La ricercatrice dell’ISS, in un’intervista esclusiva a Il Giornale d’Italia, mette in guardia sulla sicurezza del vaccino anti-Covid dopo la pubblicazione dell’articolo: “Ci sono evidenze scientifiche a supporto della tesi. Numerose persone sono morte o hanno riscontrato reazioni avverse per colpa del siero”. “La Spike è stata trovata nel cuore, o meglio l’RNA messaggero è stato trovato nel fegato dopo che era stato inoculato il vaccino. Non resta nel braccio”. Di seguito, stralci dell’intervista.
In un’intervista esclusiva a Il Giornale d’Italia, Loredana Frasca, immunologa e ricercatrice dell’Istituto Superiore di Sanità, ha parlato del vaccino anti-Covid e delle reazioni avverse. L’esperta ha pubblicato di recente, sulla rivista Pathogens lo studio “Safety of COVID-19 Vaccines in Patients with Autoimmune Diseases, in Patients with Cardiac Issues, and in the Healthy Population” che si occupa, fra le varie cose, anche dei rischi derivanti dalla somministrazione del vaccino anti-Covid in “soggetti sani, con malattie autoimmuni e con problemi cardiaci”. (Su questo blog ho tradotto una sintesi del lavoro, che trovate qui, che vi consiglio assolutamente di leggere, ndr)
“Ci sono evidenze scientifiche a supporto della tesi. Numerose persone sono morte o hanno riscontrato reazioni avverse per colpa del vaccino“, ha spiegato la dottoressa, riportando i dati emersi in altri studi sulle miocarditi, soprattutto nei bambini, e sulla proteina Spike. “La Spike è stata trovata nel cuore di persone che hanno avuto la miocardite dopo il vaccino. Invece, l’RNA messaggero è stato trovato nel fegato di persone che hanno avuto un’epatite dopo il vaccino. Ormai è assodato che non resta nel braccio – ha spiegato l’esperta – questo è il problema dei vaccini a RNA messaggero”.
Vaccino anti-Covid non è efficace contro le attuali varianti: ricontrollare rapporto rischi-benefici e reazioni avverse
“Il vaccino anti-Covid non è efficace verso le attuali varianti. Ci sono varie pubblicazioni al riguardo. A questo punto, visti anche gli eventi avversi, è necessario verificare il rapporto rischio-beneficio. Questo andrebbe fatto per le persone giovani, per le persone anziane e per chi ha fragilità come le malattie autoimmuni. (…)
“C’è libertà nella ricerca. Anche altre volte mi è stato chiesto di fare una review su certi argomenti. Io non dovevo fare altro che scrivere la verità. Io lavoro in scienza e coscienza. Se a me i dati dicono una cosa – ha proseguito l’esperta – io scrivo quella cosa. Non è giusto evitare di scrivere quello che dicono i dati. Questi argomenti riguardano tutti, perché siamo stati tutti obbligati a fare i vaccini. Anche i nostri figli dai 12 anni in su sono stati obbligati, anche solo per poter fare sport. Se loro non avessero obbligato la gente e avessero lasciato la libertà di scelta, forse le cose sarebbero andate in modo più soft. Invece così la gente poi si accanisce contro di loro”.
Frasca: “Tanti danneggiati da vaccino anti-Covid: tra le reazioni avverse il cancro, la riattivazione di malattie pregresse e la morte”
“Io conosco tantissimi danneggiati da vaccino. Ho fatto il vaccino Johnson&Johnson e mi sono fermata a una dose e comunque ho degli eventi avversi a mesi di distanza e so che si tratta di questo, mi sono confrontata. Ad un mio parente si è riattivato il cancro dopo il vaccino, una mia conoscente è morta dopo la somministrazione del vaccino. Ormai è di dominio pubblico quello che sta succedendo. A me dà fastidio il fatto che tengono il vaso di pandora chiuso.
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Io mi sono fatta una dose di Johnson & Johnson della quale mi sono pentita amaramente perché all’inizio mi ero fidata: ho pensato con la Pfizer no ma quest’altro sì. Però poi vedendo quello che è successo se tornassi indietro non me lo farei. Io me lo sono fatto quando ancora non c’era neanche il super Green pass, non c’era neanche il Green pass. L’ho fatto perché dovevo fare un viaggio all’estero. Poi dicevo “vabbè almeno sto tranquilla perché han messo il Green pass per entrare all’istituto”. Poi però mi sono proprio pentita.
Ho avuto una paura vedendo quello che usciva nelle pubblicazioni… io sono stata terrorizzata. Comunque io questa estate sono stata male, non si sa quante volte mi è venuto l’herpes… Ti dico la verità: ho avuto paura per la mia salute e ce l’ho ancora adesso… vado a farmi le analisi spesso. Nel tempo ho visto che sapevano sempre più cose e io mi sono allarmata io stessa. Meno male che almeno a mio figlio più grande non l’ho fatto fare questo vaccino sennò veramente mi sarei messa le mani nei capelli se gli succedeva qualche cosa”.
Vaccino anti-Covid ai bambini e reazioni avverse, lo studio thailandese: “Più di una miocardite e problemi cardiaci ogni 300 vaccinati”
“Alcuni lavori si sono basati sulla sorveglianza attiva delle reazioni avverse. Uno in America e uno in Thailandia. Quello thailandese è molto interessante perché i ragazzi della scuola sono stati monitorati con elettrocardiogrammi che hanno misurato anche la troponina c. Su 300 ragazzi hanno trovato che il 2,5% aveva problemi a livello cardiaco e rilevato miocarditi conclamate, miocarditi subcliniche e altre alterazioni. Dunque, più di 1 a 300. Poi c’è un altro studio fatto in una scuola americana, in cui a tutti gli studenti sono stati fatti elettrocardiogramma e analisi della troponina. Anche lì è stata rilevata un’alta frequenza di problemi e alterazioni a livello cardiaco.
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“Con le malattie autoimmuni i giovani sono soggetti a miocarditi per problematiche autoimmuni. La miocardite stessa in realtà è anch’essa una malattia autoimmune, con produzione di anticorpi contro il cuore. (…)
Alcuni dicono ‘il vaccino lo facciamo solo ai fragili’, ma fra i fragili ci sono anche i giovani. Ci sono i bambini. Allora già questi hanno una vita compromessa e io gliela comprometto ancora di più? Poi comunque c’è uno sviluppo di autoimmunità dopo il vaccino che è molto alto, al livello di sintomi come la sclerosi multipla. Ho saputo che nei pazienti con la sclerosi multipla è stata trovata spesso una riattivazione della malattia. Nel 5% dei casi fino al 19% dei casi c’è una recrudescenza della malattia. Perché gliela devo far venire al paziente se quando viene il Covid io lo posso curare?”.
Vaccini anti-Covid: la proteina Spike non rimane nel braccio, ma va dappertutto, anche nel fegato e nel cuore
“Avevo partecipato a un convegno al Gemelli a inizio pandemia. Quello che avevano riscontrato nelle ricerche è che si sviluppavano degli autoanticorpi durante il Covid, perché è qualcosa che induce l’autoimmunità ed è la stessa cosa che fanno i vaccini. C’è il meccanismo d’azione principe, quello di cui ho voluto parlare, quello fondamentale: se prendo un mRNA incapsulato in un liposoma, non rimane nel braccio ma va dappertutto. Ci sono lavori chiari sui liposomi, fanno vedere che non restano nel sito di iniezione, ma vanno in circolo. Quindi se io faccio entrare i liposomi in qualsiasi cellula del sistema immunitario o una cellula somatica, questa cellula subirà un attacco da parte del sistema immunitario. Per cui avrò una sindrome che è simile all’autoimmunità.
Ho citato lavori dove la Spike è stata trovata nel cuore di persone che hanno avuto la miocardite dopo il vaccino, o meglio l’RNA messaggero è stato trovato nel fegato dopo che era stato inoculato il vaccino. Esistevano cellule che riconoscevano la Spike nel fegato e attaccavano il fegato. Sono tutte evidenze, non me le sono inventate io. Ormai è assodato che non resta nel braccio. Questo è il problema dei vaccini a RNA messaggero. Sono pericolosi per questo, perché non puoi controllare la quantità di antigene e non puoi controllare dove l’antigene è espresso e per quanto tempo”.
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Ho agito in scienza e coscienza e ne ho parlato ora perché ci sono evidenze
“Sono un ricercatore che ha agito in scienza e coscienza e che soltanto adesso ha potuto scrivere una cosa del genere perché solo ora ci sono evidenze chiare sui meccanismi molecolari che sottendono al meccanismo d’azione di questi vaccini. Perché prima non c’era evidenza scientifica, non c’erano autopsie sulle miocarditi indotte da vaccino. La tabella che io ho fatto ha cercato di fare ordine. Allora io ho dovuto fare ordine scrivendo quali erano i lavori di sorveglianza attiva, quali parametri erano stati analizzati e quali lavori erano di sorveglianza passiva, che sono diversi perché le miocarditi possono essere anche subcliniche. Io posso avere un’alterazione del cuore e non me ne accorgo. Lo vedo solo se faccio l’ecocardiogramma e vado a misurarmi la troponina. Ci sono i trial iniziali che spiegano che il vaccino è efficace. Il problema è che adesso non è più così.
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Io dico la verità, il mio impegno a studiare tutta la vita non è stato per fare carriera. Io volevo fare il ricercatore da quando avevo 11 anni per fare qualcosa per l’umanità e non pensavo di doverlo fare in questo modo, scrivendo una review del genere, avrei voluto scoprire qualcosa come un farmaco.
E’ una questione di onestà intellettuale, se qualcuno avesse detto ‘cambia il titolo del lavoro o scrivilo diversamente’ io non l’avrei scritto. Poi io non avevo bisogno di scrivere questo lavoro perché ne ho scritti e pubblicati tanti. Per fortuna sto facendo delle ricerche interessanti, quindi un lavoro in più o meno non mi costava niente. Ma dal momento che me l’hanno chiesto e mi si è data l’opportunità di fare chiarezza su una situazione grazie alla mia expertise, l’ho voluto fare per dare un servizio alla società perché di persone danneggiate dal vaccino ne conosco tante, tantissime, e penso che le conoscano tutti perché con chiunque parlo mi dicono la stessa cosa”.
Nei 15 giorni dopo il vaccino Covid, i vaccinati vengono contagiati di più rispetto ai non vaccinati
“Le evidenze giornaliere sembrano indicare che tutti quelli che si sono fatti 3 e 4 dosi si sono presi il Covid. Quel lavoro non l’ho citato perché era sull’efficacia e non sulla sicurezza; lavoro fatto in Israele e pubblicato sul new England of journal of medicine dove c’era una tabella supplementare in cui si vedeva benissimo che le persone vaccinate nei primi 15 giorni si prendevano il Covid più di quelli non vaccinati. C’è anche una spiegazione scientifica.
I problemi delle vaccinazioni potrebbero avere allungato la durata del Covid, perché spingono la mutazione e si creano nuove varianti. Lo penso perché i virus sono sempre mutati sotto la pressione selettiva del sistema immunitario e quindi in questo caso la pressione selettiva l’ha fatta la vaccinazione, in particolare la proteina Spike. Fondamentalmente la risposta indotta dal vaccino è una risposta molto ristretta, mentre invece la risposta naturale è una risposta ampia, ad ampio spettro. Infatti, la variante delta è venuta fuori mentre vaccinavano in Inghilterra.
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Io sono immunologa cellulare e mi sono occupata di tante cose: risposte ai trapianti, risposte agli agenti infettivi, in particolare al virus dell’epatite C. Mi sono occupata anche del fenomeno della tolleranza immunologica. Per questo poi ho trattato le malattie autoimmuni e ho studiato la presentazione antigenica.
Ho fatto tante cose. Ho fatto una parte del dottorato all’Imperial college a Londra. Poi tra il 2007 e 2008 ho lavorato a Houston. Ultimamente dal 2011 al 2015 ho lavorato in Svizzera e all’università di Losanna e poi all’università di Ginevra. Quindi mi sono occupata di questi argomenti e ho fatto tanta esperienza anche in posti diversi oltre che all’Istituto Superiore di Sanità. Anche all’università La Sapienza. Penso di avere abbastanza esperienza”.
I bambini e i giovani non vanno vaccinati perché rischiano la miocardite
“Secondo me non vanno vaccinati perché comunque possono avere anche loro la miocardite. Se non l’hanno avuta è perché, a mio modesto parere, la partita di RNA che gli somministrano è inferiore. Quindi diciamo che molto probabilmente il vaccino è pure poco efficace e anche per questo ha meno affetti avversi. Questa è la mia idea. I bambini non hanno rischiato neanche col primo Covid e non hanno rischiato con le altre varianti. A maggior ragione non vedo perché rischierebbero con la variante Omicron quando poi si può curare”.
“Mi suiciderei se perdessi mio figlio dandogli un farmaco pericoloso”
“Addirittura, io so gli Usa hanno autorizzato dai sei mesi addirittura… dai sei mesi ai 4 anni, perché comunque il cosiddetto trial, che poi è una cosa ridicola per il numero di test, è stato approvato. È stato fatto un trial dalla Pfizer per i bambini da sei mesi a quattro anni compiuti. Adesso come adesso, io so che vogliono implementare anche questo tipo di vaccino nei bambini. Quello che dico io è “poveri genitori”. Poveri i genitori di bambini fragili che fanno questo tipo di vaccinazione ai loro bambini e poi questi bambini si sentono male. Se un giorno questi genitori capiscono quello che hanno fatto… cioè se io fossi uno di questi genitori mi suiciderei se perdessi mio figlio per colpa mia. Un conto è perderlo perché il bambino sta male di suo, un conto è perderlo perché io non ho capito che gli stavano dando un farmaco pericoloso.
Diciamo che quando ho scritto questa review ho pure pensato ai bambini, soprattutto ai bambini fragili. Ho pensato anche ai ragazzi fragili e ai giovani fragili perché un giovane maschio fragile rischia la miocardite tantissimo. Quindi io lo devo aggravare? Ad uno con la sclerosi multipla gli devo far venire pure la miocardite? A uno che c’ha malformazioni? Io non lo so dove siamo arrivati.
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Io faccio fatica a capire. I miei figli non faranno questi vaccini, mai. Uno ha 11 anni e mezzo e quindi io non l’ho fatto vaccinare. Non ci penso proprio. Poi c’è un ragazzo nell’età peggiore, 22 anni. Non l’ho fatto vaccinare perché sapevo già che era l’età in cui si rischia tantissimo la miocardite”.
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Parlano ora che non c’è più Draghi a dire balle e l’ipocondriaco Speranza a comandare.. Ma sta cosa la si sapeva già almeno un anno e mezzo fa.. dove erano allora? Aspettavano “le prove scentifiche” cioè i morti e i danneggiati per parlare??