di Sabino Paciolla
L’altro ieri abbiamo dato conto della questione del dossier sui “filo-putiniani d’Italia”, del clamore da esso suscitato, del video della conferenza stampa tenuta dal sottosegretario Gabrielli durante la presentazione del dossier che abbiamo pure pubblicato.
Come abbiamo detto, c’è qualcosa di non del tutto chiaro visto che il documento diffuso da Gabrielli non presenta tutti i nomi che sono apparsi insieme alle foto sull’articolo delle due giornaliste del Corriere della sera. Allora, o il documento presentato da Gabrielli non è il solo, e qui ognuno può trarre le conseguenze logiche, oppure le due giornaliste, dando per scontato che non si siano inventate i nomi, hanno fatto riferimento a quel dossier e ad altre fonti. Quali?
A lettura ultimata del rapporto, gli 007 nostrani escono male, molto male. Sembrano gli eroi del noto film “Gostbusters”, quelli che vanno a caccia di fantasmi (le “fake news” e “la disinformazione”) utilizzando apparecchiature sofisticate e tecnologie all’avanguardia, come lo zaino protonico, in grado di catturare l’energia psicocinetica dei fantasmi tramite flussi di particelle.
Cacciano, cacciano…..ma poi, alla conclusione dei fatti, non riportano nulla di concreto se non… fantasmi.
Il dossier dà per scontato che tutto quello che gira su Telegram a proposito della guerra in Ucraina sia per forza di cose disinformazione. “Si conferma la rilevante diffusione del fenomeno su Telegram, attraverso il quale la disinformazione – in ambito nazionale – viene veicolata”, si legge nel dossier.
“Tali gruppi si caratterizzano per i profili di contiguità con i movimenti antisistema no-vax/no-greenpass, nonché con forme associative locali che espongono una chiara posizione ideologica filorussa ed eurasiatista, sovrapponendosi a narrative di matrice sovranista e nazionalista”. Si noti la ridicola etichetta di “antisistema” affibbiata a coloro che non condividono una forzata vaccinazione COVID con prodotti genici sperimentali e rischiosi. Non parliamo poi dell’incivile green pass. E’ semplicemente ridicolo e strambo pensare che la posizione di coloro che hanno dei dubbi su questi specifici vaccini COVID sia “antisistema”, come se avessero la forza di mettere a rischio la sopravvivenza del “sistema Italia”.
Anche su Facebook e Twirtter vi sarebbero “messaggi di propaganda filorussa e di diffuso sostegno simpatetico nei confronti della Russia e del suo Vertice politico, spesso idolatrato e posto in contrapposizione positiva rispetto al Governo italiano”, continuano gli 007.
Leggendo il dossier scopriamo che si potrebbe venir citati in reports dei servizi segreti solo perché si critica il governo per aver aggirato la Costituzione inviando armi in Ucraina, iniziando di fatto, anche se non mediante una formale dichiarazione, una guerra contro una potenza nucleare come la Russia, con tutti i rischi annessi e connessi.
Si viene a sapere con sorpresa che intervistando un esponente di alto livello della Russia sulla guerra in Ucraina si mette a repentaglio la democrazia italiana.
Accade pure che:
- scrivere che il governo italiano sulla guerra in Ucraina è schiacciato (ad essere garbati) sotto la politica di Biden si rischia di essere definiti come burattini nelle mani degli influenzer russi;
- dire che gli USA hanno usato l’Ucraina come palla da cannone nella loro guerra per procura contro la Russia si finisce per essere considerati filo-putiniani;
- dire una cosa evidente come quella che Biden sta facendo di tutto per prolungare la guerra per interessi che non sono certamente quelli degli italiani e tantomeno quelli degli ucraini si rischia di essere considerati al soldo del Cremlino.
Gabrielli, nella conferenza stampa di venerdì scorso, ha tenuto a precisare che il Governo ed il Parlamento (Copasir), in questo frangente del conflitto ucraino, non indagano sulle opinioni dei cittadini ma solo sulla “disinformazione” che passa attraverso le “fake news”. Ricordiamo che la disinformazia non è il contrario dell’informazione ma un’alterazione della stessa. E la Russia, secondo la narrativa in voga, è considerata la sola maestra nell’utilizzare questa strategia di guerra. La cosa curiosa è che si dà per scontato, o si vuol far credere, che alcuni italiani, tra cui giornalisti, opinionisti, influencer, blogger, professori universitari, ecc., siano semplicemente allocchi caduti nelle mani dei russi, burattini che, per ingenuità, vengono manovrati dagli agenti segreti del Cremlino con il fine di stavolgere e indirizzare a loro favore l’opinione pubblica italiana nell’epoca della post-verità, quella che circola abbondamente sul web. Questi “filo-putiniani d’Italia”, come sono stati chiamati nell’articolo del Corriere della sera, grazie ad una manipolazione del pensiero attuata dai nipotini del KGB, sarebbero diventati “compagni di viaggio” e “utili idioti” nel gioco della contrapposizione di aree di influenze, anche ideologiche, tra Russia e Occidente. Dato che l’obiettivo dei russi è stato da sempre quello di esercitare influenza, di persuadere, spaventare, spingere o attirare, oggi i “filo-putiniani d’Italia”, come inconsapevoli pesciolini rossi, sarebbero caduti nella loro rete, dando modo ad essi di rendere meno isolata una Russia che starebbe perdendo rovinosamente la guerra in Ucraina.
Questa è la narrativa generale che viene distribuita a piene mani dal potere in Occidente.
Ed è questa stessa narrativa che fa da base al dossier in questione. Un rapporto che si prefiggeva il compito di rilevare fake news e disinformazione ma che raggiunge il notevole risultato di NON riportare neanche una. E’ pura e semplice fuffa.
Ma se non hanno trovato alcuna fake news, se non hanno rilevato alcuna disinformazione, se hanno riportato solo legittime opinioni di cittadini italiani, per altro tutelate dalla Costituzione italiana, come fa allora il Sottosegretario Gabrielli a dire che non si è presa di mira l’opinione di alcuni italiani? Ma se è l’unico oggetto del dossier!!!
A mo’ di esempio, riporto solo alcune delle “fake news” e “disinformazioni” reperite dai servizi segreti:
- “…l’intervista rilasciata dal Ministro degli Affari Esteri russo LAVROV a ‘ZonaBianca’, ha catalizzato a lungo il dibattito sulle principali piattaforme social (e non solo su queste)”. Embé?
- “…una inversione di trend della disinformazione russa, la quale ha subito un forte rallentamento nella sua intensità e l’adozione di una postura difensiva”. E quindi?
- “…le narrative diffuse sui canali online dalla propaganda russa hanno continuato a riguardare la presenza di biolaboratori occidentali in Ucraina”. Tok! tok! Scusate servizi segreti, ma la presenza di biolaboratori occidentali in Ucraina l’ha ammessa sotto giuramento videoregistrato lo stesso Sottosegretario USA Victoria Nuland. Questo nome vi dice nulla? Qui il video.
- “…le critiche all’operato del Presidente del Consiglio Mario DRAGHI, ritenuto responsabile – con la linea d’azione adottata dal suo Governo – dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari ed energetici, della chiusura di numerose aziende nonché di aver colpito il popolo italiano con misure sanitarie inutili e di trascinare il Paese in guerra. In tale ottica, si evidenzia la contrapposizione, enfatizzata in chiave divisiva da taluni account social, tra la scelta della Germania di non rinunciare al gas russo, tutelando così il popolo tedesco, e quella del Premier DRAGHI, descritto come allineato alle decisioni americane e disinteressato delle sorti del suo popolo”. Legittime opinioni!!!
- “…la convinzione di un’imminente entrata in guerra dell’Alleanza Atlantica, che starebbe dispiegando equipaggiamento e personale militare ai confini con l’Ucraina, lasciando così presagire un più ampio sviluppo del conflitto”. E’ quello che si può osservare.
- “…la delegittimazione dell’attività di informazione dei media occidentali circa il conflitto in corso”. Se i media occidentali spacciano alla gente come vere immagini della guerra in Ucraina quelle tratte da videogiochi, allora si autodelegittimano da soli, e pesantemente. Non c’è bisogno che lo dicano altri.
- “Il canale del sito web di disinformazione italiana “Visione TV” ha, invece, strumentalizzato lo dichiarazione del Pontefice in relazione alla presunta responsabilità del conflitto in capo all’Alleanza Atlantica, definendola una ‘brutale critica alla NATO da parte di Papa Francesco’”. VisioneTV sarebbe un sito web di disinformazione italiana? Parole semplicemente senza pudore!
- “La pianificazione a tavolino del conflitto da parte degli Stati Uniti, che avrebbero inviato droni Switchblade all’esercito di Kiev, dopo averne addestrato, mesi prima dell’inizio del conflitto e in territorio americano, gli operatori ucraini addetti al loro utilizzo”. Manovre che si inseriscono in un percorso iniziato anni fa.
- “…i presunti crimini di guerra commessi dagli ucraini nel Donbass, le violazioni del diritto internazionale per il trattamento dei prigionieri di guerra russi e le fake news ucraine sul conflitto”. Presunti crimini di guerra ucraini? Vi sono state almeno 13.000 vittime nel Dombass ad opera degli ucraini nell’assordante silenzio dei media occidentali. “Fake news ucraine”? Ma certo che ce ne sono state. E’ di qualche giorno fa la notizia del licenziamento da parte del parlamento ucraino di Lyudmyla Denisova, commissaria ai Diritti Umani del Parlamento Ucraino, per aver diffuso atroci storie di “stupri sistematici” attuati dalle truppe russe che poi si sono rivelate autentiche fake news!!!
- “Il canale ‘Giubbe Rosse’ (@rossobruni) noto per lo matrice ideologica eurasiatista, ha fortemente criticato l’operato del senatore Alfonso URSO e del relativo partito di appartenenza (Fratelli d’Italia)” per l’apertura di un’istruttoria del COPASIR e delle audizioni dei vertici Agcom e RAI per l’intervista a Maria ZAKHAROVA, portavoce di LAVROV. E dunque? Cosa c’è di male a criticare? E’ forse reato?
- La critica di “Giubbe Rosse”, nota il dossier, è stata poi rilanciata dal giornalista Giorgio Bianchi sul suo canale Telegram, il quale viene definito, in maniera a dir poco indecorosa, “noto Freelance italiano presente in territorio ucraino con finalità di attivismo politico-propagandistico filo-russo”.
- “…sono emerse, inoltre, narrative che tendono a porre in antitesi le figure del Ministro degli Esteri DI MAlO e di LAVROV, elogiando le elevate qualità diplomatiche di quest’ultimo, asseritamente non pienamente colte dal pubblico italiano”. Gli 007 italiani, giustamente, si astengono dal valutare le qualità diplomatiche del nostro Ministro degli Esteri Luigi Di Maio (ha considerato Putin peggio di un animale) e le sue conoscenze geografiche, a tutti ben note.
A conti fatti, quasi quasi sarebbe stato meglio che Gabrielli non avesse desecretato il dossier, che anzi lo avesse mantenuto segretissimo. Avremmo almeno continuato ad avere una discreta considerazione della professionalità e dell’alto livello dei nostri servizi segreti. Ahimé, la frittata è fatta. Ora la mangino con gusto.
Se tutto quello che abbiamo letto nel dossier fosse vero, se quella che viene indicata nel dossier come “disinformazione” e “propaganda filorussa” fosse così diffusa nel nostro paese, allora qualcuno presente nel governo dovrebbe preoccuparsene.
In conclusione, se è vero come è vero che gli italiani sono angosciati per la situazione economica critica del paese (rapido aumento dei prezzi, forte impoverimento della classe media, crisi delle imprese, perdita del posto del lavoro) cui la guerra ucraina sta contribuendo enormemente; se è vero come è vero che la stragrande maggioranza degli italiani vuole la pace e auspica che la guerra finisca immediatamente; se è vero come è vero che la rovinosa politica estera del governo, schiacciata sotto quella statunitense, non aiuta a raggiungere la pace e a porre fine agli elevati rischi dell’incombente disastro economico e sociale; se è vero come è vero che Il Migliore ha seminato odio e divisione tra gli italiani; se è vero come è vero che gli italiani non sono masochisti e che alla fine una decisione dovranno pur prenderla, allora il governo del Migliore, anziché perdere tempo a richiedere ai servizi segreti dossier di dubbia utilità, farebbe meglio a porsi due domande e a trarre l’unica logica conclusione: dimissioni!
Sostieni il Blog di Sabino Paciolla
Ormai non si sa più se ridere o se piangere, anche se una personale idea l’avrei.
Sembrerebbe tutta un’immensa barzelletta se non fosse che dobbiamo ragionare su una piccola parola: eversione.
È emblematico che proprio coloro che il 13 maggio 2001 strillavano alla cosiddetta dittatura oggi sono tra i più feroci filo atlantisti, filo globalisti, anti russi (ed ovviamente covidisti e vaccinisti).
La verità è che le strutture della democrazia (stato di diritto, sovranità popolare, dibattito parlamentare ecc..) nella visione dei centri di potere effettivi, che nulla hanno a che fare con i luoghi della democrazia, sono considerate cose obsolete e da superare: in definitiva una perdita di tempo. Ma c’era bisogno di implementare un meccanismo efficace di sovversione senza dover lottare, ed ecco che arriva la crisi sanitaria.
Ma guai ad esprimere pensieri di questo tipo, si viene bollati come complottisti: certo, perché qualcuno si arroga il diritto di stabilire cosa sia l’informazione e cosa sia la controinformazione, questo sì che è “delirante”. “Fidatevi dei professionisti dell’informazione”, ci dicevano coloro che si erano arbitrariamente fregiati di quel titolo.
Il nostro paese, guidato da un personaggio che tutto è eccetto che un politico, è la punta avanzata per sperimentare strategie psicosociali che temo siano in seguito, eventualmente con alcune correzioni, implementate altrove.
Benvenuti nel mondo evocato da Ida Auken (per dirne una), fervida portavoce dell’Agenda 2030.