Vi propongo un nuovo studio che conferma ancora una volta quello che abbiamo già pubblicato riguardo alle ripetute vaccinazioni con vaccini COVID ed agli effetti allarmanti della tolleranza immunitaria legata al forte incremento degli anticorpi IgG4. Per comodità vi riporto il link ai precedenti articoli. Lo studio che vi propongo, pubblicato sulla rivista medica Vaccine, è a firma di Vladimir N Uversky, Elrashdy M Redwan, William Makis, Alberto  Rubio-Casillas provenienti da varie università di varie nazioni.. 

 

Pfizer e Moderna vaccini covid
vaccini COVID (foto Dado Ruvic/Illustration/Reuters)

 

A meno di un anno dall’emergenza globale del coronavirus SARS-CoV-2, è stata introdotta sul mercato una nuova piattaforma vaccinale basata sulla tecnologia mRNA. A livello globale, sono state somministrate circa 13,38 miliardi di dosi di vaccino COVID-19 di diverse piattaforme. Ad oggi, il 72,3% della popolazione totale è stata iniettata almeno una volta con un vaccino COVID-19. Poiché l’immunità fornita da questi vaccini si esaurisce rapidamente, la loro capacità di prevenire l’ospedalizzazione e le malattie gravi nei soggetti con comorbidità è stata recentemente messa in discussione e sempre più evidenze hanno dimostrato che, come per molti altri vaccini, non producono un’immunità sterilizzante, consentendo alle persone di subire frequenti reinfezioni. Inoltre, recenti indagini hanno rilevato livelli anormalmente elevati di IgG4 nelle persone a cui sono state somministrate due o più iniezioni di vaccini a base di mRNA. Anche i vaccini contro l’HIV, la malaria e la pertosse sono stati segnalati per indurre una sintesi di IgG4 superiore al normale. Complessivamente, sono tre i fattori critici che determinano il passaggio di classe agli anticorpi IgG4: l’eccessiva concentrazione di antigene, la vaccinazione ripetuta e il tipo di vaccino utilizzato. È stato suggerito che l’aumento dei livelli di IgG4 potrebbe avere un ruolo protettivo prevenendo l’iperattivazione immunitaria, simile a quella che si verifica durante un’immunoterapia allergene-specifica di successo, inibendo gli effetti indotti dalle IgE. Tuttavia, le evidenze emergenti suggeriscono che il riferito aumento dei livelli di IgG4 rilevato dopo ripetute vaccinazioni con i vaccini a mRNA potrebbe non essere un meccanismo protettivo; piuttosto, costituisce un meccanismo di tolleranza immunitaria alla proteina spike (cioè la proteina spike viene lasciata entrare nel corpo senza opporre resistenza, ndr) che potrebbe promuovere l’infezione e la replicazione non contrastata del SARS-CoV2 sopprimendo le risposte antivirali naturali. L’aumento della sintesi di IgG4 dovuto alla vaccinazione ripetuta con mRNA ad alte concentrazioni di antigene può anche causare malattie autoimmuni e promuovere la crescita del cancro e la miocardite autoimmune in individui suscettibili.

 


Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente le opinioni del responsabile di questo blog. Sono ben accolti la discussione qualificata e il dibattito amichevole.


 

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