Dolci chiodi
che Ti hanno trafitto!
Anima e corpo
che Ti hanno trafitto!
Anima e corpo
Ti hanno trafitto,
mentre Tu
legavi per sempre
con quei chiodi,
legavi per sempre
il Padre
a quel legno,
lo legavi,
legavi il Padre,
mentre Tu
legavi per sempre
con quei chiodi,
legavi per sempre
il Padre
a quel legno,
lo legavi,
legavi il Padre,
anzi Lui stesso
si legava
Noi, figli, fratelli,
amici,
noi, poveri,
dimentichi,
così attaccati
a noi stessi,
e al male;
eppure
noi, ricchi, diventati
ricchi,
fatti
ricchi
da quei chiodi.
E dalla Tua Resurrezione.
Noi Tuoi. (*)
~~~~~~~~~~~~
E tu, amico,
amica,
sorella,
alla tua
nuova
giustizia.
Hai inchiodato
a quel palo
con quei chiodi,
nuova
giustizia.
Hai inchiodato
a quel palo
con quei chiodi,
la Sua giustizia,
e ci hai dato in cambio
Te.
Mi hai dato,
ci hai dato
Te stesso,
e ci hai dato in cambio
Te.
Mi hai dato,
ci hai dato
Te stesso,
una nuova vita
Tu e noi,
noi con Te;
mi hai dato,
ci hai dato
di essere Tuoi.
Tu e noi,
noi con Te;
mi hai dato,
ci hai dato
di essere Tuoi.
Noi, figli, fratelli,
amici,
noi, poveri,
dimentichi,
così attaccati
a noi stessi,
e al male;
eppure
noi, ricchi, diventati
ricchi,
fatti
ricchi
da quei chiodi.
E dalla Tua Resurrezione.
Noi Tuoi. (*)
~~~~~~~~~~~~
E tu, amico,
amica,
sorella,
ha fatto per noi,
per Lui, per sé stesso,
per il Padre,
ha fatto per noi
la Chiesa,
ci ha dato di essere
l’un per l’altro
chiodo,
chiodo,
e insieme appiglio,
che ci tiene
aggrappati
alla realtà,
che ci tiene
aggrappati
alla realtà,
al legno della croce
di ogni giorno
per farci vedere,
di ogni giorno,
la Sua Resurrezione.
di Giorgio Canu
(*) (Via Crucis, XIII Stazione, Sassari 18/03/2016)
fonte: giorgiocanupoesie
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