Il “percorso sinodale” della Chiesa tedesca di cui più volte abbiamo parlato, discuterà a breve il documento sulla sessualità umana. Il documento contiene una proposta principale che suscita parecchie perplessità e alcune proposte alternative su alcuni dei punti più controversi.
Questo articolo tradotto da Annarosa Rossetto ce ne illustra i nodi principali.

Il documento di lavoro del “percorso sinodale” che sarà votato il mese prossimo, propone questa affermazione: “anche le coppie dello stesso sesso e altre coppie che non possono dare alla luce una nuova vita hanno il potenziale per una vita fertile”.
Il documento di lavoro del “percorso sinodale” dei vescovi tedeschi che sarà votato il mese prossimo propone di ridefinire il matrimonio come solo uno tra tanti altri modi “per vivere l’amore e la sessualità”. Un precedente documento di lavoro, pubblicato lo scorso anno, aveva fatto affermazioni simili ma non è mai stato messo ai voti.
In una sezione, il documento di quattro pagine afferma: “L’apertura alla trasmissione della vita non è decisiva per ogni atto [sessuale] individuale, ma deve essere affermata nel corso generale di un legame vincolante e di lungo termine”.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica, invece, fa riferimento all’enciclica Humanae Vitae di Papa Paolo VI, insegnando che «qualsiasi atto matrimoniale deve rimanere aperto per sé alla trasmissione della vita». Il Catechismo aggiunge «Tale dottrina, più volte esposta dal Magistero della Chiesa, è fondata sulla connessione inscindibile, che Dio ha voluto e che l’uomo non può rompere di sua iniziativa, tra i due significati dell’atto coniugale: il significato unitivo e il significato procreativo ».
Diversi passaggi del documento presentano proposte alternative che sono molto migliori di quanto indicato dalle proposte principali. In un caso, ad esempio, l’alternativa sostiene che “sebbene le diverse dimensioni della sessualità entrino in gioco sempre in modo diverso, non possono essere separate l’una dall’altra. Soprattutto l’amore reciproco e l’apertura alla trasmissione della vita danno all’atto sessuale il suo vero significato interiore”.
Data la composizione del percorso sinodale, è improbabile che le proposte alternative vengano adottate.
Il documento cerca di ridefinire “il concetto di fertilità” per includere non solo “l’apertura a una nuova vita”, ma anche “una dimensione sociale e personale”. Di conseguenza, “anche le coppie dello stesso sesso e altre coppie che non possono dare alla luce una nuova vita hanno il potenziale per una vita fertile”.
Inoltre, basandosi sul principio che “la dignità dell’uomo è inviolabile”, i redattori del documento “considerano l’autodeterminazione personale … vissuta nella libertà cristiana come il principio centrale per la realizzazione della sessualità umana. Ciò significa che le persone possono dire “no” ad atti sessuali indesiderati e “sì” a una relazione con un partner responsabile da loro scelto. “
Il documento non chiarisce che secondo l’insegnamento cattolico un uomo può scegliere solo una donna, e viceversa, all’interno del matrimonio, “per la realizzazione della sessualità umana”. Invece, dice: “Vediamo il matrimonio come il modo preferito ma non l’unico per vivere l’amore e la sessualità in una relazione”. (enfasi nostra, N.d.T.)
Laddove la proposta principale parla del potenziale di crescita nelle relazioni d’amore, che sembra comprendere le relazioni omosessuali, l’alternativa sottolinea che “la rivelazione di Dio per i rapporti di coppia umana prevede il matrimonio e la vita nella fedeltà coniugale”.
“Onoriamo i diversi orientamenti sessuali e le identità di genere delle persone, nonché le loro relazioni di coppia a lungo termine, fedeli ed esclusive“, aggiunge il documento, che è contrastato dalla proposta alternativa che sottolinea che gli esseri umani devono essere onorati “indipendentemente” dalla loro omosessualità o confusione di genere, non a causa di ciò.
Se la proposta principale verrà accettata, il percorso sinodale, ” svilupperà ulteriormente, in fedeltà al messaggio di Gesù dell’amore di Dio per tutti gli uomini, l’insegnamento e la pratica della Chiesa nell’affrontare la sessualità umana”.
Nella proposta alternativa, i partecipanti al percorso sinodale potranno votare per “approfondire” l’insegnamento della Chiesa invece di svilupparlo ulteriormente.
Mentre il termine “sviluppo”, specialmente nell’uso moderno, è spesso inteso per riferirsi a un “cambiamento”, il termine “approfondimento” accetta l’insegnamento della Chiesa così com’è e cerca di comprenderlo e spiegarlo meglio.
In particolare, il documento non ha commentato la masturbazione. Un passaggio su questo specifico atto faceva parte del primo documento di lavoro per il percorso sinodale dello scorso anno, sostenendo che “l’esperienza gioiosa del proprio corpo (auto erotismo) può anche significare un approccio responsabile alla propria sessualità”.
In questo caso, sottolinea il Catechismo, “«Sia il Magistero della Chiesa – nella linea di una tradizione costante – sia il senso morale dei fedeli hanno affermato senza esitazione che la masturbazione è un atto intrinsecamente e gravemente disordinato». «Qualunque ne sia il motivo, l’uso deliberato della facoltà sessuale al di fuori dei rapporti coniugali normali contraddice essenzialmente la sua finalità». Il godimento sessuale vi è ricercato al di fuori della «relazione sessuale richiesta dall’ordine morale, quella che realizza, in un contesto di vero amore, l’integro senso della mutua donazione e della procreazione umana»”. Non è chiaro perché sia stata abbandonata una menzione esplicita della masturbazione. Tuttavia, l’affermazione che non tutti gli atti sessuali devono essere aperti alla vita potrebbe essere interpretata in modo tale da includere l’uso della contraccezione e della masturbazione.
I membri del percorso sinodale, compresi tutti i vescovi e dozzine di membri laici nominati dal Comitato centrale dei cattolici tedeschi e da altre organizzazioni, voteranno sulla formulazione del documento sulla sessualità il 4 settembre.
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