Un interessante articolo di Diane Montagna su alcuni estratti di due lettere private del papa emerito Benedetto XVI.
Eccolo nella mia traduzione.
Un giornale tedesco ha pubblicato oggi estratti di due lettere private che il Papa emerito Benedetto XVI ha scritto meno di un anno fa, che danno un’idea di come egli vede le sue dimissioni e la sua profonda preoccupazione per lo stato della Chiesa dopo la sua partenza dal papato.
Il quotidiano Bild ha riferito che le due lettere che portano la firma di Benedetto – e che fonti indipendenti hanno autenticato – sono state scritte a un cardinale tedesco nel novembre 2017, in risposta all’accusa che le dimissioni di Benedetto sono state il catalizzatore di una grave crisi nella Chiesa.
Il presule sosteneva anche che quell’atto senza precedenti aveva gravemente danneggiato la Chiesa.
Nella sua risposta al cardinale, Benedetto – che si è ritirato in una tranquilla vita di preghiera e di studio da quando si è dimesso nel febbraio 2013 – rivela la sua consapevolezza della discordia nella Chiesa dopo le sue dimissioni, ma anche la sua preoccupazione che il comprensibile dolore che la gente sente sia rivolto contro la sua stessa persona e l’eredità del suo papato.
Egli scrive:
“Posso ben comprendere il dolore profondo che la fine del mio pontificato ha inflitto a te e a molti altri. Tuttavia, per alcune persone e – mi sembra – anche per te, il dolore si è trasformato in una rabbia che non riguarda più solo le mie dimissioni, ma sempre più anche la mia persona e il mio papato nel suo insieme. Per questo, un papato stesso viene ora svalutato e sciolto nel dolore per la situazione in cui si trova attualmente la Chiesa”.
Benedetto poi dice bruscamente al cardinale:
“Se conoscete un modo migliore (riferendosi alle dimissioni, ndr) e quindi pensate di poter giudicare quello scelto da me, vi prego di dirmelo”.
Nella lettera, Benedetto difende ulteriormente la sua decisione indicando il piano di contingenza di papa Pio XII (1876-1958) di dimettersi dal pontificato per evitare di essere “arrestato dai nazisti”.
Osservando il confronto, Bild si chiede: “Da chi si sentiva minacciato Benedetto?”
Ricordando le parole inquietanti di Benedetto XVI nella sua messa inaugurale: “Pregate per me perché io non fugga per paura dei lupi”, chiede il giornale tedesco: “Chi sono i lupi?”
“Con ‘i lupi’, probabilmente intendeva la rete di alti dignitari della Chiesa che hanno creato un sistema di potere, e abuso di potere, in Vaticano, e con cui si sentiva incapace di far fronte“, ha detto Armin Schwibach, esperto vaticano, ha detto a Bild.
In una lettera che ha fatto seguito, il cardinale tedesco risponde a Benedetto, scrivendo: “Che il Signore aiuti la sua Chiesa“.
Benedetto risponde con una seconda lettera.
Evidenziando l’appassionata supplica del cardinale, scrive: “Preghiamo piuttosto, come avete fatto voi alla fine della vostra lettera, che il Signore venga in aiuto della sua Chiesa“.
“L’ex Papa pensava che la Chiesa sia entrata in crisi sotto il suo successore, e che solo la preghiera avrebbe aiutato in questa crisi?“, chiede Bild.
Bild non ha ancora pubblicato per intero le lettere, ma il caporedattore della Katholische Nachrichtenagentur (agenzia di stampa cattolica, KNA), Ludwig Ring Eifel, ha detto all’agenzia tedesca: “Le lettere permettono di approfondire in modo affascinante il pensiero di Benedetto XVI – egli è ovviamente molto preoccupato per lo stato della Chiesa”.
Bild riferisce che il segretario privato di Benedetto, l’arcivescovo Georg Gänswein, non ha voluto commentare le lettere.
Ganswein ha recentemente paragonato l’attuale crisi della Chiesa – causata dagli scandali di abusi sessuali e dall’occultamento sistematico da parte della gerarchia – agli attacchi terroristici al World Trade Center di New York l’11 settembre. La Chiesa, ha detto, sta attualmente vivendo “il suo stesso 11 settembre”.
La pubblicazione di estratti delle lettere private di Benedetto è già in fase di stesura e diffusione da parte dei principali media. Il titolo di un articolo del New York Times recita: “In lettere private, Benedetto rimprovera i critici di Papa Francesco“, il cui autore Jason Horowitz twitta:
Nelle lettere private trapelate a un cardinale tedesco, Papa Benedetto XVI sembra volere che i critici più accesi e arrabbiati di Papa Francesco la smettano. (h/t Bild.) https://t.co/3IlyeVsB4n
– Jason Horowitz (@jasondhorowitz) 20 settembre 2018
Fonti hanno confermato a LifeSiteNews che le lettere non contengono tale rimprovero. Se e quando Bild deciderà di pubblicare per intero le lettere private, la verità sarà conosciuta in pieno.
Papa Benedetto XVI ha generato ripercussioni nel mondo cattolico l’11 febbraio 2013, quando ha annunciato la sua decisione di dimettersi dal pontificato. Il 28 febbraio dello stesso anno, alle ore 20:00 egli si è dimesso da Vescovo di Roma.
Nel suo discorso di dimissioni, Benedetto ha detto di giungere alla “certezza che le mie forze, a causa dell’età avanzata, non sono più adatte ad un adeguato esercizio del ministero petrino“.
“Sono ben consapevole”, ha aggiunto, “che questo ministero, per la sua essenziale natura spirituale, deve essere svolto non solo con le parole e i fatti, ma anche con la preghiera e la sofferenza”.
“Tuttavia“, ha detto, “nel mondo di oggi, soggetto a tanti rapidi cambiamenti e scosso da questioni di profonda rilevanza per la vita di fede, per governare la baracca di San Pietro e annunciare il Vangelo, sono necessarie sia la forza della mente che del corpo, forza che, negli ultimi mesi, si è deteriorata in me al punto che ho dovuto riconoscere la mia incapacità di adempiere adeguatamente il ministero che mi è stato affidato“.
Fonte: Lifesitenews
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