di Roberto Allieri
Riprendo il mio ultimo articolo (qui) nel quale analizzavo l’applicazione discutibile del metodo del bastone e della carota, usato dai nostri governanti.
In particolare, osservavo che ‘la politica del bastone e della carota non funziona bene con le carote marce o con le carote di ferro a forma di bastone, alternate al bastone’. Se proprio vogliamo applicare questo metodo alle masse, suggerirei modalità d’uso diverse. È vero che l’argomento del bastone sa essere molto convincente ma non può essere l’unico.
Qualcuno mi ha chiesto se l’esortazione fosse rivolta a qualche destinatario specifico. In effetti, scrivendo avevo ben in mente un particolare signore. Mi riferisco ad un noto presidente del consiglio dei ministri italiano, del quale per ovvi motivi di privacy, non posso fare il nome. E vi chiedo di non insistere a chiedermi chi è: non rivelerò mai l’identità segreta di questo noto presidente del consiglio, neanche se mi costringeranno sotto tortura.
Su questo personaggio, visto che sto sulle generali e voglio mantenere uno stretto riserbo sulla sua identità, mi permetto di raccontare un aneddoto.
Pare che questo tizio dall’identità misteriosa sia sempre stato un fanatico assertore del metodo del bastone e della carota, da applicare al popolo. Solo che forse non l’ha studiato bene, gli sfugge sempre qualcosa. Qualche anno fa, ad esempio, gli è venuta l’idea di inondare entusiasticamente l’Europa di carote. Ogni giorno carote, carote, carote a profusione con un suo sistema chiamato ‘quantitative easing’; ne regalava generosamente senza limiti, ‘whatever it takes’; spuntavano carote da tutte le parti, scriteriatamente. Purtroppo, facendo la cicala, il nostro personaggio è da tempo rimasto senza carote.
In compenso, gli sono avanzati un sacco di bastoni, che ha ereditato da certi suoi amici europei, soprattutto tedeschi. Ora ce li ha tutti lì, da smaltire. Forse è per questo che sta usando solo i bastoni, agitandoli come un ossesso su tutti.
Il consiglio che gli do è quello di alternare il bastone alla carota. Ma, mi chiedo, che senso ha dare un consiglio al presidente del consiglio? E’ come regalare una bottiglietta di benzina al segretario generale dell’Opec (Organizzazione Paesi Esportatori di Petrolio)…
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