Si è venuto a sapere il luogo dove l’arcivescovo McCarrick soggiornerà. Toccanti le parole del vescovo della diocesi che lo ospita, parole rivolte alla sua diocesi per spiegare “Perché ha detto sì“ al soggiorno.

Ecco l’articolo di Christine Rousselle nella mia traduzione.

 

Foto: arcivescovo Theodore McCarrick (Patrick D. McDermott/UPI)

Foto: arcivescovo Theodore McCarrick (Patrick D. McDermott/UPI)

 

L’Arcivescovo Theodore McCarrick ha iniziato la sua vita di preghiera e penitenza nel convento dei Cappuccini di St. Fidelis a Victoria, Kansas, secondo le dichiarazioni della diocesi di Salina e dell’Arcidiocesi di Washington.

McCarrick è stato condannato a una vita di preghiera e penitenza da Papa Francesco il 28 luglio, in attesa del completamento di un processo canonico contro di lui, dopo essere stato credibilmente accusato di aver abusato sessualmente di un minorenne. Dopo che l’accusa è diventata pubblica, si è poi dimesso dal Collegio cardinalizio in luglio, diventando il primo cardinale americano a dimettersi.

È venuto anche alla luce che l’Arcidiocesi di Newark e la Diocesi di Metuchen avevano precedentemente raggiunto accordi extragiudiziali con diversi uomini adulti che sostenevano di essere stati abusati sessualmente da McCarrick durante il loro periodo di seminaristi.

Il cardinale Donald Wuerl di Washington, il vescovo Gerald L. Vincke di Salina, e padre Christopher Popravek, il provinciale del convento dei Cappuccini di Denver, hanno preso le disposizioni per ospitare McCarrick per il suo soggiorno potenzialmente indefinito.

Mentre vive in preghiera e penitenza, a McCarrick sarà proibito qualsiasi tipo di apparizione pubblica o ministero. Il vescovo Vincke ha detto che la diocesi non sosterrà alcun costo per l’alloggio di McCarrick, e che egli chiede la privacy “a motivo della considerazione per la pace della comunità” presso il convento.

L’Arcidiocesi di Washington, in una dichiarazione separata fatta dal portavoce Ed McFadden, ha fatto eco alla richiesta di privacy di Vincke.

In una lettera alla diocesi di Salina dal titolo “Perché ho detto ‘Sì'”, Vincke ha spiegato che ha ricevuto una telefonata dal Cardinale Wuerl il 13 settembre che chiedeva se McCarrick poteva essere trasferito al convento dei Cappuccini di San Fedele.in quel momento, Wuerl aveva già ricevuto il consenso del superiore provinciale cappuccino.

“Mi rendo conto che questa decisione sarà offensiva e dolorosa per molte persone”, ha detto Vincke.

“L’Arcivescovo McCarrick è, per molti versi, in prima linea nella recente tempesta di fuoco nella Chiesa. Molti di noi sono confusi e arrabbiati per quello che l’Arcivescovo McCarrick avrebbe fatto diversi decenni fa”.

Vincke ha detto che ha accettato di permettere a McCarrick di entrare nella sua diocesi sapendo che gli sarebbe stato proibito di fare apparizioni pubbliche, e che la diocesi non avrebbe pagato nessuno dei costi.

“Credo nella giustizia”, ha detto il vescovo, notando che l’USCCB è a sostegno di un’indagine completa da parte di esperti laici sulle accuse contro McCarrick. Il calendario per questa proposta di indagine non è chiaro.  McCarrick ha 88 anni.

La decisione di ospitare McCarrick non è stata presa alla leggera né facilmente, ha detto Vincke.

“Credo anche nella misericordia. Nel dire ‘sì,’ ho dovuto conciliare i miei sentimenti di delusione, rabbia e persino risentimento verso l’Arcivescovo McCarrick”, ha spiegato.

“Ho dovuto rivolgermi a Cristo come guida. Gesù è ricco di misericordia. Non è venuto a darci il permesso di peccare, è venuto a perdonare i nostri peccati”.

Vincke ha detto di essere “profondamente dispiaciuto” per tutte le vittime di abusi, e che il suo “cuore si suole per voi e per le vostre famiglie”.

“Questa purificazione della Chiesa da parte di Dio è dolorosa, ma molto necessaria. Abbiamo bisogno degli occhi della fede mentre soffriamo per questo”.

 

Fonte: Catholic News Agency

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