Negli Stati Uniti si continua a legiferare in merito all’aborto. In alcuni Stati come Alabama e Georgia sono state approvate recentemente leggi restrittive ma, purtroppo, in altri Stati come New York o Illinois, i legislatori hanno ampliato le possibilità di ricorrere all’aborto fino al momento del parto.
In questo articolo sulla Catholic News Agency (CNA) si rileva la diversa reazione all’interno della comunità dei vescovi dello Stato dell’Illinois all’approvazione di una legge che consente l’aborto “a nascita parziale” (che consiste nell’estrazione del feto per i piedi finché solo la testa rimane all’interno e infine la perforazione del cranio, ndr).
Da una parte il Card. Cupich che, pur condannando l’approvazione della legge, non ritiene suo dovere richiamare i politici cattolici responsabili della sua approvazione, con modalità particolari. Dall’altro lato il vescovo Paprocki di Springfield ha deciso di fare un richiamo pubblico annunciando uno strumento “medicinale” forte come il diniego della Comunione a questi legislatori.
Interessante anche le modalità di “dialogo” tra i prelati e questi politici: Cupich asserisce di “avere conversazioni con loro”. E qui si ferma. Paprocki, invece, ha cercato anche lui un confronto proprio sul tema della legge prima che fosse approvata e, dopo aver constatato che i politici non intendevano recedere, ha mandato loro uno scritto per puntualizzare la gravità della cosa, vietando loro di ricevere nella sua diocesi la Santa Comunione.
Posizioni similmente contrapposte i vescovi le hanno avute riguardo la Comunione (ed altri aspetti della vita della Chiesa) alle persone omosessuali che hanno scelto di “sposarsi” civilmente con persone dello stesso sesso.
Ecco l’articolo di Matt Hadro nella mia traduzione.
Annarosa Rossetto
Due vescovi dell’Illinois, pur essendo uniti nella loro forte opposizione alla nuova legge statale sull’aborto, differiscono sulla questione del divieto di ricevere la Santa Comunione per i legislatori cattolici che hanno guidato l’impegno per l’approvazione della legge.
“Penso che il nostro popolo cattolico sia giustamente scandalizzato quando vede i politici cattolici non solo votare, ma promuovere attivamente i diritti di aborto, e si chiedono: ‘Come si può promuovere i diritti all’aborto e definirsi un cattolico in regola?'”
“E la risposta è ‘No, non si può’”, il Vescovo Thomas Paprocki di Springfield, Illinois, ha dichiarato alla Cna la sua decisione di proibire di dare la Santa Comunione nella sua diocesi ai due legislatori che hanno guidato l’impegno legislativo per approvare una legge che riconosce l’aborto come “diritto fondamentale” e nega esplicitamente diritti propri anche ai bambini non nati, a prescindere dalla madre.
Ha aggiunto che “essere chiari e dire ‘no, non si può promuovere la legislazione sull’aborto ed essere un cattolico in regola’, difende anche l’integrità dei Sacramenti, ribadendo che ricevere la Santa Comunione è un gesto molto sacro da fare”.
L’Illinois Reproductive Health Act (legge del Senato nr 25), firmato dal governatore dello stato J.B. Pritzker mercoledì, riconosce l’aborto come un “diritto fondamentale” e impone alle compagnie di assicurazione di coprire gli aborti.
E va anche oltre, ha detto il cardinale Blase Cupich di Chicago alla Cna.
“Ciò che è dannoso per questa legge, e ciò che è così difficile, è che dice che il nascituro non ha assolutamente alcun diritto ad avere diritti”, ha detto Cupich.
“Dice che la vita umana ha poco valore. Questo è il messaggio che inviamo: che la vita umana vale poco nello Stato dell’Illinois “.
Cupich, tuttavia, ha detto alla Cna di pensare che sia “controproducente” negare la Santa Comunione nella sua arcidiocesi ai legislatori che hanno sostenuto la legge.
“Penso che sarebbe controproducente imporre sanzioni, semplicemente perché non fanno cambiare idea a nessuno, ma allontana anche dal fatto che un funzionario eletto dovrà avere a che fare con il giudizio di Dio, non solo con il giudizio di un vescovo. Penso che sia molto più potente”, ha detto Cupich alla CNA.
“Ho sempre affrontato la questione dicendo che la responsabilità primaria del vescovo è insegnare, e continuerò a farlo”.
Membri di spicco del Parlamento statale, il portavoce della Camera dell’Illinois Michael Madigan e il presidente del Senato John Cullerton, hanno entrambi sostenuto la legge.
Il 5 giugno il vescovo Paprocki ha emesso un decreto che, a causa dei “ruoli preminenti nel promuovere il male dell’aborto facilitando il passaggio del disegno di legge nr 25 del Senato, in questa sessione legislativa e del disegno di legge nr 40 della Camera nel 2017, il presidente della Camera Michael Madigan e il presidente del Senato John Cullerton sono stati esclusi dal ricevere la Santa Comunione nella diocesi di Springfield, nell’Illinois “.
Inoltre, mons. Paprocki ha ordinato che altri parlamentari cattolici dello Stato che avevano sostenuto la proposta di legge sull’aborto non si presentassero per la Santa Comunione.
La precedente legislazione del 2017 a cui si riferiva, la legge nr 40 della Camera, ha facilitato il finanziamento dell’aborto da parte dei contribuenti e ha imposto che, se Roe v. Wade (la sentenza che aprì la strada alla legalizzazione dell’aborto negli USA, ndr) dovesse essere revocata alla Corte Suprema, l’aborto rimanga legale in Illinois.
Il vescovo Paprocki ha citato nel suo decreto il Codice di Diritto Canonico, in particolare i canoni 915 e 916. Il Canone 916 proibisce ai Cattolici che sono consapevoli del peccato mortale di ricevere la Comunione senza prima ricorrere alla Confessione e pentirsi del peccato. Il Canone 915 istruisce che i personaggi pubblici che ostinatamente perseverano in gravi peccati non siano ammessi ai Sacramenti.
“‘Ostinato’ significa che sono caparbi”, ha spiegato Paprocki. “La Chiesa è stata chiara in questo insegnamento, li ha ripetutamente richiamati a ciò che insegna la Chiesa, e sono rimasti sui loro passi, non sembra vogliano cambiare le loro opinioni. E ‘persistente’ significa che (l’ostinazione, ndr) avviene nel corso di un periodo di tempo.”
Entrambi i vescovi hanno affermato di aver comunicato, o tentato di comunicare, direttamente con Madigan e Cullerton.
“Ho avuto delle conversazioni con loro, e continuo ad averne. È doveroso”, ha detto Cupich.
Paprocki ha detto di aver parlato con Madigan e di aver fatto una telefonata a Cullerton che non ha avuto risposta, e successivamente ha scritto a entrambi “perché volevo che sentissero direttamente da me” prima che emettessi il decreto.
Sia Paprocki che Cupich hanno detto ai pro-life di continuare a lottare in difesa della Vita.
“Siamo impegnati su questo da quando c’è la sentenza Roe v. Wade, e continueremo. Questo non ci scoraggerà affatto. Continueremo a dire il nostro messaggio, e stiamo guadagnando terreno tra i giovani, soprattutto “, ha detto Cupich.
“Questo non è solo un problema della Chiesa, è un problema per l’anima del paese e per il popolo americano”.
“So che può essere molto scoraggiante quando vedi una legislazione come questa che passa”, ha detto Paprocki.
“Ho avuto una persona che mi ha detto ‘forse sono nello Stato sbagliato, forse dovrei di trasferirmi in un altro Stato'”.
Riferendosi ai primi Cristiani che vivevano nell’Impero Romano, Paprocki ha detto che “i Cristiani non cercarono di spostarsi da qualche parte dove potevano stare tutti insieme e non essere circondati dalla cultura pagana. Quello che hanno fatto è che sono rimasti in quella cultura ma hanno cercato di trasformare la cultura. Oppure loro hanno semplicemente detto ‘Vivremo diversamente. Vivremo secondo i nostri valori cristiani ‘”.
Fonte Catholic News Agency
Scrivi un commento