Il signor T. Vittorio mi scrive:
Il coronavirus è un castigo di Dio ??? Questa è una bestemmia.
Giacomo 1:13. Nessuno, quando affronta una prova, dica: “Sono messo alla prova da Dio”, perché con i mali Dio non può essere messo alla prova né tanto meno mette alla prova qualcuno
Perché possiamo essere sicuri che le calamità naturali non sono una punizione divina?
C’è differenza tra le calamità naturali e l’uso che Dio ha fatto in passato delle forze della natura e che viene descritto nella Bibbia.
Le catastrofi naturali provocano morti e feriti in modo indiscriminato. I giudizi di Dio di cui parla la Bibbia, invece, furono selettivi. Per esempio, quando distrusse le antiche città di Sodoma e Gomorra, Dio fece in modo che il giusto Lot e le sue due figlie si salvassero (Genesi 19:29, 30). Lesse il cuore degli abitanti di quelle città e distrusse solo coloro che giudicò malvagi (Genesi 18:23-32; 1 Samuele 16:7).
Le calamità naturali in genere si abbattono con poco o nessun preavviso. Al contrario, prima di usare le forze della natura contro i malvagi, Dio li avvertiva. Chi teneva conto degli avvertimenti aveva modo di salvarsi dalla distruzione (Genesi 7:1-5; Matteo 24:38, 39).
Per quanto riguarda le calamità naturali, l’uomo ha spesso la sua parte di responsabilità. In che senso? L’uomo ha rovinato l’ambiente e ha edificato in zone particolarmente soggette a terremoti, alluvioni o eventi meteorologici estremi (Rivelazione [Apocalisse] 11:18). Non si può dare la colpa a Dio delle disastrose scelte dell’uomo (Proverbi 19:3).
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In risposta alla lettera del signor T. Vittorio, riprendo uno stralcio da un articolo del prof. Francesco Agnoli pubblicato su Il Foglio del 03.11.2011.
Eccolo:
De Mattei, faccio appello ai ricordi del lettore, notava l’esistenza nel mondo del male morale, di cui l’uomo è colpevole, e del male fisico. In particolare, riguardo a quest’ultimo, ricordava che se avviene, malattia o terremoto che sia, ciò è perché in un qualche modo, per noi certo misterioso, Dio lo permette, ma per un bene maggiore. Rifacendosi a tutta, ma proprio tutta la tradizione della Chiesa, de Mattei utilizzava un termine, “castigo”, che oggi né il mondo laico né il mondo dei cattolici digeriscono più. Eppure questo termine, come spiegano Gnerre e Siccardi, deriva dal latino “castum agere” ovvero “rendere puro, casto, purificare”.
Il male, sia quello morale che quello fisico, scaturisce, per il cristiano, dal peccato originale, ed è quindi un castigo. Voluto dall’uomo, e permesso da Dio. Castigo non nel senso antico, pagano, ma in un senso nuovo. Infatti il cristianesimo dà ad ogni uomo la fiducia dei figli di Dio, con la quale si può sopportare, con “cristiana rassegnazione”, ogni prova anche dolorosa che ci venga mandata, in vista del fine ultimo della nostra salvezza eterna, e, nello stesso tempo, la libertà e l’intraprendenza dei figli di Dio.
Mi spiego con un esempio: nel mondo antico, la malattia era castigo, nel senso di maledizione. Così avviene ancora oggi nel mondo animista o nelle religioni orientali. L’uomo malato, magari il lebbroso, è maledetto. Perciò scacciato, abbandonato, reietto.
Nella visione cristiana, invece, la malattia è sì una conseguenza del peccato originale, per cui si configura come un castigo all’umanità, ma un castigo che, come anche il lavoro, può divenire benedizione. In Dio infatti Giustizia e Misericordia coesistono perfettamente. Così Cristo stesso si è fatto, da Giudice eterno, uomo infirmus, sofferente, caricando su di sé il male degli uomini, ed insegnando agli uomini a fare altrettanto. Per questa visione l’individuo malato è divenuto, con Cristo, un uomo che Dio ha “visitato” più intimamente degli altri, quasi un prediletto, da aiutare e sovvenire in ogni modo, non certo da scacciare, anche da parte dei fratelli. Di qui la grandezza delle opere di carità e di medicina prodotte dal cristianesimo.
Mi spiego con un altro esempio. Un buon padre deve talora, purtroppo, castigare i propri figli, quando lo meritano. In ciò è mosso da senso di giustizia e di misericordia, cioè mira al vero bene, morale, del figlio. Così il figlio, ricevendo la giusta punizione, può viverla solo come mera “vendetta”, cui ribellarsi, oppure scorgere in essa il segno del bene paterno.
In sintesi, direbbero i nostri autori: tutto ciò che accade, accade non senza che Dio lo permetta. Per cui, anche quando un male fisico spaventoso coglie o il singolo uomo o interi paesi (vedi i terremoti), ciò avviene col consenso di Dio, che però vuole che tale evento castighi, purifichi, in ultima analisi salvi, in senso alto, coloro che sono stati colpiti.
Così, dicevano i Padri, le catastrofi mettono a nudo i cuori, perché costringono chi è colpito a fare i conti con la sua miseria ed il suo bisogno di Dio, e svelano il cuore, la pietà o l’empietà, di coloro che, invece, dovrebbero soccorrere e amare i fratelli.
Detto questo, e rimandando al libro, vorrei aggiungere una curiosità. L’accusa al de Mattei fu quella di non aver parlato come dovrebbe fare un uomo di “scienza”. L’idea di fondo era insomma quella scientista: di fronte al dolore un uomo di scienza dovrebbe limitarsi ai numeri della scala Mercalli, alla percentuale dei morti ecc… Come se la riflessione metafisica, teologica, non portasse ad un sapere molto più saporito di quello cui giunge la scienza sperimentale. Ma ancora una volta la storia può venirci in soccorso.
Ricordandoci che proprio uomini di Chiesa, che avevano una chiara idea della Provvidenza come quella del de Mattei, furono tra coloro che ci hanno fornito la capacità di ragionare anche in modo scientifico sulla metereologia e le catastrofi naturali. Penso a padre Benedetto Castelli che inventò il pluviometro; ai religiosi sismologi Giovanni Agamennone, Guido Alfani, Ernesto Gherzi…; al sacerdote Giuseppe Mercalli, autore della scala per misurare l’intensità dei terremoti che porta il suo nome e al monaco Andrea Bina, inventore del primo sismografo moderno (1751), che apriva il suo celebre trattato sui terremoti proprio accennando ai “castighi” di Dio.
Grazie gentile Sig. Paciolla della sua cortese risposta . .
Vorrei ancora argomentare con lei riguardo a quello che lei scrive:
” se avviene, malattia o terremoto che sia, ciò è perché in un qualche modo, per noi certo misterioso, Dio lo permette, ma per un bene maggiore
Ma non c è nulla di misterioso sul perché Dio permette le differenze …non sono io a spiegarlo ma Dio stesso nela Sua parola scritta
Vorrei sottolineare che scrivo da studioso biblico e senza una chiesa superiore ad un altra chiesa ma solo per amore della verità Biblica
Faccio copia incolla per praticità di questo argomento che ho già trattato con altri credenti sinceri.
Come ebbe inizio il male?
Sulla terra il male iniziò quando Satana disse la prima menzogna. In origine Satana era un angelo perfetto, ma “non si tenne stretto alla verità” (Giovanni 8:44). Cominciò a desiderare l’adorazione che spetta solo a Dio. Satana mentì alla prima donna, Eva, e la persuase a ubbidire a lui anziché a Dio. Adamo le andò dietro, disubbidendo anch’egli a Dio. La decisione di Adamo causò sofferenze e morte. (Leggi Genesi 3:1-6, 19.)
Spingendo Eva a disubbidire a Dio, Satana stava fomentando una ribellione contro la sovranità di Dio, contro il suo diritto di governare. La maggior parte dell’umanità si è unita a Satana rifiutando Dio come Governante. Satana è così diventato “il governante del mondo”. (Leggi Giovanni 14:30;1 Giovanni 5:19.)
La creazione di Dio era difettosa?
Tutto quello che Dio fa è perfetto. Gli esseri umani e gli angeli che Dio aveva creato erano in grado di ubbidirgli perfettamente (Deuteronomio 32:4, 5). Dio ci ha creato con la libertà di scegliere se fare il bene o il male. Questa libertà ci dà la possibilità di dimostrare che lo amiamo. (Leggi Giacomo 1:13-15; 1 Giovanni 5:3.)
Perché Dio ha permesso le sofferenze finora?
Dio sta momentaneamente tollerando la ribellione contro la sua sovranità. Come mai? Per mostrare che nessun tentativo di governare senza di lui reca benefìci agli esseri umani (Ecclesiaste [Qoèlet] 7:29; 8:9). Dopo 6.000 anni di storia i fatti parlano chiaro. I governanti umani non sono riusciti a eliminare guerre, criminalità, ingiustizie e malattie. (Leggi Geremia 10:23;Romani 9:17.)
Facciamo un esempio. Immaginate che un professore spieghi alla classe come risolvere un problema difficile. Uno studente capace ma ribelle sostiene che la soluzione indicata dal professore è sbagliata. Insinuando che il professore non sia qualificato, quel ribelle insiste di conoscere un modo migliore per risolvere il problema. Alcuni studenti pensano che abbia ragione, e si ribellano anche loro. Cosa dovrebbe fare il professore? Se scacciasse i ribelli dalla classe, cosa penserebbero gli altri studenti? Non crederebbero che il loro compagno e quelli che si sono uniti a lui abbiano ragione? L’intera classe potrebbe perdere ogni rispetto per il professore, pensando che abbia paura di essere colto in fallo. Ma supponiamo che il professore permetta al ribelle di dimostrare alla classe come lui risolverebbe il problema
Dio ha agito più o meno come quel professore.
Il professore del nostro esempio sa che il ribelle e gli studenti che parteggiano per lui si sbagliano, ma sa pure che dando loro l’opportunità di sostenere la propria tesi tutta la classe imparerà qualcosa. Quando i ribelli sbaglieranno, tutti gli studenti onesti si renderanno conto che il professore è l’unico idoneo a guidare la classe. Capiranno perché in seguito tutti i ribelli saranno espulsi. Similmente Dio sa che per tutti gli angeli e gli esseri umani onesti sarà un bene vedere che Satana e gli altri ribelli hanno fallito in pieno e che l’uomo non è in grado di governarsi da sé. Come Geremia nel passato, impareranno questa importante verità: “So bene, o Dio , che non appartiene all’uomo terreno la sua via. Non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo”. Geremia 10,:33
Contrariamente al dominio di Satana e umano , il governo di Dio reca benefìci a chi lo accetta (Isaia 48:17, 18). Presto Dio toglierà di mezzo tutti i governi umani.
Leggi Daniele 2:44 CEI
Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre.
Salmo 37:9_11poiché i malvagi saranno sterminati,Ma chi spera nel Signore possederà la terra.10 Ancora un poco e l’empio scompare,cerchi il suo posto e più non lo trovi. 11 I miti invece possederanno la terrae godranno di una grande pace.
28-29 Perché il Signore ama la giustiziae non abbandona i suoi fedeli;gli empi saranno distrutti per sempre e la loro stirpe sarà sterminata. 29 I giusti possederanno la terra e la abiteranno per sempre.
34 Spera nel Signore e segui la sua via:ti esalterà e tu possederai la terra e vedrai lo sterminio degli empi.
Quindi coloro che scelgono di sottomettersi al dominio di Dio vivranno sulla terra
Isaia 65:21_25 Cei
Fabbricheranno case e le abiteranno,
pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
22 Non fabbricheranno perché un altro vi abiti,
né pianteranno perché un altro mangi,
poiché quali i giorni dell’albero,
tali i giorni del mio popolo.
I miei eletti useranno a lungo
quanto è prodotto dalle loro mani.
23 Non faticheranno invano,
né genereranno per una morte precoce,
perché prole di benedetti dal Signore essi saranno
e insieme con essi anche i loro germogli.
24 Prima che mi invochino, io risponderò;
mentre ancora stanno parlando,
io già li avrò ascoltati.
25 Il lupo e l’agnello pascoleranno insieme,
il leone mangerà la paglia come un bue,
ma il serpente mangerà la polvere,
non faranno né male né danno
Apocalisse 21:3_4 Cei
Ecco la dimora di Dio con gli uomini!
Egli dimorerà tra di loro
ed essi saranno suo popolo
ed egli sarà il “Dio-con-loro”.
4 E tergerà ogni lacrima dai loro occhi;
non ci sarà più la morte,
né lutto, né lamento, né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
Grazie dell’ attenzione e cordiali saluti