di David Cantagalli
“Condizione del fuoco è d’ardere e convertire in sé ciò che a lui s’accosta” (Caterina da Siena)
Il motto della casa editrice Cantagalli, che nel 2025 compirà un secolo di storia, ha origine da questa frase di santa Caterina da Siena.
Nelle parole della grande santa senese è espresso in modo meraviglioso il potere della fiamma che trasforma in energia viva tutto ciò che è energia statica in fieri.
Certamente, il potere del fuoco non risiede solo questo.
Il fuoco sin dalla preistoria ha avuto una funzione fondamentale per molte attività umane. Ma non voglio parlare di questo.
Vorrei piuttosto esprimere una breve riflessione su una caratteristica del fuoco spesso sottaciuta, poco considerata.
Perciò vi chiedo: avete mai provato ad accendere un fuoco in una fredda notte d’inverno? Certamente sì. Ma avete mai provato ad accenderlo fuori dalle mura delle vostre case, circondati solo dal buio della notte?
Se non lo avete mai fatto, vi raccomando di provare. Vi accorgerete che il fuoco, oltre a scaldare e a far luce tutto intorno a sé, vi donerà una sensazione di sicurezza e di pace allontanando ogni timore del buio, ogni timore della notte, che per sua natura crea un diaframma tra noi e le cose che ci circondano.
La notte attenua molto le nostre capacità sensoriali; l’unico senso che rimane perfettamente attivo è l’udito. Sentiamo i rumori, ma non siamo in grado di capire quale ne sia la fonte e da che parte provengano.
Il buio riduce fortemente la nostra capacità di ragionare e getta il nostro cuore in una sorta di confusione che ci crea disagio, sconforto.
Così il fuoco ci dona conforto, riscalda il nostro corpo e il nostro spirito. La paura dell’ignoto, di ciò che non riusciamo a percepire intorno a noi, è vinta da una forza che supera le nostre capacità sensoriali e ci spalanca le porte di un mondo che non conosciamo, costringendoci ad andare oltre ciò che riusciamo a percepire.
Accendete un fuoco in una notte d’inverno e avrete la prova che non solo tutto ciò che è percepibile esiste, ma anche tutto ciò che rimane invisibile e ragionevolmente certo che esista.
Non è immaginazione, né suggestione, ma una ragionevole certezza. Chi ha fede non immagina o crede emotivamente che Dio esista, ma è certo di una presenza che, pur rimanendo invisibile, è tuttavia reale. Accendete un fuoco in una notte d’inverno e vedrete Dio.
David Cantagalli è Direttore editoriale della casa editrice Edizioni Cantagalli.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente le opinioni del responsabile di questo blog. I contributi pubblicati su questo blog hanno il solo scopo di alimentare un civile e amichevole confronto volto ad approfondire la realtà.
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