Un articolo di Ed Condon su presunti trasferimento di McCarrick dal seminario ad altra destinazione.

Eccolo della mia traduzione.

Foto: mons. Theodore McCarrick (JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images ripreso da CNA)

Foto: mons. Theodore McCarrick (JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images ripreso da CNA)

L’arcidiocesi di Washington ha rifiutato di confermare nuovi dettagli sulla sistemazione di vita dopo il pensionamento dell’arcivescovo Theodore McCarrick, e ha confermato che il cardinale Donald Wuerl, arcivescovo di Washington, non era a conoscenza delle presunte sanzioni vaticane contro McCarrick.

L’arcivescovo Carlo Viganò, ex ambasciatore del Vaticano negli Stati Uniti, ha sostenuto in una dichiarazione del 25 agosto che a McCarrick fu ordinato dal Vaticano nel 2009 o 2010 di interrompere la permanenza in un seminario, tra le altre restrizioni.

Scrive Viganò che nel 2009 o nel 2010 “Papa Benedetto XVI aveva imposto al cardinale McCarrick sanzioni simili a quelle ora impostegli da papa Francesco: il cardinale doveva lasciare il seminario dove viveva, gli era vietato di celebrare in pubblico, di partecipare a riunioni pubbliche, di tenere conferenze, di viaggiare, con l’obbligo di dedicarsi ad una vita di preghiera e di penitenza”.

L’arcivescovo ha detto che McCarrick, l’arcivescovo in pensione di Washington, all’epoca era noto al Vaticano per aver commesso atti di immoralità sessuale che coinvolgevano seminaristi e sacerdoti.

Il 25 agosto, lo stesso giorno della pubblicazione della dichiarazione di Viganò, un portavoce di Wuerl ha detto a Catholic News Agency (CNA) che “il cardinale Wuerl non ha ricevuto dalla Santa Sede documentazione o informazioni specifiche sul comportamento del cardinale McCarrick o su nessuno dei divieti sulla sua vita e sul suo ministero suggeriti dall’arcivescovo Vigano”.

Viganò ha scritto che le sanzioni di papa Benedetto includevano esplicitamente l’ordine di “lasciare il seminario dove viveva”. All’epoca McCarrick era residente al Seminario arcidiocesano Redemptoris Mater nell’arcidiocesi di Washington, dove aveva un appartamento indipendente.

Due fonti presenti a un incontro del 2008 tra McCarrick e Sambi (l’allora nunzio apostolico, ndr) hanno detto a CNA che il nunzio aveva incaricato McCarrick di lasciare il seminario in quel momento. Secondo quelle fonti, Sambi raccontò a McCarrick che la sua partenza fu l’istruzione diretta di papa Benedetto XVI. Queste fonti hanno sottolineato a CNA di non essere a conoscenza se il card. Wuerl fosse a conoscenza delle istruzioni di Sambi.

McCarrick fede dei piani per lasciare il seminario alla fine del 2008. La sua casa successiva era la parrocchia di San Tommaso Apostolo a Woodley Park, un quartiere di lusso nel centro di Washington DC.

Uno dei quattro sacerdoti residenti nella canonica della parrocchia di San Tommaso nel 2008-2009 ricorda di essersi visto dire nel dicembre 2008 che avrebbe dovuto lasciare le sue stanze nella parrocchia poiché si doveva ospitare un “VIP misterioso”.

“Fu tutto molto all’improvviso”, ha detto a CNA. “Sono stato spostato, ma mi è stata data un’altra stanza nella canonica”. Il sacerdote ha detto CNA fu informato dal parroco della parrocchia che si trattava di McCarrick in arrivo, e che il suo arrivo causò notevoli sconvolgimenti.

“C’è stata una significativa quantità di lavori per creare la sua suite, che raggruppò due suite precedenti e due bagni completi, così come la camera singola accanto a me, che fu convertita in una cappella privata ad uso esclusivo di McCarrick”.

La costruzione a quanto pare continuò durante i primi due mesi del 2009, con McCarrick che si è mosso a fine febbraio o all’inizio di marzo.

Nonostante i preparativi e le spese in corso per l’arrivo di McCarrick, Ed McFadden, portavoce dell’Arcidiocesi di Washington, il 27 agosto ha detto a CNA che “l’Arcivescovo McCarrick aveva in genere preso i suoi accordi per l’alloggio e non coinvolgeva direttamente l’Arcidiocesi di Washington”.

 

La politica arcidiocesana richiede che ogni spesa da parte di una parrocchia di oltre 25.000 dollari abbia l’esplicita approvazione dell’arcivescovo o dell’esaminatore della Curia. Interrogata direttamente sulla costruzione di San Tommaso, l’arcidiocesi di Washington si è rifiutata di commentare chi avesse approvato o finanziato la ristrutturazione.  
 

Il sacerdote-residente a San Tommaso ha detto alla CNA che gli era stato detto che a McCarrick “non era più permesso” di vivere in seminario, e che il cardinale Wuerl aveva “ordinato” il trasferimento, ma ha sottolineato che non aveva conoscenza diretta di quelle circostanze.

Padre Rory McKee, pastore di S. Tommaso nel 2009, ha rifiutato di commentare e ha indirizzato le richieste all’ufficio delle comunicazioni dell’arcidiocesi.

Nonostante le ripetute richieste, l’Arcidiocesi di Washington ha rifiutato di confermare quando McCarrick si trasferì a San Tommaso, o quando se ne andò.

CNA in precedenza ha riferito che McCarrick ha vissuto accanto a una casa di formazione sacerdotale appartenente all’Istituto del Verbo incarnato (IVE), di proprietà di San Giovanni Battista de la Salle che si trova a Chillum, Md.

Fonti hanno riferito a CNA che il cardinale probabilmente si trasferì nella proprietà nell’estate del 2010, anche se l’arcidiocesi di Washington ha rifiutato di commentare.

McCarrick avrebbe avuto, per un certo periodo, un fratello IVE in formazione che viveva nella sua residenza, che era di proprietà della parrocchia, ma separata dalla casa di formazione. Almeno due membri dell’IVE sono stati assistenti di McCarrick tra il 2014 e il 2018.

In luglio, l’arcidiocesi di Washington ha detto a CNA che McCarrick “ha fatto i suoi preparativi per il suo ritiro”, e si è rifiutata di commentare riguardo la sua residenza nella proprietà di John Baptist de la Salle.

Il 20 giugno, l’arcidiocesi di New York ha riferito di aver trovato credibile un’accusa che McCarrick ha commesso atti di abuso sessuale su minori. Wuerl scrisse all’epoca di essere “rattristato e scioccato” dall’accusa.

Lo stesso giorno, il cardinale Joseph Tobin ha confermato che le ex diocesi di Newark e Metuchen di McCarrick avevano raggiunto degli accordi transattivi con adulti che avevano detto che McCarrick aveva commesso verso di loro una cattiva condotta sessuale. In risposta, Wuerl ha negato espressamente di essere stato informato di diversi accordi extragiudiziali conclusi per conto di McCarrick dalle sue ex diocesi di Metuchen e Newark.

Il 14 agosto, un rapporto del Grand Jury della Pennsylvania che indagava sugli abusi sessuali ha citato Wuerl, precedentemente vescovo di Pittsburgh, più di 200 volte. Difendendosi dalle accuse di mala gestione di sacerdoti accusati di abusi sessuali su minori, Wuerl ha riferito in almeno un caso di non essere stato informato sulla portata delle accuse contro un sacerdote al quale lui aveva consentito di svolgere il ministero nella diocesi di Reno-Las Vegas.

Wuerl ha subito pressioni sempre maggiori e richieste di sue dimissioni. Coloro che sono vicini al cardinale Wuerl insistono sul fatto che egli non ha chiesto al papa di accettare la sua lettera di dimissioni. Si dice che Wuerl stia pianificando di partecipare alla riunione plenaria di novembre della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, che dovrebbe concentrarsi sulle ricadute degli scandali di McCarrick e di quelli del rapporto della Pennsylvania.

 

Fonte: Catholic News Agency

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