Riprendo ampi stralci dell’articolo di Clarie Chretien scritto su Lifesitenews (qui).

Eccoli nella mia traduzione. 

Foto: padre gesuita James Martin

Foto: padre gesuita James Martin

I cattolici pro-life e pro-family sono indignati e delusi dal fatto che il Meeting Mondiale delle Famiglie del 2018 (a Dublino) sarà caratterizzato dal padre gesuita James Martin, che sostiene le persone LGBT, e che l’agenda dell’evento non abbia finora fatto alcun riferimento all’aborto, anche se l’incontro mondiale si sta svolgendo in un paese che ha appena votato per legalizzare questa pratica letale.

“Addolorerà il cuore di ogni fedele cattolico apprendere che un discorso chiave dell’incontro sarà tenuto dal controverso sacerdote padre James Martin”, ha detto Anthony Murphy del Lumen Fidei Insitute a LifeSiteNews. “Con questa scelta di intervento l’Arcivescovo di Dublino segna ancora una volta il suo sostegno all’agenda omosessuale e contribuisce a promuovere la confusione e il dissenso nella Chiesa”.

(…)

Padre Martin “provoca scandalo ovunque vada”, ha detto Austin Ruse, presidente del Center for Family and Human Rights. “E’ profondamente deludente, ma non sorprende affatto che sia stato invitato a questo evento”.

“La storia di padre Martin non è buona; invece di guidare le persone attratte da quelle dello stesso sesso verso Cristo, le incoraggia a vivere la loro attrazione disordinata dicendo loro che la Chiesa approva il loro stile di vita”, ha detto Murphy. “Martin dice a uomini e donne sessualmente confusi o compromessi che non c’è nulla di sbagliato in quello che fanno. Dice loro che Dio li ha fatti così sfidando il chiaro insegnamento della Chiesa che dice che l’origine dell’omosessualità è psicologica”.

“O mente o è uno sprovveduto”.

Padre Martin usa la sua grande notorietà sui social media per promuovere l’omosessualità e fare pressione sulla Chiesa affinché cambi i suoi insegnamenti sull’omosessualità. Il gesuita è stato nominato consulente vaticano per le comunicazioni (i media vaticani) nel 2017. Prima di allora, aveva già cominciato a diventare famoso come uno dei più ascoltati sostenitori dell’omosessualità nella Chiesa.

La sua notorietà e lode da parte dei vescovi progressisti non ha fatto altro che aumentare da allora. Egli usa gli incontri pubblici, le presenze sui media, e il suo libro “Costruire un ponte” (basato su un discorso del 2016 che dette al gruppo dissidente cattolico New Ways Ministry, forte sostenitore della causa gay e LGBT) per suggerire che i cattolici che sono d’accordo con l’insegnamento della Chiesa sulla sessualità umana sono bigotti.

Padre Martin dice che i sacerdoti omosessuali dovrebbero “uscire allo scoperto”, cioè fare “coming out”, riguardo alle loro propensioni sessuali, ma ha pubblicamente rifiutato di dire se lui stesso è gay.

Durante la conferenza stampa di aggiornamento del programma dell’Incontro tenuta dall’arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin, Primate di Tutta l’Irlanda, la rivista Lifesitenews ha chiesto chiarimenti circa la partecipazione di padre James Martin. Il portavoce dell’arcivescovo ha risposto che il programma dell’incontro pastorale è stato approvato dal Dicastero vaticano dei Laici, della Famiglia e della Vita.

(…) LifeSiteNews ha parlato con Robert Oscar Lopez, cresciuto da due lesbiche e vissuto per un certo periodo come gay, ma che ora si identifica come ex gay ed è sposato con una donna, della portata del previsto discorso del gesuita e della difesa degli LGBT.

“So cosa significa essere un giovane e essere stato ingannato da persone che avevano questo tipo di autorità e prestigio”, ha detto Lopez.

“Penso che abbia bisogno di parlar chiaro su cosa sia la sua esperienza”, ha detto Lopez a proposito di padre Martin. “Se ha fatto sesso gay e sta dicendo alla gente che è una vita felice, allora sta mentendo. Se non ha mai fatto sesso gay e tutto ciò è solamente astratto per lui, allora è uno sprovveduto. O l’una o l’altra. O mente o è sprovveduto”.

“Ho fatto abbastanza sesso gay per sapere che è malsano, è doloroso, non porta gioia alla vita di qualcuno”, ha detto Lopez. “Non c’è modo che il tuo corpo sia predisposto per farlo per tutta la vita”

I PUNTI SALIENTI DEL PROGRAMMA (qui)

“E’ straordinario che non sia stato fatto (nei punti salienti del programma, ndr) alcun riferimento al recente referendum sull’aborto, soprattutto perché, mentre si starà  svolgendo l’Incontro Mondiale delle Famiglie, i nostri politici faranno approvare la legislazione per uccidere i nascituri”, ha detto Murphy.  È degno di nota per un evento che si suppone riguardi la famiglia che i più vulnerabili, i più indifesi e i più emarginati, cioè i bambini abortiti, siano ignorati”.

“Non c’è alcuna menzione di [consulenza] nell’assistere le donne che prendono in considerazione l’aborto, né di [consulenza] post aborto per le donne che soffrono il trauma della interruzione di gravidanza”, ha continuato.  “Se la Chiesa in Irlanda non può parlare della situazione del bambino non nato, allora abbiamo davvero raggiunto il fondo.(…)”.

Un consigliere di un vescovo di quelle parti ha detto a LifeSiteNews che non capisce perché l’Incontro Mondiale delle Famiglie non abbia invitato qualcuno dell’apostolato di Courage o il creatore del documentario La Terza Via.

(Courage è l’associazione cattolica che accompagna gli omosessuali a vivere la loro condizione nella castità seguendo l’insegnamento della Chiesa, ndr)

(…)

 

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