Di seguito vi propongo un articolo scritto da Natalie Winters e pubblicato su The National Pulse. Eccolo nella mia traduzione. 

 

influenza raffreddore giovane donna
Micrografia elettronica a scansione colorata di una cellula, isolata da un campione di un paziente, che è fortemente infettata da particelle di virus SARS-CoV-2 (rosso). Centro di ricerca integrato NIAID, Fort Detrick, Maryland

 

Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha dimostrato che le persone vaccinate contro la COVID-19 sono rimaste contagiose con il virus per un periodo di tempo più lungo rispetto alle loro controparti non vaccinate.

La disparità di contagiosità era particolarmente pronunciata tra i non vaccinati e gli individui che non avevano ricevuto un richiamo.

I risultati sono stati pubblicati a giugno sul prestigioso New England Journal of Medicine in una lettera all’editore firmata da decine di medici di diversi ospedali di Boston, Massachusetts. Dal luglio 2021 al gennaio 2022, i ricercatori hanno studiato 66 partecipanti che hanno contratto la COVID-19, tra cui 32 persone con la variante Delta e 34 con la variante Omicron.

I ricercatori hanno compilato una serie di grafici per verificare quanto a lungo le persone sono rimaste contagiose con il virus, utilizzando come indicatori sia i test PCR sia le colture virali.

Quando i dati sono stati separati nelle categorie “non vaccinati”, “vaccinati” e “con richiamo”, gli individui che non hanno ricevuto il vaccino COVID-19 sono stati contagiosi per un periodo di tempo più breve.

Per quanto riguarda i test PCR positivi, entro i primi 10 giorni dalla contrazione del virus il 68,75% dei soggetti non vaccinati non era più contagioso. Al contrario, solo il 29,72% dei vaccinati e il 38,46% dei vaccinati con richiamo non erano più contagiosi.

A quindici giorni dall’inizio dello studio, il 93,75% e il 92,31% dei soggetti non vaccinati e con booster, rispettivamente, non erano più contagiosi; tuttavia, solo il 78,38% dei vaccinati non era contagioso.

 

 

Lo studio fa seguito a una serie di rapporti e analisi simili condotti da ricercatori che hanno tratto conclusioni analoghe che sminuiscono l’efficacia dei vaccini contro la COVID-19.

Anche l’immunità naturale si è dimostrata superiore nel contrastare l’infezione iniziale di COVID-19.

Nonostante questi dati, che sono stati regolarmente censurati dai “fact-checkers” dei social media, la Casa Bianca e i media mainstream hanno continuato a promuovere acriticamente i vaccini COVID-19.

L’adozione dei vaccini COVID-19 da parte di aziende come Pfizer e Moderna fa seguito a massicce campagne di lobbying e a sforzi di spesa da parte dei giganti farmaceutici.

 


 

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