di Brunella Rosano
Spero la signora Carolina Invernizio non si offenda se prendo a prestito l’espressione “idiomatica” che, secondo il signor Google, le fu attribuita da alcuni maschilisti cui non sembrava possibile che una donna potesse essere una scittrice! Probabilmente i più giovani non avranno mai sentito l’espressione. Secondo me, senza disturbare le intenzioni dispregiative di chi usò tale espressione, vuol dire solo che anche una “casalinga”, quindi non un ideologo, un filosofo, un “maiitre à penser” può esprimere giudizi o pareri basandosi sul buon senso. E magari essere più saggia di tanti opinionisti ritenuti tali. Chi vuol saperne di più sulla “casalinga di Voghera” può chiederlo al signor Google e saprà tutta la storia.
Sto mettendo le mani avanti, naturalmente.
In questa lunga e calda estate sono successe veramente tante cose che meriterebbero di essere prese in considerazione e commentate. Oggi prendo in esame le elezioni politiche fissate in fretta e furia per il 25 settembre. Mi rendo conto che è un tuffo dalla piattaforma di ventiquattrometri (ventisette per gli uomini: visto all’ultima edizione delle gare di nuoto e tuffi a Roma, pochi giorni fa) ma data l’importanza dell’avvenimento prossimo futuro, vi dico la mia opinione al riguardo.
Ora, non bisogna essere aquile per capire che il “potere”, temendo che l’opposizione crescente nel Paese reale, avendo più tempo a disposizione avrebbe potuto polarizzarsi in poche forze di opposizione (ne dubito, perché ci sono troppi galli nel pollaio e nessuno che avrebbe fatto un passo indietro) e costituire un vero problema per i partiti storici. Ciononostante, sembra che alcuni volenterosi siano riusciti a trovare sia le persone da inserire nelle liste, sia procacciarsi le firme per poter presentare le medesime. Già solo per lo sforzo titanico che hanno sostenuto, in piena estate, andrebbero tutti premiati e mandati a governare: peggio di quelli che ci hanno governato negli ultimi anni è ardua impresa! Inoltre, la data del 25 settembre è il termine giusto per la maturazione del “vitalizio”….
Mi permetto, da brava casalinga, suggerire due cose:
- Andare a votare. L’astensionismo è da masochisti: chi avrà la maggioranza dei voti andrà a governare anche se i votanti fossero il 10% degli aventi diritto al voto! E ci sentiremmo ancora dire: volevate le elezioni, ve le abbiamo date (oramai è tutta una concessione del potere, non un diritto del popolo ex-sovrano), e voi non siete andati a votare! Quindi non serve votare! D’altronde come diceva Mark Twain: “Se votare servisse a qualcosa, non ce lo lascerebbero fare”.
- Cercherei nelle liste “anti-sistema”, come vengono definite dal mainstream, il nome di chi in questi due anni e mezzo ci ha messo la faccia, cioè si è esposto contro l’infame tessera verde, per la libertà di inocularsi o meno il siero miracoloso, contro le chiusure, e li voterei. In massa. D’altronde lo stesso signor Draghi al Meeting di Rimini ha invitato ad andare a votare! Ci mancava esaltasse l’astensionismo! Forse però l’ha detto pensando che gli italiani che non lo amano (ci sono e sono tanti!) avrebbero fatto il contrario perché l’invito era venuto da super-Mario! Un altro invito è quello a non disperdere i voti (giusto, giustissimo). Chi fa questo appello? Magari qualcuno che in questi due anni si è prostrato alla politica governativa ed ora teme che non basti sbianchettare i messaggi pubblicati? Lo ignoro. La mia proposta è questa. Ho letto su alcuni canali Telegram che persone come il Prof. Vanni Frajese, medico sospeso perché disobbediente, o il dottor Paolo Gulisano hanno accettato di candidarsi in queste liste “anti sistema”. Ho citato questi due nomi, ma molti altri ce ne sono. Ecco: cerchiamo quelle persone che hanno testimoniato e pagato di persona la loro opposizione reale, votiamoli e facciamoli votare, facciamo propaganda per questi “eroi” moderni. Qualcuno riuscirà ad andare sugli ambiti scranni delle istituzioni politiche. Saranno pochi? Meglio di niente. Magari riusciranno a smuovere anche qualcun altro che altrimenti agirebbe solo per obbedienza al partito e non alla coscienza. Ricordiamo che il partito Radicale è sempre stato di dimensioni minime, ma è riuscito a rovinare la nostra società con le leggi che ha favorito (divorzio, aborto…), partito ora sostituito dal PD (partito radicale di massa come aveva predetto Augusto Del Noce) e dai cinque stelle. Sarà Davide contro Golia? Sicuramente, ma sappiamo com’è andata a finire! I minuscoli granellini di polvere inceppano congegni quasi perfetti. Sicuramente anche nei partiti ci saranno persone perbene. Ma sappiamo anche che quando si deve votare, occorre seguire la linea del partito e nei partiti anche di centro destra le posizioni nei confronti dei “principi non negoziabili” di ratzingheriana memoria non è chiara. Anzi….
Lo so che è una proposta che, come minimo, farà storcere il naso: con l’aria di malcontento ed impotenza che tira, cercare di far votare la gente sarà difficile, difficilissimo; sperare che le liste “anti-sistema” ottengano percentuali significative è “poco probabile, ma non impossibile”, come ha scritto Mattia Spanò il 30 agosto su questo blog. Temo che, io per prima, se anche il mio cervello razionalmente pensasse una soluzione di “buon senso” e cioè votare per uno qualsiasi dei partiti di centro destra, le connessioni sinaptiche partirebbero dai neuroni, ma non riuscirebbero a raggiungere la mano destra e farmi mettere una croce sul simbolo di chi in questi ultimi anni si è reso complice di una politica orribile che ho prodotto atti antidemocratici! E non possono trovare la scusa di non sapere! Se ci sono arrivata io, con un semplice portatile e un cellulare, potevano arrivarci anche loro che hanno decine di persone a loro disposizione che hanno il compito di informarsi ed informare i leaders di partito. Hanno trovato più conveniente seguire la corrente, imbavagliarci, chiuderci in casa, obbligarci ad inoculare un siero sperimentale per poter lavorare, ci hanno trascinati in una guerra insensata che sta devastando quel che resta della nostra economia, hanno distrutto famiglie ed imprese,… L’elenco sarebbe ancora lungo… ora abbiamo l’opportunità di cambiare registro.
Speriamo!!!
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Brunella, permettimi la semplificazione: per chi la pensa come me e come te non si tratta di una decisione facile. Sarebbe bello che le forze del dissenso, sebbene inevitabilmente frazionatesi, facessero il “colpaccio” sorprendendoci, ma realisticamente la vedo difficile o peggio. FdI ha tradito, come tutto il CDx rendendosi nei fatti (come i suoi alleati) non troppo distinguibile da un PD qualsiasi. Ma il rischio di ingovernabilità o di un governo a trazione PD sarebbe nefasto e pertanto una vittoria della Meloni con un certo margine lo scenario più auspicabile. Che poi esso costituisca una reale discontinuità (e quanto) rispetto all’esecutivo uscente, è tutto da vedere (anche perché quella frase di Oettinger ogni tanto mi suona ancora nelle orecchie…). Quindi è un bel dilemma.