Amici, è quasi matematico. Accade sempre così. È bastato che ieri pubblicassi tre post “forti” per il pensiero debole delle nuove “guardie rosse” del Pensiero Unico, perché a qualcuno saltasse in mente di limitare la mia libertà, segnalandomi ai controllori zelanti del social network per antonomasia, che di buon grado hanno approvato. Risultato: blocchi su Facebook, e senza dare neanche spiegazioni.
Finché dici cose che non toccano i canoni del politicamente corretto, ti lasciano con una certa libertà di manovra, apparentemente ampia. Ma se, come è avvenuto ieri, parli in un certo modo di padre James Martin, il padre gesuita con la fissa LGBT, che ha denunciato davanti ad una organizzazione governativa USA la presunta presenza nella Chiesa Cattolica del “razzismo, sessismo e omofobia”; se dici che Planned Parenthood è un abortificio a tutti gli effetti, anche se si chiama “pianificazione genitoriale”, e che ora si trova in difficoltà di fronte alle vittorie dei movimenti pro-life, tanto da cambiare in meno di un anno il suo presidente perché non abbastanza aggressivo e trans-inclusivo (poverina, la ex presidente, parlava di “donne incinte” anziché di “persone incinte”, e così, anche per questo, l’hanno fatta fuori); se posti un pezzo della Veritatis Splendor di papa San Giovanni II che dice che la Chiesa non può mai rinunciare al «principio della verità e della coerenza, per cui non accetta di chiamare bene il male e male il bene», e che dunque un atto omosessuale, nonostante l’attacco di “misericordite” di padre Martin, rimane sempre un atto in se stesso disordinato, lo dice il Catechismo……allora le sirene cominciano a suonare, le “guardie rosse” arrivano, ti bloccano e non puoi far conoscere agli altri quello che abbiamo poco fa descritto.
Per loro, tre post così “pesanti”, tutti in un solo giorno, è troppo. “Come ti permetti”, avranno pensato.
Cari signori di Facebook, ma cosa temete? Siete così potenti!
Sappiate che a noi non interessa una libertà qualunque, una libertà a tutti i costi, una libertà a basso costo. Con Augusto Del Noce, noi sappiamo che «la libertà non si capisce se non in relazione a Dio».
E allora toglietecela pure questa vostra libertà, questo vostro fantoccio di libertà, perché sappiamo benissimo che la libertà è in Dio.
E tu Facebook, sta tranquillo, non sei Dio!
(P.S.: Cari amici, visto che fino a domenica a sera – se non prorogano ulteriormente la “libertà vigilata” – non potrò né commentare né condividere su un altro gruppo, se ritenete che il contenuto dei vari post sia interessante, fatelo voi. Grazie)
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