Il vaccino a mRNA aumenta drammaticamente l’infiammazione sull’endotelio e l’infiltrazione delle cellule T del muscolo cardiaco. Lo studio di Steven R Gundry è stato pubblicato su Circulation, la più autorevole rivista scientifica nel campo della ricerca cardiovascolare (Impact Factor: 15.2). Ecco la sintesi dello studio che vi propongo nella mia traduzione.
Il nostro gruppo ha utilizzato il PLUS Cardiac Test (GD Biosciences, Inc, Irvine, CA), una misurazione clinicamente convalidata di biomarcatori proteici multipli che genera un punteggio che predice il rischio a 5 anni (probabilità percentuale) di una nuova sindrome coronarica acuta (ACS). Il punteggio si basa sugli scostamenti dalla norma di più biomarcatori proteici tra cui IL-16, una citochina proinfiammatoria, Fas solubile, un induttore di apoptosi (forma di morte cellulare programmata, ndr), e Hepatocyte Growth Factor (HGF) che serve come marcatore per la chemiotassi delle cellule T nell’epitelio e nel tessuto cardiaco, tra gli altri marcatori. L’elevazione al di sopra della norma aumenta il punteggio PULS, mentre le diminuzioni al di sotto della norma abbassano il punteggio PULS. Il punteggio è stato misurato ogni 3-6 mesi nella nostra popolazione di pazienti per 8 anni. Recentemente, con l’avvento dei vaccini COVID-19 a mRNA di Moderna e Pfizer, i cambiamenti drammatici nel punteggio PULS sono diventati evidenti nella maggior parte dei pazienti. Un totale di 566 pazienti, di età compresa tra 28 e 97 anni, rapporto M:F 1:1 visto in uno studio di cardiologia preventiva ha avuto un nuovo test PULS prelevato da 2 a 10 settimane dopo la seconda iniezione COVID ed è stato confrontato con il precedente punteggio PULS prelevato da 3 a 5 mesi prima dell’iniezione. Il valore basale di IL-16 è aumentato da 35=/-20 sopra la norma a 82 =/- 75 sopra la norma post-vaccino a mRNA; sFas è aumentato da 22+/- 15 sopra la norma a 46=/-24 sopra la norma post-vaccino a mRNA; HGF è aumentato da 42+/-12 sopra la norma a 86+/-31 sopra la norma post-vaccino a mRNA. Questi cambiamenti hanno portato a un aumento del punteggio PULS dall’11% di rischio ACS a 5 anni al 25% di rischio ACS a 5 anni. Al momento di questo lavoro, questi cambiamenti persistono per almeno 2,5 mesi dopo la seconda dose di vaccino.
Concludiamo che il vaccino a mRNA aumenta drammaticamente l’infiammazione sull’endotelio e l’infiltrazione delle cellule T del muscolo cardiaco e può spiegare le osservazioni di aumento della trombosi, cardiomiopatia e altri eventi vascolari dopo la vaccinazione.
Che facciano dei danni è pacifico.
Non si capisce bene come mai si insista con prodotti così pericolosi.
Potenza della corruzione?
Visto che ha fatto una pregevole traduzione dell’articolo del famigerato cardiochirurgo, farebbe una traduzione anche di questo che smentisce seccamente quanto affermato?
https://www.reuters.com/article/factcheck-coronavirus-vaccines-idUSL1N2SH1HN
L’articolo della Reuters non smentisce affatto ciò che è stato pubblicato, dice semplicemente che l’articolo pubblicato su Circulation non porta prove di quanto affermato.
P.S. Il CEO, l’amministratore delegato, di Reuters, siede nel consiglio di amministrazione di Pfizer. Dunque, questo articolo di fact-checking viene da una fonte, la Reuters, il cui amministratore siede nel consiglio di amministrazione della casa farmaceutica che l’articolo pubblicato su Circulation (che evidenzia gli effetti collaterali come le miocarditi causate dai vaccini covid, e di cui si fa il fact-checking) critica. Non le sembra di essere in presenza di una conflitto di interessi megagalattico?
Che i vaccini covid stiano aumentando i casi di miocarditi lo dimostra il fatto che Norvegia, Svezia, Finlandia, Francia, Germania e Giappone hanno vietato le iniezioni di vaccino Moderna sotto i 30 anni proprio per il forte rischio di miocarditi e pericarditi, e ciò proprio per i casi accaduti e registrati che si sono dimostrati molto al di sopra della media.