Ricevo e volentieri pubblico.

L’associazione Iustitia in Veritate in occasione dell’entrata in vigore dell’ennesimo DPCM del governo Conte, sollecitata dai propri soci e simpatizzanti, fornisce alcune sintetiche indicazioni su questioni di interesse generale.
Ricordiamo inoltre che i nostri soci, sia come persone fisiche sia in forma associata, hanno diritto a una consulenza personale gratuita e a tariffe agevolate in caso di patrocinio legale per le eventuali azioni di difesa e tutela verso atti e/o sanzioni ricevute.
- Eventuali telefonate da parte di incaricati dell’ATS che comunicano la possibile entrata in contatto con persone positive al Covid sono sufficienti per imporre provvedimenti di quarantena o TSO ?
Solo con un provvedimento scritto, che il ricevente potrà eventualmente impugnare per vie legali, si può richiedere l’osservanza di simili misure.
- Questioni relative alle misure emergenziali richieste dal governo alle singole parrocchie nella gestione delle proprie attività, che non si riferiscono alle Messe col popolo e la cui inadempienza esporrebbe a sanzioni amministrative.
Nello specifico:
- È necessario rispettare sia il distanziamento che l’obbligo della mascherina in occasione degli incontri parrocchiali al chiuso – quali consigli pastorali, riunioni organizzative, lezioni di catechismo – quando è già comunque garantito il rispetto della capienza massima?
E’ sufficiente rispettare uno solo dei due requisiti (o la mascherina o il distanziamento) anche in considerazione del fatto che entrambe queste limitazioni non sono richieste, ad esempio, nelle aule scolastiche (dove è sufficiente il distanziamento) o nei mezzi pubblici (dove è sufficiente la mascherina).
- In tutte le occasioni sopra citate, è obbligatorio stilare un registro delle presenze e mantenerlo 15 giorni? Inoltre, nel caso venga richiesto, la parrocchia è obbligata a fornire tale registro all’ATS?
Non è richiesto ed anzi espone a problemi di violazioni della privacy.
- E’ altresì obbligatorio nelle occasioni sopracitate richiedere la disinfezione delle mani oppure è sufficiente mettere a disposizione un dispenser di disinfettante per chi volesse farne uso?
Mettere a disposizione i presidi per la disinfezione è sufficiente.
- E’ consentito effettuare ispezioni nelle abitazioni private per eventuali accertamenti di carattere igienico – sanitario?
No. In questi casi è necessario un mandato motivato della Magistratura. Come cita l’art. 14 della Costituzione il domicilio è inviolabile. Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale [cfr. artt. 13, 111 c. 2]. Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.
Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili sul sito web dell’associazione all’indirizzo: http://www.iustitiainveritate.org/.
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