Foto: scena dal film: “L’avvocato del diavolo”

Foto: scena dal film: “L’avvocato del diavolo”

Ecco un interessante articolo di Marty Dybicz a mia traduzione.

Questo articolo (…) tratta della sfida più grande per la fede cattolica e arriva alla radice stessa della polarizzazione sia all’esterno che all’interno della Chiesa. La sfida più grande per la fede cattolica è il Postmodernismo, che è più comunemente conosciuto come il Politicamente Corretto o PC.  Mentre ci sono quelli che hanno scelto intenzionalmente di essere Politicamente Corretti, ci sono molti altri che sono diventati involontariamente Politicamente Corretti in tutto o in parte.

Correttezza politica

Un ottimo inizio sul Politicamente Corretto si trova nella parte finale dell’articolo di Tom Wolfe, “Nella terra dei marxisti rococò”. Nella vasta letteratura su questo argomento, c’è anche un trattato relativamente breve ma eccellente della storia intellettuale che ha portato al Politicamente Corretto nella Parte I di Robert Reilly: Making Gay Okay, How Rationalizing Homosexual Behavior Is Changing Everything (Rendere accettabile il gay, come il razionalizzare il comportamento omosessuale sta cambiando tutto (Ignatius Press, 2014).

Il Politicamente Corretto è una elaborata (cioè, “rococò”) estensione dell’ideologia di Karl Marx – marxismo o comunismo. Marx divideva il mondo tra gli economicamente oppressi (la classe operaia, o “proletariato”) e i loro oppressori dal punto di vista economico (la classe dirigente, o “borghesia” o “capitalisti”).

Il Politicamente Corretto è il marxismo con gli steroidi. Il Politicamente Corretto divide il mondo in oppresso e oppressore, ma lo fa in modi che vanno ben oltre l’economia. Secondo il Politicamente Corretto, gli oppressori non sono solo capitalisti, ma anche bianchi, eterosessuali, maschi cristiani con valori tradizionali che sono colpevoli fino a prova contraria di “razzismo”, “sessismo”, “classismo”, “omofobia”, “transfobia”, “xenofobia”, “imperialismo”, “appropriazione culturale”, “anti-ambientalismo”, e altre simili “ingiustizie”.  Tutti gli altri sono oppressi, ad esclusione naturalmente degli  “zio Toms” (traditore della causa) tra persone di colore, omosessuali e donne.

Il Politicamente Corretto è il sistema di valori degli “hippies”, della “controcultura” e della “Nuova Sinistra” degli anni Sessanta. Tuttavia, il Politicamente Corretto differisce dal liberalismo tradizionale negli Stati Uniti in quanto i liberali tradizionali, pur tendendo a schierarsi con i lavoratori (sindacati) rispetto ai datori di lavoro e preferendo una soluzione governativa rispetto a una soluzione di mercato a un problema sociale, hanno comunque condiviso le stesse idee e gli stessi valori fondamentali dei loro nemici politici. L’ampio consenso di idee e valori condivisi dagli americani prima degli anni ’60 era radicato nella filosofia di Aristotele e nell’etica giudaico-cristiana dei Dieci Comandamenti. I liberali tradizionali volevano estendere i benefici di questi valori a tutti, non rovesciare il sistema.

Il Politicamente Corretto, tuttavia, è il radicalismo degli anni ’60 con una torsione. Il genio del Politicamente Corretto è stato quello di sostituire l’abbandono della società con la presa di possesso della società, diventando l’Istituzione piuttosto che respingerla, diventando la “Elite al Potere” e gli “Uomini Organizzazione” (Persone!) che i radicali una volta disprezzavano. I radicali degli anni Sessanta non erano solo contro il capitalismo, ma anche contro il governo e le istituzioni. Oggi, il modo per essere radicali è quello di rendere Politicamente Corretti gli affari, il governo ed ogni cosa della società. Va bene anche avere una enorme ricchezza e guardie del corpo armate, avere un ufficio in una importante posizione e fare in modo che i propri figli entrino nelle migliori scuole, a condizione che si dimostra in qualche modo che si è contro il “privilegio”, le pistole, il razzismo, e gli altri ingiusti “-ismi”.

La correttezza politica è diventata il sistema di valori dominante nell’istruzione, nell’intrattenimento e nei media, che sono i creatori della cultura popolare. È l’aria che respiriamo. Ora siamo tutti hippy. Invece di cantare lo slogan degli anni sessanta, “Non fidatevi di nessuno oltre i 30 anni”, il Politicamente non si fida di alcun valore prima dell’Illuminismo.

La dittatura del proletariato

Nel marxismo, la “dittatura del proletariato” è il passo necessario tra il capitalismo e il comunismo. Nel 2005, l’allora cardinale Joseph Ratzinger ha notoriamente messo in guardia contro la “dittatura del relativismo”. La dittatura del relativismo è la nuova dittatura del proletariato. Il relativismo è il passo intermedio tra il dominio dei valori tradizionali e il dominio dei valori del Politicamente Corretto. Al fine di rivoluzionare i valori, il Politicamente Corretto ha iniziato sposando il “dialogo”, la “tolleranza”, la “sensibilità”, la “compassione”, il “pensiero critico”, e così via. Una volta che il Politicamente Corretto prende potere, tuttavia, tutti i dialoghi, la tolleranza e la compassione finiscono. Non si deve mai pensare in modo critico nei confronti del “pensiero critico”!  Quando è fuori dal potere, il Politicamente Corretto difende “la tua verità” e “la mia verità”. Una volta che acquisisce il potere, sia nella società sia nelle menti degli individui, non c’è più “la tua verità”.  “La “vostra (non-Politicamente Corretta) verità” diventa “odio” e “pregiudizio”.

L’ethos del Politicamente Corretto è l’ethos di Machiavelli, che afferma che il fine giustifica i mezzi, la meta giustifica i metodi. Tutto, comprese le parole e il giusto processo, sono strumenti per acquisire potere e mettere in pratica l’agenda del Politicamente Corretto.  Per questo motivo, i leader dei Politicamente Corretto sono maestri dell’equivoco, dell’ambiguità e delle mezze verità.


C’è sempre un doppio standard nel Politicamente Corretto. Coloro che sono Politicamente Corretti non dovrebbero mai essere messi in condizione di “sentirsi a disagio”, ma coloro che non sono Politicamente Corretti bisogna che “escano dalle loro zone di comfort”. Ci devono essere “spazi sicuri” per coloro che sono Politicamente Corretti, ma spazi non sicuri di sorta per coloro che non sono Politicamente Corretti. Il Politicamente Corretto si concentra sull’ipocrisia dei suoi oppositori; non è impegnata a far sì che tutti giochino con le stesse regole.

Eresia


L’eresia è un peccato grave che ferisce la Chiesa chiamata da Nostro Signore ad essere una, santa, cattolica e apostolica. Per parafrasare il Catechismo della Chiesa Cattolica, l’eresia è la negazione o il dubbio ostinato di una verità che deve essere creduta perché è della Rivelazione Divina. Solo un cristiano può commettere eresie perché richiede la negazione di una verità della propria fede battesimale. Coloro che abbandonano completamente la fede cristiana commettono il peccato dell’apostasia. (Vedi anche il “Commento dottrinale alla formula conclusiva della Professio fidei” della Congregazione per la Dottrina della Fede, 1998).

La teologia cattolica classica fa una distinzione tra eresia formale e materiale. L’eresia formale è la negazione volontaria e deliberata della verità. L’eresia materiale è un’eresia non intenzionale – cioè, l’eretico materiale non necessariamente se ne rende conto o vuole commettere un’eresia. A causa dell’educazione religiosa generalmente povera nella Chiesa cattolica dal Concilio Vaticano II (1962-1965), ci sono parecchi eretici materiali nella Chiesa. L’intento di questo saggio è quello di descrivere una particolare eresia, non di incolpare coloro che la fanno propria, soprattutto coloro che sono eretici materiali.

Il Politicamente Corretto come eresia

Quando un cattolico o un cristiano diventa un eretico Politicamente Corretto (formale o materiale)? Quando sostituisce il dogma che ogni persona ha bisogno di salvezza dal peccato e dall’inferno originali con l’opinione che tutti hanno bisogno di liberazione o dall’oppressione o dalla repressione (in particolare sessuale) – e l’atteggiamento che non dobbiamo preoccuparci per l’eternità; quando sostituisce la verità che ogni singolo essere umano è fatto a immagine e somiglianza di Dio con la visione che ognuno ha una razza, sesso/genere, classe economica, orientamento sessuale, o cultura che lo rende (o qualunque cosa il Politicamente Corretto pronunci) radicalmente diverso dagli altri e questa differenza è ciò che più lo definisce ed ha la priorità sull’individualità.

Il cattolico Politicamente Corretto crede che avere fede non significhi accettare la Rivelazione Divina così come viene definitivamente espressa nella dottrina cattolica.  Avere fede significa piuttosto essere “socialmente giusti” e “inclusivi”. I cattolici Politicamente Corretti sono fondamentalisti e si attengono al senso letterale del testo, ma solo su quei passaggi della Scrittura che sembrano giustificare la loro ideologia e politica. La preghiera e l’adorazione sono atti superficiali che si possono compiere in qualsiasi misura e in qualsiasi modo si voglia, per sentirsi bene con se stessi. Dio è il Grande Qualunque Cosa (quale?) che vuole che io mi senta bene con me stesso finché sono Politicamente Corretto. Tuttavia, non devo sentirmi bene con me stesso se considero tutta la dottrina cattolica oggettivamente vera.

La “giustizia sociale” Politicamente Corretta significa più potere per i non-bianchi, i non-maschi, i non-eterosessuali, i non-cristiani, i non-americani e anche i non-umani in un sistema socialista che automaticamente renderà il mondo migliore, forse anche perfetto!  Il Politicamente Corretto non può cominciare a considerare che un gruppo eterogeneo di esseri umani potrebbe essere più ingiusto e insensato di un gruppo di persone non-diverse. Il potere corrompe solo i maschi bianchi, eterosessuali, cristiani!

Resistere all’angelo della luce

Negli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio Loyola (n. 332), egli mette in guardia contro lo spirito malvagio, l'”angelo della luce” (2 Cor 11,14), che “inizia suggerendo pensieri adatti ad un’anima devota, e finisce suggerendo il suo (malvagio) spirito”. Il Politicamente Corretto è l’attuale angelo ingannatore della luce. Nel nome di “amore”, “valori evangelici”, “giustizia sociale” e altri termini cattolici, il diavolo è riuscito ad arruolare coloro che sono stati battezzati per decostruire e ridefinire radicalmente la Sacra Tradizione, la Sacra Scrittura e la dottrina cattolica.

Convertire gli altri dal Politicamente Corretto è una sfida immensa. Il Politicamente Corretto si rivolge alle parti più deboli della nostra natura umana caduta. Incoraggia il sesso in qualsiasi modo, forma, o modello fintanto che è tra adulti consenzienti (per ora, ma come durerà il consenso su “adulti” e “consenzienti”, quando il consenso sul sesso non è durato?  “Chi deve giudicare?”). Incoraggia ad “essere se stessi” e a “pensare liberamente” fintanto che si rifiutano i valori tradizionali. Approva la marijuana (per ora, ma che cosa c’è di seguito?).  E’ “non giudicante” per chiunque vada contro i valori tradizionali. In effetti, si può essere narcisistici come si vuole fintanto che si ha la politica del Politicamente Corretto.

Un sostituto della religione

Come il marxismo prima di questo, il Politicamente Corretto è un surrogato della religione.  Dà un senso di scopo e fornisce una spiegazione per tutta la vita. E’ per il Politicamente Corretto che sia l’Occidente che la Chiesa si suicidano. E quante persone Politicamente Corrette hanno a che fare con la depressione?

Le eresie, e altre fedi sbagliate, spesso hanno un granello di verità in loro. Forse il modo migliore per rispondere al Politicamente Corretto è prima di tutto riconoscere il grano di verità contenuto in esso, di usare i termini del Politicamente Corretto mentre si discute di una migliore definizione di tali termini. Sì, il razzismo, il sessismo, l’omofobia, eccetera, sono sbagliati, ma che cosa sono in realtà? Parte della sfida è quella di rimanere costruttivi quando cerchiamo di discutere i problemi, mentre si viene attaccati con emozionali argomenti ad hominem. E’ la stessa sfida che affrontiamo quando qualcuno gioca la carta del “non-mi-ami-perché-non-mi-dai-quello-che-voglio”.

Naturalmente, è solo il vero Vangelo – Cristo è morto per espiare i nostri peccati come solo Lui poteva; Cristo è risorto e ha fondato la Chiesa cattolica con il suo magistero per inaugurare il Regno di Dio; e Cristo verrà di nuovo per completare l’instaurazione del Regno – che fornisce consolazione. Anche la conoscenza della storia della Chiesa con tutta la sua corruzione, il suo scandalo e le sue eresie offre consolazione. L’eresia dell’arianesimo (che Gesù non era Dio) fu accettata da molti vescovi e durò più di duecentocinquant’anni (dal 318 al 589 d.C., secondo P. John Hardon). Il Politicamente Corretto potrebbe durare tanto quanto l’arianesimo. Così come, per dirla con san Girolamo, “il mondo si svegliò e si meravigliò di trovarsi ariano“, il mondo di oggi e la Chiesa si svegliarono e si stupirono di ritrovarsi Politicamente Corretti.

Fu l'”intolleranza” e il “dogmatismo” dei primi cattolici che fecero infuriare i loro contemporanei pagani e li indussero alla loro brutale persecuzione sotto vari imperatori romani. Da allora, altrove, i cattolici hanno sofferto orribilmente e continuano a soffrire terribilmente per la loro fede. Il futuro dei cattolici ortodossi (cioè dei cattolici che rimangono fedeli all’insegnamento di sempre della Chiesa, ndr) negli Stati Uniti potrebbe essere sia le catacombe sia il Colosseo.

Ricordate che anche il fatalismo e il determinismo sono in qualche modo eresie. Gli esseri umani hanno il libero arbitrio e lo Spirito Santo è sempre disponibile per coloro che si apriranno a Lui. Le tendenze attuali del pensiero e del comportamento umano possono sempre cambiare. E, in definitiva, sappiamo da Nostro Signore stesso che le porte dell’inferno non prevarranno (Matteo 16:18) e che il Regno sta arrivando (Marco 14:62).  Maranatha!

 

di Marty Dybicz

 

Marty Dybicz è un insegnante di Teologia in pensione con un Master in Educazione Religiosa. Marty è stato allevato da genitori cattolici a Sud di Chicago, è diventato “figo” e radicale nelle scuole superiori e nel college, e alla fine ha scoperto che la più grande avventura è un rapporto con Gesù Cristo, grazie a C. S. Lewis, G. K. Chesterton, San Tommaso d’Aquino, San Giovanni Paolo Magno, e  Papa Emerito Benedetto XVI.

 

Fonte: Catholic Stand

 

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