa della loro condizione”.
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