Dopo le cattive notizie giunte la settimana scorso dall’Irlanda, dove è stato legalizzato l’aborto, finalmente una buona notizia dal Portogallo. La notizia ce la dà Filipe D’Avillez.

Foto: medicinale

Foto: medicinale

Il parlamento portoghese ha respinto la legalizzazione dell’eutanasia con un voto teso tenutosi martedì sera.

Quattro leggi sono state proposte per la legalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito, dal partito Popolo-Animali-Natura, dal partito dei Verdi, dal blocco radicale di sinistra e dal partito socialista al potere.

Fino a una settimana prima della votazione, gli attivisti a favore dell’eutanasia sembravano avere lo slancio necessario, ma il partito comunista ha sorpreso molti annunciando che avrebbe votato contro le leggi.

Le quattro leggi sono state respinte con il voto contrario dei comunisti e del partito popolare di destra in blocco, con la maggioranza dei socialdemocratici contrari e con una manciata di voti contrari o di astensioni da parte dei socialisti.

Il Patriarca di Lisbona, il Cardinale Manuel Clemente, ha accolto con favore la decisione, affermando che il rifiuto dell’eutanasia dovrebbe ora tradursi in un maggiore investimento nelle cure palliative.  Negli ultimi due anni il servizio sanitario nazionale ha aperto solo 14 posti letto per i pazienti che necessitano di cure palliative, e la rete nazionale è scarsa.

Secondo il Patriarca, “il grande progetto che abbiamo davanti è quello di lavorare per la dignità della vita per tutta la sua esistenza, specialmente per coloro che si trovano in una situazione più precaria, o che hanno bisogno della nostra compagnia, come società e come Stato”.

Il vescovo di Leiria-Fátima, cardinale eletto António Marto, ha detto che il Parlamento ha dato prova di buon senso e ha deciso secondo l’orientamento generale della popolazione, su un tema che “è così delicato e complesso che va al di là dell’ideologia partigiana”.

I vescovi, e molte altre figure della Chiesa, non si sono risparmiati di parlare dell’argomento nelle settimane e nei mesi che hanno preceduto la votazione, ed a loro si sono aggiunte molte figure della società in generale, tra cui l’attuale presidente dell’associazione dei medici e tutti i suoi predecessori viventi.  Anche il Comitato etico nazionale si era pronunciato contro la legalizzazione dell’eutanasia.

 

Fonte: Catholic Herald

Facebook Comments
Print Friendly, PDF & Email