Il giornale Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, sulla prima pagina ha riportato la notizia che Il Lazio “premia” i bambini vaccinati. Don Antonello Iapicca, che già in passato ha scritto su questo blog (vedi qui e qui), ha vergato sulla pagina Facebook del giornale cattolico un commento che di seguito rilanciamo.
Il Lazio “premia” i bambini vaccinati. A parte il dis-valore pedagogico di tale sceneggiata, ma entrare addirittura nelle menti acerbe e vergini dei bambini con questa carica moralistica è imperdonabile. Tra l’altro i bambini non decidono se vaccinarsi o meno, quindi che c’entra il premio? Questa valenza morale data alla vaccinazione è terribile, segna un confine divisivo tra buoni e cattivi inaccettabile. E addirittura con questo virus dell’ipocrisia letale si infettano deliberatamente i bambini. Nemmeno la vergogna basterebbe per chi ha pensato di fare così male ai bambini indifesi. Bambini ancora una volta oggetto delle follie adulte. Non stupisce che gli stessi ideatori dei “premi” ai bambini vaccinati siano quelli che vogliono imporre il diritto all’aborto, che consegnano gratuitamente e senza consenso dei genitori la pillola abortiva alle ragazze minorenni, che ridicolizzano ed escludono gli obiettori di coscienza, che comprano i bambini con la criminale pratica dell’utero in affitto. La stessa ideologia partorisce tutte queste follie. Per lavare il cervello dei bambini e obbligarli a chiedere di essere vaccinati non bastano le esclusioni dalle attività ludiche e sportive all’aperto, ora si mostra loro un “premio” che li colloca automaticamente nell’olimpo dei buoni del pensiero unico dell’ideologia al potere. Purtroppo la vaccinazione e la salute dei bambini non sono che aspetti molto marginali, mentre sono strumenti per impossessarsi delle nuove generazioni, sin dall’infanzia. E, tragicamente, escludere, bannare, nullificare, sin da bambini, chi non obbedisce ai diktat ideologici che decidono, per tutti, la nuova morale, quali siano il bene e il male; bambini e adulti ostaggi di un potere che, ingannato dal demonio, si sostituisce a Dio e, dopo aver cancellato la legge naturale e l’antropologia autentica che ne deriva, pretende di imporre la propria ideologia. Poi fanno finta di indignarsi per le discriminazioni, per il bullismo e le loro tragiche conseguenze. Mentre proprio questi “premi” non sono altro che semi perversi di bullismo ed esclusioni, divisioni e rancori gettati nell’intimo dei nostri figli che ne soffriranno le dure conseguenze sia a livello personale che a livello di società. Pretendere di assaltare, invadere e impossessarsi delle coscienze è demoniaco.
Antonello Iapicca
Don Antonello Iapicca è missionario da 30 anni in Giappone. Ora opera nella città di Takamatsu.
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