vaccino covid
vaccino covid USA

 

 

di Il Moschettiere

 

La settimana scorsa, improvvisamente, ho avuto un’illuminazione. Anzi due. O meglio, a dire il vero tre. Tutte in successione. Le illuminazioni sono improvvise, come quando si sfrega il fiammifero e zac!, scatta la scintilla, oppure quando si preme l’interruttore e zac! si accende la luce. Per le illuminazioni, lo si sa, succede così: pensa oggi pensa domani, qualcosa nel cervello si predispone e, al momento giusto, basta anche il più piccolo stimolo, anche casuale, e zac! l’illuminazione è fatta.


Ma non voglio andare per le lunghe. Vi dirò subito di che si tratta. Sappiamo tutti che il mondo si divide in…, “maschi e femmine”, voi direte. Ci siete cascati, vero? E no, non ci siamo. Queste divisioni dualistiche e manichee, che dividono il mondo in due, e che alzano muri, invece di costruire ponti, non sono assolutamente da adottare. Perché dividono, com’è evidente. E non si porti come elemento in contrario l’attrazione proverbiale fra i due sessi che porta a fare dell’uomo e della donna una cosa sola! Questo è un indizio, al massimo, non una prova. La rigida e vecchia distinzione binaria di sesso è escludente e discriminatoria. Per questo oggi ci si premura di riconoscere le più diverse identità di genere, che sono pressoché inclassificabili, visto che ognuno il sesso-genere lo sente e lo vive a modo suo.


Dunque dicevo, per riprendere il filo, che il mondo oggi non si divide più in maschi e femmine, bensì in pro-vax e no-vax. Questo è talmente chiaro che anche un bambino lo capisce. Tuttavia, ne converrete, neppure questa distinzione va proprio bene. Siamo o non siamo in una società liquida? Dopo aver liquefatto e perfino fatto evaporare (secondo il classico processo dal solido al liquido al gassoso) le differenze di sesso, di razza, di nazionalità, di religione, e di ogni altro tipo, non vorrete mica essere ora così categorici nel determinare una linea divisoria rigida fra favorevoli e contrari alla vaccinazione? E per giunta dire pure quale delle due parti è quella buona? Questo proprio non è politicamente corretto!


Qualcuno, in verità, almeno fra i più attenti osservatori – nessuno però sa quanti siano effettivamente costoro – si è accorto che qualcosa non funziona. Fra i pro-vax ci sono per esempio quelli a favore del green pass e quelli contrari (le sigle sono PVPGP, cioè ProVaxProGreenPass, e PVNGP ovvero ProVaxNoGreenPass). Inoltre, alcuni sono pro-vax solo per certi vaccini oppure per tutti indistintamente (sono rispettivamente i PVR, cioè ProVaxRelativamente, distinti dai PVA, ovvero ProVaxAssolutamente). Anche fra i no-vax, ci sono diverse sfumature: quelli che non vogliono il vaccino per certe categorie (NVS=NoVaxSelettivi) e quelli che non lo vogliono per niente e per nessuno (NVC=NoVaxCategorici). Insomma, la questione si fa complessa, anche se – con mio rammarico – giornalisti, scienziati, politici ecc. continuano a semplificare con la solita catalogazione dualista che solo in questo campo sembra ancora valere. Non mi capacito di questa ostinazione. Qualcuno ha tentato, lodevolmente, di uscire da questa alternativa secca, coniando la formula Free-vax. Un passo avanti, ne convengo, un progresso verso quella grande conquista sociale della società contemporanea che è il rifiuto delle distinzioni e delle catalogazioni.


Eppure anche questa definizione, mi son detto, è troppo datata ed è ancora, soprattutto, una definizione. Oggi, mi dico io, ci vuole una versione aggiornata, che parli alla pancia della gente, non al cervello, altrimenti è chiaro che non passa; che sia, soprattutto, non definitoria. Eh, sì! Assolutamente non-definitoria! Anche parlare di free-vax è una definizione che va ormai stretta, cari i miei lettori, lettrici e lett***. E se domani io volessi cambiare idea e da free-vax decidessi di diventare PVA o PVR oppure PVGP o NVC, ecc. ecc.? Voi capite che se lo facessi qualcuno potrebbe dirmi che sono incoerente. Perché vedete, ci sono ancora questi individui singolari che stanno a pensare alla coerenza.


E qui apro una parentesi. Perché mai uno deve restare imprigionato a quello che pensava ieri o l’altro ieri? Ogni giorno è un giorno, con buona pace della coerenza. D’altra parte, si sa ormai, che perfino i vaccini non sono coerenti: ora funzionano ora no, uno no e l’altro sì. Mica vi aspetterete che i vaccini siano sempre coerenti, vero! Anche loro hanno i loro diritti all’autodeterminazione di genere. Senza contare i diritti dei produttori e degli esperti. Pensate se i produttori e gli esperti dovessero essere coerenti. Prima hanno detto che certi vaccini funzionavano sopra i 60 anni, poi sotto i 55, poi che andavano bene per tutte le età, poi invece no, però sembra che… Ci sono ancora quelli che si scandalizzano dicendo che questo non è scientifico. Ma scusate, la scienza, come ha detto un famoso filosofo, procede per “rivoluzioni”, mica per continuità cumulativa. Ci sono i “paradigmi” che cambiano ogni tanto. Se poi cambiano tutti i mesi mica è colpa loro. E’ la scienza che cambia paradigma per il bene della scienza. I pazienti dovranno scientificamente adattarsi. Alla luce di queste considerazioni, dunque, non basta dire free-vax, perché anche questa è una posizione troppo statica.


Allora, rimuginando rimuginando, ho pensato: qui ci vuole una svolta epocale, all’altezza dei tempi. Ed è qui che è arrivata la prima illuminazione di cui dicevo. Mi sono sentito commosso al pensiero che mi è brillato in mente: VAX FLUID, ecco la “formula non-formula” che permette di superare ogni steccato e definizione fissa, ideologica. Attenzione, non è il nome di un nuovo vaccino. VAX FLUID è un modo di essere, uno stile di vita, un rinnovamento del pensiero. Come si è Sex fluid, si può essere Vax fluid, ho pensato. Se io sono Vax Fluid posso essere in ogni momento quello che c’è bisogno che io sia hic et nunc! Essere Vax Fluid mi permette una gamma indeterminata di atteggiamenti e decisioni vaccinali, mi permette per esempio di essere a favore o contrario al green pass, di essere oggi PVS e la settimana dopo NVC, ecc. ecc., di passare insomma attraverso tutte le variabili prima menzionate e altre ancora. Insomma tutte le possibilità della fluidità vaccinale mi si aprono e vado d’accordo con tutti.


Ero così entusiasta della mia scoperta, che lì per lì non ci ho badato. Ma dopo un po’, precisamente ieri al risveglio, un pensiero mi ha attraversato la mente come un fulmine! Sì, avete indovinato, un’altra illuminazione, la seconda. Questa però mi ha disturbato. Sì, perché mi sono ricordato di aver letto da qualche parte che con la prima autopsia fatta a un vaccinato anti-covid (deceduto… per covid), hanno scoperto che la proteina spike lui ce l’aveva proprio dappertutto: dal cuore, ai reni, al fegato e forse anche al cervello. E allora tutto il mio entusiasmo è scomparso all’istante. Perché una volta che uno è vaccinato è vaccinato, come fa a tornare indietro? Se addosso ha ancora la spike che circola e fa il suo sporco comodo, come fa ad essere vax fluid? La spike e gli anticorpi lo incastrano. A me, insomma, chi mi restituisce la libertà di passare dall’essere vaccinato al non essere vaccinato? Sono segnato per anni e forse, come dicono alcuni pessimisti, per tutta la vita. Questo è incopatibile con la libertà del vax fluid.


No, non è giusto. Nella società liquida evaporata nessun vaccino dovrebbe avere effetti definitivi e irreversibili. Perché questo ostacolerebbe ciò che oggi è il valore supremo: la fluidità in tutti i campi.


Però, grazie al cielo, è qui subentrata la terza illuminazione. Come avevo fatto a non pensarci prima? Considerando le cose per come vanno, è proprio questa la grande novità di questi vaccini per la società liquida della fluidità universale: essi durano a seconda dei gusti. Nove mesi o sei mesi oppure anche meno. Addirittura, come dicono, ce ne sono anche alcuni che non funzionano proprio, tanto che qualche vaccinato se lo becca lo stesso il virus, con tutte le conseguenze.


Ah, che respiro di sollievo ho tirato. Alla fine ho trovato la soluzione universale: posso davvero essere un vax fluid, sempre libero, perché anche se dovessi vaccinarmi questo non impedisce il mio passaggio ad altre condizioni diverse in tempi brevi: ieri immune, oggi contagiato, domani morto!


Adesso mi sento più sereno…

 

(dietro lo pseudonimo de Il moschettiere si cela una persona reale)

 

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