Da amici ricevo e volentieri pubblico. 

 

 

Il guarito è una risorsa per l’intera società!

 

Abbiamo bisogno del contributo di ognuno per sensibilizzare l’opinione pubblica e creare informazione sulla nostra particolare condizione.

Una molteplicità di studi clinici ed epidemiologici convergono su una risposta chiara: il guarito ha la capacità di non ammalarsi e non ammalare

Condividi per creare informazione sulla nostra particolare condizione.

 Il Coordinamento Comitati Guariti dal Covid e l’ACU Marche – Sezione Guariti dal Covid, nell’interesse di quanti hanno contratto e superato l’infezione da Sars-Cov-2, dichiarano quanto segue:

 

 

ABSTRACT

I guariti dalla malattia Covid19 acquisiscono una persistente e robusta immunità naturale che in caso di re-infezione consente un decorso lieve, o comunque non grave e con una bassa carica virale.

Le evidenze scientifiche dimostrano che nei guariti è rilevabile una immunità cellulare di memoria persistente, sicuramente rilevabile a distanza di anni. L’immunità acquisita con l’infezione da Sars-Cov-2 permane stabilmente nel tempo (e ciò è confermato dai bassissimi tassi di reinfezioni che scendono fino allo 0,01% e si azzerano totalmente nei minori).

Per i guariti il rilevamento dei titoli anticorpali non è assolutamente esaustivo dell’immunità poiché i livelli di anticorpi neutralizzanti circolanti cominciano fisiologicamente a degradare già dopo il ventesimo giorno dall’infezione e nel contempo si assiste ad un aumento dei livelli di cellule B e T di memoria in grado di evocare risposte specifiche non solo nei confronti della proteina S, ma anche di altre proteine strutturali virali. Contrariamente agli anticorpi, le cellule B e T di memoria permangono stabilmente e, oltre a provvedere ad eliminazione diretta delle cellule infettate dal virus, sono in grado di provocare ex-novo boost anticorpali dopo ogni riesposizione e addirittura sempre più efficaci nel riconoscimento del virus anche nelle sue varianti.

I clinical trials condotti dalle aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini, non contemplavano specifiche somministrazioni di dosi adiuvanti ai guariti: non esistono a tutt’oggi dati sperimentali validati in merito e non si possono escludere effetti avversi diretti o indiretti, immediati o a medio e lungo termine né è dimostrato un reale incremento di efficacia contro l’infezione. E’ quindi impossibile un’obiettiva valutazione del rapporto rischio/beneficio nella vaccinazione dei soggetti guariti.

Recenti evidenze dimostrano che una precedente infezione da Sars-Cov-2 risulta essere associata a un significativo aumento del rischio di qualsiasi effetto collaterale della vaccinazione.

In conclusione, il soggetto guarito, sottoposto a vaccinazione, a fronte di un beneficio pressoché nullo, affronta unicamente i rischi derivanti da potenziali effetti avversi anche correlati al suo stato.

Tale aspetto ha rilevanza sia sotto un evidente motivazione di tutela della salute pubblica, sia per le conseguenze penali e civili derivanti da danni subiti o subendi.

È necessario che le Autorità Sanitarie e quelle Governative vogliano prendere atto di queste evidenze, così da riconoscere a chi ha contratto e superato la malattia Covid-19 lo “status” di guarito e immune, con tutte le implicazioni consequenziali.

La presente posizione non disconosce la validità della campagna vaccinale in atto, con la sua valenza volta al contenimento della pandemia, ma intende rimarcare il fatto che nei soggetti guariti tale somministrazione non solo è sostanzialmente inutile, ma unicamente potenzialmente nociva.

 

C O M U N I C A T O  S T A M P A

 

Le recenti evidenze e numerosissimi studi scientifici, parte dei quali indicati nella bibliografia che segue, dimostrano al di là di ogni dubbio che i guariti dalla malattia Covid19 acquisiscono una persistente e robusta immunità naturale che in caso di re-infezione consente un decorso lieve, o comunque non grave e con una bassa carica virale.

 

Le evidenze scientifiche dimostrano che l’immunità naturale derivante dall’aver contratto la malattia perdura per oltre 14 mesi e che nei guariti è rilevabile una immunità cellulare di memoria permanente. Pertanto, anche in base alle analogie osservate con altri coronavirus umani e animali (dalla cui infezione è derivata una immunità eccezionalmente duratura e sicuramente rilevabile a distanza di 18 anni – Cfr. bibliografia), si può ragionevolmente affermare che l’immunità acquisita con l’infezione da Sars-Cov-2 permane stabilmente nel tempo (e ciò è confermato dai bassissimi tassi di reinfezioni che scendono fino allo 0,01% e si azzerano totalmente nei minori).

 

Va sottolineato che per i guariti il rilevamento dei titoli anticorpali non è assolutamente esaustivo dell’immunità poiché, come ampiamente dimostrato (Cfr. bibliografia), i livelli di anticorpi neutralizzanti circolanti cominciano fisiologicamente a degradare già dopo il ventesimo giorno dall’infezione, diminuendo significativamente nel tempo (effetto hooke) ma in maniera inversamente proporzionale all’aumento dei livelli delle cellule B e T di memoria. Quest’ultime sono in grado di evocare risposte specifiche nei confronti di altre proteine strutturali virali, precisamente E – M – N,  e non solo contro la stringa della proteina S. Contrariamente agli anticorpi che hanno una emivita relativamente breve (alcuni mesi), le cellule B e T di memoria permangono stabilmente e, oltre a provvedere ad eliminazione diretta delle cellule transfettate, sono in grado di elicitare ex-novo boost anticorpali dopo ogni riesposizione al patogeno, addirittura sempre più efficaci nel suo riconoscimento e anche nelle sue varianti (come dimostrato, tra gli altri, da due studi italiani: uno realizzato dal Prof. Lavezzo sulla popolazione di Vo’ e uno studio di coorte retrospettivo realizzato da UNIFE – Manzoli et al. – 2021), aiutando quindi a prevenire la malattia e interrompendo l’infezione subclinica.

 

In stretta relazione con ciò, i clinical trials condotti dalle aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini, non contemplavano specifiche somministrazioni di dosi adiuvanti ai guariti e, quindi, non esistono a tutt’oggi dati sperimentali validati in merito. Le nuove direttive, che prevedono una dose aggiuntiva di vaccino per ulteriore potenziamento della risposta umorale in chi ha già superato l’infezione, pertanto, sono empiricamente basate soprattutto su studi che valutano i livelli anticorpali mettendo a confronto popolazioni di “guariti vaccinati” e “vaccinati naive per Sars-Cov 2”, escludendo totalmente la popolazione di “guariti non vaccinati” e non tenendo in alcuna considerazione gli studi effettuati tra popolazioni di “guariti vaccinati” e “guariti non vaccinati” (Cfr. bibliografia).

 

In mancanza di dati sperimentali è quindi impossibile una obiettiva valutazione del rapporto rischio/beneficio nella vaccinazione dei soggetti guariti.

Infatti, non si possono escludere effetti diretti o indiretti (da spike o da adiuvanti) immediati (persino una severa reazione del sistema immunitario fino all’exitus) o a medio e lungo termine (per eccessiva stimolazione, sbilanciamento pericoloso e a volte irreversibile del sistema Th1/Th2 verso la predominanza di Th2, con conseguente insorgenza di patologie da derivazione immunologica, come riportato in letteratura – cfr. bibliografia), né è dimostrato un reale incremento di efficacia contro l’infezione. Ancor più, tenuto conto delle nuove perspicuità (Alexander G. Mathioudakis et al., 2021; Noah Kojima et al., 2021; Cristina Menni et al., 2021) per cui una precedente infezione da Sars-Cov-2 risulta essere associata a un significativo aumento del rischio di qualsiasi effetto collaterale della vaccinazione.

 

Alcuni studi, che pur sostengono l’utilità di una singola dose vaccinale anche nei guariti, presentano numerosi limiti metodologici, non in linea con le basi cellulari e molecolari dell’immunologia.

 

Recenti studi hanno dimostrato che in individui con immunità preesistente la somministrazione di ulteriori dosi di vaccino non solo non incrementa la risposta delle cellule T spike-specifiche né di INTERLEUCHINA-2 (biomarcatore per immunità cellulare) ma, al contrario, diminuirebbe addirittura la secrezione di INTERFERONE-gamma, e porterebbe a un “esaurimento” e, in alcuni casi, una delezione delle cellule T.

 

Per quanto riguarda, infine, la VOC Omicron e l’allarmismo mediatico erroneamente costruito principalmente su due studi recentemente pubblicati (Pulliam JRC, Van Schalkwyk C et al. – 11/2021; Huang W, Wang Y et al. – 12/2021), che le attribuirebbe una maggiore capacità di evadere l’immunità naturale, vale sottolineare che:

– il primo studio è una ricerca retrospettiva esclusivamente basata su dati di sorveglianza epidemiologica; si basa unicamente su “sospette reinfezioni”, non confermate dal sequenziamento o dalla richiesta di un test negativo tra infezioni presunte; non sono state ottenute sufficienti prove epidemiologiche riguardo a una capacità simile con le VOC Beta e Delta; la raccolta dei dati ha subìto una importante interruzione a causa dello scoppio di disordini civili nel Gauteng (una delle provincie più popolosa e attualmente la più colpita dall’epidemia), con conseguente aumento degli errori di classificazione; lo stato vaccinale dei soggetti con presunta “sospetta reinfezione” era sconosciuto; si tratta di uno studio PREPRINT, non verificato;

– il secondo, sempre un preprint in attesa di revisione paritaria, è uno studio realizzato in vitro con virus pseudotipizzati, unicamente sul siero di convalescenti e che, pur valutando una riduzione della neutralizzazione riguardo a “Omicron”, sottolinea comunque che il livello di protezione è ancora superiore alla linea di base. Lo studio, tuttavia, si limita a prendere in considerazione il riconoscimento della variante in questione unicamente da parte di un solo livello protettivo del sistema immunitario; un ulteriore limite è rappresentato dal fatto che i sieri, prelevati tra marzo e ottobre 2020, a uno e tre mesi dal recupero, appartenevano a soggetti infettati dal ceppo originario di Wuhan e il cui sistema adattivo non era mai stato presumibilmente sottoposto a re-challenge da parte delle VOC diffusesi successivamente, le cui mutazioni chiave vengono tutte ricomprese tra quelle esposte da Omicron.

 

 

A ogni modo, come ha recentemente affermato il prof. Willem Hanekom, Direttore dell’Africa HealtResearch Institute, nonostante la maggior infettività della variante Omicron, soprattutto a carico dei soggetti più giovani, le manifestazioni sintomatologiche sono più lievi e la possibilità di reinfezione rimane inferiore all’1%, con un tasso di letalità tendente allo 0, come per tutte le altre VOC del Sars-Cov-2. Inoltre, come riportato nel recente rapporto di sorveglianza del South African Medical Research Council, tra i pazienti ricoverati non risultano casi di reinfezione.

 

Alla luce di quanto sopra, le evidenze scientifiche sinora raccolte pongono una seria problematica di azione per quanto riguarda la somministrazione di vaccini ai soggetti guariti dalla malattia COVID 19. Come logica conseguenza, nella valutazione dei rischi e benefici associati ad ogni somministrazione di trattamento sanitario e/o farmacologico, emerge chiaramente che il soggetto guarito, a fronte di un beneficio pressoché nullo, affronta unicamente i rischi derivanti da potenziali effetti avversi della vaccinazione (immediati o a medio e lungo termine).

 

Tale aspetto ha rilevanza sia sotto un evidente motivazione di tutela della salute pubblica che per le conseguenze penali e civili derivanti da danni subiti o subendi da soggetti guariti e successivamente sottoposti a vaccinazione. Infatti, il guarito destinatario di farmaco non necessario e a carico del servizio sanitario nazionale (con un costo che comprende quello del vaccino e anche la quota parte dell’organizzazione strutturale per la somministrazione) si espone a sviluppare effetti avversi, anche gravi: situazione che andrebbe ulteriormente a gravare sul servizio sanitario nazionale, anche con potenziali evidenti profili di danno erariale

 

Per una migliore profilazione del candidato alla vaccinazione, sono adesso disponibili test mirati al rilevamento delle cellule B e T, in grado di fornire un quadro differenziato della risposta immunitaria individuale dei soggetti che sono stati esposti al virus, così da determinare l’immunità cellulare dopo l’infezione (sintomatica o asintomatica): “T-Cell EliSpot Assay (T-CEA SARS-COV-2 test)” e “Test di Rilevazione Cellule B di memoria anti Sars-Cov-2 tramite flow cytometry”.

In relazione a quanto sopra, è necessario che le Autorità Sanitarie e quelle Governative vogliano prendere atto di queste evidenze, così da riconoscere a chi ha contratto e superato la malattia Covid-19 lo “status” di guarito e immune, con tutte le implicazioni consequenziali.

La presente posizione non disconosce la validità della campagna vaccinale in atto, con la sua valenza volta al contenimento della pandemia, ma intende rimarcare il fatto che nei soggetti guariti tale somministrazione non solo è sostanzialmente inutile ma unicamente potenzialmente nociva.

 

Coordinamento Comitati Guariti da Covid e ACU Marche – Sezione Guariti dal Covid

guaritidiscriminati@gmail.com                https://immunipersempre.com

info@immunipersempre.com                  acumarche@pec.it

 
 
 
 
BIBLIOGRAFIA
 
Abu-Raddad LJ, Chemaitelly H et al. (2021), Severity of SARS-CoV-2 Reinfections as Compared with Primary Infections, DOI: 10.1056/NEJMc2108120,
 
Akkaya M, Kwak K, Pierce SK (2019), B cell memory: building two walls of protection against pathogens, Nature Reviews Immunology volume 20, pages 229–238 (2020),
Badshah M, Shriver J et al. (2021), MODERNA mRNA-1273 vaccine-associated myopericarditis in a patient with a subclinical autoimmune predisposition, Journal of Cardiology Cases 2021 Nov; 24(5): 227–229 Published online 2021 Oct 2. doi: 10.1016/j.jccase.2021.09.007, PMCID: PMC8617476 PMID: 34868402, https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC8617476/
 
Cañete PF, Vinuesa CG (2020), COVID-19 Makes B Cells Forget, but T Cells Remember, Cell 2020 Oct 1;183(1):13-15. doi: 10.1016/j.cell.2020.09.013. Epub 2020 Sep 4,
 
Carlsson M, Soderberg-Nauclér C, (2021), Indications that Stockholm has reached herd immunity, given limited restrictions, against several variants of SARS-CoV-2, MedRxiv, https://www.medrxiv.org/con…/10.1101/2021.07.07.21260167v1
 
Cele S, Jackson L et al. (2021), SARS-CoV-2 Omicron has extensive but incomplete escape of Pfizer BNT162b2 elicited neutralization and requires ACE2 for infection, MedRxiv December 9, 2021, doi:
 
Cohen KW, Linderman SL et al. (2021), Longitudinal analysis shows durable and broad immune memory after SARS-CoV-2 infection with persisting antibody responses and memory B and T cells, Cell Reports Medicine Published:July 14, 2021 DOI:
 
Cox RJ, Brokstad KA (2020), Not just antibodies: B cells and T cells mediate immunity to COVID-19, Nature Reviews Immunology volume 20, pages581–582 (2020),
 
Cusick MF, Libbey JE et al. (2021), Molecular mimicry as a mechanism of autoimmune disease, Clin Rev Allergy Immunol 2012 Feb;42(1):102-11, doi: 10.1007/s12016-011-8294-7,
 
Dan JM,Mateus J et al. (2021), Immunologicalmemory to SARS-CoV-2 assessed for up to 8 months after infection, SCIENCE 5 Feb 2021 Vol 371, Issue 6529 DOI: 10.1126/science.abf4063,
 
Debes AK, Xiao S et al. (2021), Association of Vaccine Type and Prior SARS-CoV-2 Infection With Symptoms and Antibody Measurements Following Vaccination Among Health Care Workers, JAMA Intern Med. 2021;181(12):1660-1662. doi:10.1001/jamainternmed.2021.4580,
 
Erard D, Villeret F et al. (2021), Autoimmune hepatitis developing after COVID 19 vaccine: presumed guilty?, Science Direct, Clinics and Research in Hepatology and Gastroenterology 15 dec 2021,
 
Fohse FK, Geckin B et al. (2021), The BNT162b2 mRNA vaccine against SARS-CoV-2 reprograms both adaptive and innate immune responses, MedRxiv ID: ppmedrxiv-21256520,
 
Gallais F, Velay A et al. (2021), Intrafamilial Exposure to SARS-CoV-2 Associated with Cellular Immune Response without Seroconversion, France, EmergInfectDis. 2021 Jan;27(1):113-121. doi: 10.3201/eid2701.203611. Epub 2020 Dec 1,
 
Gazit S, Shlezinger R et al. (2021), Comparing SARS-CoV-2 natural immunity to vaccine-induced immunity: reinfections versus breakthrough infections, MedRxivdoi:
 
Gaebler C, Wang Z, Nussenzweig MC et al. (2021), Evolution of antibody immunity to SARS-CoV-2, Nature volume 591, pages 639–644 (2021),
Gong F, Dai Y, Peripheral CD4+ T cell subsets and antibody response in COVID-19 convalescent individuals, J Clin Invest. 2020 Dec 1;130(12):6588-6599. doi: 10.1172/JCI141054,
 
Grifoni A, Pelosi E, Sette A et al (2020), Imbalance of Regulatory and Cytotoxic SARS-CoV-2-Reactive CD4 + T Cells in COVID-19, Cell 2020 Nov 25;183(5):1340-1353.e16. doi: 10.1016/j.cell.2020.10.001. Epub 2020 Oct 5,
 
Hall VJ, Foulkes S (2021), SARS-CoV-2 infection rates of antibody-positive compared with antibody-negative health-care workers in England: a large, multicentre, prospective cohort study (SIREN), Lancet 2021 Apr 17;397(10283):1459-1469 doi: 10.1016/S0140-6736(21)00675-9. Epub 2021 Apr 9,
 
Hartley GE, Edwards ESJ et al. (2021), Rapid generation of durable B cellmemory to SARS-CoV-2 spike and nucleocapsidproteins in COVID-19 and convalescence, SCIENCE IMMUNOLOGY•18 Dec 2020•Vol 5, Issue 54•DOI: 10.1126/sciimmunol.abf8891,
Harvey RA, Rassen JA et al. (2021), Association of SARS-CoV-2 Seropositive Antibody Test With Risk of Future Infection, JAMA InternMed. 2021;181(5):672-679. doi:10.1001/jamainternmed.2021.0366,
 
Heide J, Schulte S et al. (2021), Broadly directed SARS-CoV-2-specific CD4+ T cell response includes frequently detected peptide specificities within the membrane and nucleoprotein in patients with acute and resolved COVID-19, Plos Pathogens Published: September 16, 2021
 
Huang W, Wang Y et al. (2021), The significant immune escape of pseudotyped SARS-CoV-2 Variant Omicron, Emerging Microbes & Infections 10 Dec 2021
 
Ivanova E, Devlin J et al. (2021), Discrete Immune Response Signature to SARS-CoV-2 mRNA Vaccination Versus Infection, CellPress SneakPeek, 3 May 2021, https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3838993
 
Jarjour NN, Masopust D et al. (2020), T Cell Memory: Understanding COVID-19, Immunity 2021 Jan 12;54(1):14-18. doi: 10.1016/j.immuni.2020.12.009. Epub 2020 Dec 19, https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33406391/
 
Jiang H, Mei Y-F (2021), SARS-CoV-2 Spike Impairs DNA Damage Repair and Inhibits V(D)J Recombination In Vitro, Viruses 2021 Oct 13; 13(10):2056; doi: 10.3390/v13102056,
 
Jung JH, Rha MS et al. (2021), SARS-CoV-2-specific T cell memory issustained in COVID-19 convalescent patients for 10 months with successful development of stemcell-like memory T cells, NatCommun. 2021 Jun 30;12(1):4043. doi: 10.1038/s41467-021-24377-1,
 
Kared H, Redd AD et al. (2021), SARS-CoV-2-specific CD8+ T cell responses in convalescent COVID-19 individuals, J Clin Invest. 2021 Mar 1;131(5):e145476. doi: 10.1172/JCI145476,
 
Karlsson AC et al. (2021), The knownunknowns of T cellimmunity to COVID-19, Sci Immunol. 2020 Nov 18;5(53):eabe8063. doi: 10.1126/sciimmunol.abe8063,
 
Kaulen LD, Doubrovinskaia S et al. (2021), Neurological autoimmune diseases following vaccinationsagainst SARS-CoV-2: a case series, European Journal of Neurology, 19 October 2021,
 
Kojima N, Klausner JD (2021), Protective immunity after recovery from SARS-CoV-2 infection, The Lancet Infectious Diseases, DOI:
 
Kojima N, Shrestha NK and Klausner JD et al. (2021), A Systematic Review of the Protective Effect of Prior SARS-CoV-2 Infection on RepeatInfection, Eval Health Prof. 2021 Dec; 44(4): 327–332.
Published online 2021 Sep 30. doi: 10.1177/01632787211047932,
 
Krammer F, Srivastava K, et al. (2021), Robust spike antibody responses and increased reactogenicity in seropositive individuals after a single dose of SARS-CoV-2 mRNA vaccine, MedRxivdoi:
 
Kroemer M, Spehner L et al. (2021), COVID-19 patients display distinct SARS-CoV-2 specific T-cellresponses according to disease severity, Infect. 2021 Feb;82(2):282-327. doi: 10.1016/j.jinf.2020.08.036. Epub 2020 Aug 25,
 
Krsak M., Harry BL et al. (2021), Postinfectious Immunity After COVID-19 and Vaccination Against SARS-CoV-2, Viral ImmunologyVol. 34, No. 8
Lavezzo E, Franchin E et al. (2020), Suppression of a SARS-CoV-2 outbreak in the Italian municipality of Vo’, Nature volume 584, pages 425–429 (2020),
Le Bert N, Clapham HE et al. (2021), Highly functional virus-specificcellular immune response in asymptomatic SARS-CoV-2 infection, PubMed PMID: 33646265 PMCID: PMC7927662 DOI: 10.1084/jem.20202617,
 
Le Bert N, Tan TA et al. (2020), SARS-CoV-2-specific T cellimmunity in cases of COVID-19 and SARS, and uninfected controls, Nature 2020 Aug;584(7821):457-462. doi: 10.1038/s41586-020-2550-z. Epub 2020 Jul 15,
Lyski ZL, Brunton AE et al. (2021), SARS-CoV-2 specificmemory B-cells from individuals with diverse disease severities recognize SARS-CoV-2 variants of concern, medRxiv. 2021 Jun 3;2021.05.28.21258025. doi: 10.1101/2021.05.28.21258025,
Manzoli L, Flacco ME, Acuti Martellucci C, Soldato G et al. (2021), Rate of reinfections after SARS-CoV-2 primary infection in the population of an Italian province: a cohort study, ournal of Public Health, fdab346,
Mathioudakis AG, Ghrew M et al. (2021), Self-Reported Real-World Safety and Reactogenicity of COVID-19 Vaccines: A Vaccine Recipient Survey, PMID: 33803014 PMCID: PMC8002738 DOI: 10.3390/life11030249,
 
Menni C, Klaser K et al. (2021), Vaccine side-effects and SARS-CoV-2 infection after vaccination in users of the COVID Symptom Study app in the UK: a prospective observational study, Lancet InfectDis. 2021 Jul; 21(7): 939-949. doi: 10.1016/S1473-3099(21)00224-3. Epub 2021 Apr 27,
 
Milano G, Gal J et al. (2021), Myocarditis and COVID-19 mRNA vaccines: a mechanistic hypothesis involving dsRNA, Future Medicine 6 Dec 2021 Published Online:6 Dec 2021
Minervina AA, Komech EA et al. (2021), Longitudinal high-throughput TCR repertoire profiling reveals the dynamics of T-cellmemoryformation after mild COVID-19 infection, Elife. 2021 Jan 5;10:e63502. doi: 10.7554/eLife.63502,
 
Murchu EO, Byrne P et al. (2021), Quantifying the risk of SARS-CoV-2 reinfection over time, Rev Med Virol 2021 May 27;e2260. doi: 10.1002/rmv.2260,
Murphy WJ, Longo DL (2021), A Possible Role for Anti-idiotype Antibodies in SARS-CoV-2 Infection and Vaccination, The New England Journal of Medicine, November 24 2021 DOI: 10.1056/NEJMcibr2113694,
 
Peng Y, Mentzer AJ et al. (2021), Broad and strong memory CD4 + and CD8 + T cellsinduced by SARS-CoV-2 in UK convalescent individuals following COVID-19, NatImmunol. 2020 Nov;21(11):1336-1345. doi: 10.1038/s41590-020-0782-6. Epub 2020 Sep 4,
 
Pujol A, Gómez LA et al. (2021), Thyroid as a target of adjuvant autoimmunity/inflammatory syndrome due to mRNA-based SARS-CoV2 vaccination: from Graves’ disease to silent thyroiditis, Journal of Endocrinological Investigation 18 November 2021,
Pulliam JRC, van Schalkwyk C, Govender N et al. (2021), Increased risk of SARS-CoV-2 reinfection associated with emergence of the Omicron variant in South Africa, MedRxivdoi:
Radbruch A, Chang HD (2021), A long-termperspective on immunity to COVID, Nature 595, 359-360 (2021), doi:
Raw RK, Kelly CA et al. (2021), Previous COVID-19 infection, butnot Long-COVID, is associated with increased adverse events following BNT162b2/Pfizer vaccination, Elsevier Public Health Emergency Collection, PMC8164507,
 
Redd AD, Nardin A et al. (2021), CD8+ T cell responses in COVID-19 convalescent individuals target conserved epitopes from multiple prominent SARS-CoV-2 Circulating Variants, Open Forum Infectious Diseases, Volume 8, Issue 7, July 2021, ofab143,
 
Rodda LB, Netland J et al. (2021), Functional SARS-CoV-2-specific immune memory persists after mild COVID-19, Cell Article VOLUME 184, ISSUE 1, P169-183.E17, JANUARY 07, 2021,
Rojas M, Restrepo-Jiménez P et al. (2018), Molecular mimicry and autoimmunity, Journal of Autoimmunity Volume 95, December 2018, Pages 100-123,
Sachinidis A (2021), COVID-19 vaccination can occasionally trigger autoimmune phenomena, probably via inducing age-associated B cells, International Journal of Rheumatic Diseases 12 nov 2021,
 
Sekine T, Potti AP et al. (2020), Robust T Cell Immunity in Convalescent Individuals with Asymptomatic or Mild COVID-19, Cell Article VOLUME 183, ISSUE 1, P158-168.E14, OCTOBER 01, 2020,
 
Shrestha NK, Burke PC et al. (2021), Necessity of COVID-19 vaccination in previousl yinfected individuals, MedRxiv doi:
Steiner S, Schwarz T et al. (2021), Reactive T Cells in Convalescent COVID-19 Patients With Negative SARS-CoV-2 Antibody Serology, Front Immunol. 2021 Jul 12;12:687449. doi: 10.3389/fimmu.2021.687449. eCollection 2021,
 
Swadling L, Diniz MO et al. (2021), Pre-existing polymerase-specific T cells expand in abortive seronegative SARS-CoV-2, Nature 10 Nov 2021,
Tavukcuoglu E, Horzum U et al. (2021), Functional responsiveness of memory T cells from COVID-19 patients, Cell Immunol. 2021 Jul;365:104363. doi: 10.1016/j.cellimm.2021.104363. Epub 2021 Apr 17,
 
Tong P, Gautam A et al. (2021), Memory B cell repertoire for recognition of evolving SARS-CoV-2 spike, NIH 20 mar 2021, PMCID: PMC7987022 PMID: 33758863doi: 10.1101/2021.03.10.434840,
 
Townsend JP, Hassler HB et al. (2021), The durability of immunity against reinfection by SARS-CoV-2: a comparative evolutionary study, The Lancet October 01, 2021, DOI:
Tsumiyama K, Miyazaki Y et al. (2009), Self-Organized Criticality Theory of Autoimmunity, PlosOne Published: December 31, 2009,
 
Turner JS, Kim W et al. (2021), SARS-CoV-2 infection induces long-lived bone marrow plasma cells in humans, Nature volume 595, pages421–425 (2021),
 
Watad A, Bragazzi NL et al. (2019), Autoimmune/inflammatory syndrome induced by adjuvants (ASIA) demonstrates distinct autoimmune and autoinflammatory disease associations according to the adjuvant subtype: Insights from an analysis of 500 cases, Clinical Immunology Volume 203, June 2019, Pages 1-8,
 
Wei J, Matthews PC et al. (2021), Anti-spike antibody response to natural SARS-CoV-2 infection in the general population, Nature Communications volume 12, Article number: 6250 (29 oct 2021),
 
Westmeier J, Paniskaki K et al. (2020), Impaired Cytotoxic CD8 + T Cell Response in Elderly COVID-19 Patients, mBio 2020 Sep 18;11(5):e02243-20. doi: 10.1128/mBio.02243-20,
Zheng HY, Xu M et al. (2020), Longitudinal transcriptomeanalyses show robust T cellimmunity during recovery from COVID-19, SignalTransduct Target Ther. 2020 Dec 24;5(1):294. doi: 10.1038/s41392-020-00457-4,
Facebook Comments
Print Friendly, PDF & Email