Don Tullio Rotondo: ‘Siamo nella peggiore crisi dottrinale che la Chiesa abbia mai affrontato, ed è a causa del Papa. Sembra impossibile, eppure è così”.
Di seguito segnalo all’attenzione e alla riflessione dei lettori di questo blog l’articolo scritto da Maike Hickson e pubblicato su Lifesitenews. Dell’articolo ho eliminato la sintesi dell’intervista per non allungare troppo. Ho lasciato invece l’intervista integrale. Visitate il sito e valutate liberamente le varie opzioni offerte e le eventuali richieste. Ecco l’articolo nella mia traduzione.
Don Tullio Rotondo, un sacerdote cattolico italiano ordinato nel 2004, è stato sospeso a divinis dal suo vescovo per aver pubblicato un libro contro gli errori di Papa Francesco contenuti nell’esortazione post-sinodale Amoris Laetitia del 2016. Il professor John Rist, studioso di fama mondiale di filosofia classica che ha scritto la prefazione al libro di don Rotondo, ha dichiarato a LifeSite che la sua sospensione è “del tutto ingiusta”, aggiungendo che don Rotondo “è stato punito per aver difeso quella che per centinaia di anni è stata ritenuta la teologia morale cattolica”. La sua sospensione è un esempio del tipo di abuso servile dell’autorità che non ha posto nella Chiesa cattolica”.
Don Rotondo ha rilasciato a LifeSite un’intervista (vedi testo completo sotto), in cui spiega in dettaglio gli argomenti del suo libro – intitolato Tradimento della sana dottrina attraverso “Amoris Laetitia”. Come Papa Francesco e alcuni suoi collaboratori stanno diffondendo una morale contraria al deposito della fede. Il libro mette in evidenza “vari errori che il Papa e alcuni suoi collaboratori stanno diffondendo riguardo al sacramento della confessione, alla coscienza morale, alla legge morale e alla pena di morte”, secondo don Rotondo. Questo sacerdote è in pace con la sua sospensione, che gli impedisce di amministrare qualsiasi sacramento.
(…)
Ecco l’intervista integrale.
LifeSiteNews: Può dirci in quale diocesi è incardinato e qual è il suo stato attuale nella Chiesa?
Don Tullio Rotondo: Sono incardinato nella diocesi di Isernia-Venafro e attualmente sono sospeso a divinis, quindi vivo a casa.
Chi l’ha sospesa? È stato solo il suo vescovo o c’è stato un intervento da Roma?
La responsabilità è del vescovo, ma sicuramente ha parlato con Roma per darmi questa sanzione.
Cosa ha portato alla sua sospensione?
Il decreto di sospensione evidenzia che
a) nel 2022 ho pubblicato un libro intitolato Tradimento della sana dottrina attraverso Amoris laetitia. Come Papa Francesco e alcuni suoi collaboratori stanno diffondendo una morale contraria al deposito della fede. In esso mostro i gravi errori del Papa e di alcuni suoi collaboratori diffusi, soprattutto attraverso Amoris laetitia;
(b) il Vescovo mi ha chiesto di ritrattare ufficialmente il libro;
(c) non ho fatto tale ritrattazione;
d) e quindi il Vescovo mi ha imposto la sanzione della sospensione a divinis.
Pertanto:
(a) non posso esercitare pubblicamente uffici, cariche o ministeri;
(b) non posso esercitare il potere di ordinazione o di governo;
(c) e non posso esercitare alcun diritto o privilegio o usare alcuna insegna o titolo (quindi non posso indossare l’abito ecclesiastico).
A causa di questa sanzione, il mio “celebret” è stato ritirato. Mi è vietato celebrare tutti i sacramenti.
Preciso subito che questo libro è il primo di diversi volumi a cui sto lavorando che mettono in evidenza gravi errori diffusi dal Papa e da alcuni suoi collaboratori in varie forme. Il libro, in formato PDF, è gratuito e può essere scaricato gratuitamente anche da questo sito.
Il sito offre traduzioni automatiche in varie lingue con tecnologia neurale che dovrebbero essere particolarmente buone, anche se automatiche. Il sito e il libro in lingua inglese si trovano qui.
La bibliografia del libro, attualmente di circa 40 pagine, ma destinata a crescere, si trova con le abbreviazioni qui. Molti degli articoli della bibliografia sono tratti da LifeSiteNews, che ringrazio sinceramente per il grande lavoro che svolge a favore della vita e della sana dottrina cattolica, con particolare riferimento agli errori di Papa Francesco. Proprio grazie a questo sito, ho potuto conoscere molte importanti dichiarazioni di prelati e studiosi cattolici che si sono coraggiosamente opposti agli errori di Papa Francesco. Il fatto che questo sito offra contenuti gratuiti è stato di grande aiuto nel mio lavoro.
Quali sono gli argomenti principali del suo libro che hanno probabilmente contribuito alla sua sospensione?
Gli argomenti principali del mio libro che hanno causato la sospensione sono quelli con cui metto in evidenza gli errori del Papa, cioè la sua opposizione alla Tradizione e alla Sacra Scrittura. A partire dal capitolo III del libro, metto in evidenza vari errori che il Papa e alcuni suoi collaboratori stanno diffondendo riguardo al sacramento della confessione, alla coscienza morale, alla legge morale e alla pena di morte. Questi errori sono una sovversione e non un’evoluzione della dottrina cattolica. Dobbiamo opporci ad essi perché sono molto dannosi per la salvezza delle anime.
Ci può dare una panoramica sintetica del libro?
Come ho spiegato nell’introduzione, nel primo capitolo parlo dei limiti del potere del Sommo Pontefice in materia dottrinale. Mi soffermo sulla questione della possibile eresia di un papa. Mostro anche come la storia ricordi evidenti errori papali e come un papa sia stato addirittura dichiarato eretico e anatematizzato da un concilio ecumenico dopo la sua morte. In questo primo capitolo esamino le dichiarazioni di Mons. V. M. Fernandez, un prelato argentino molto vicino a Papa Francesco e considerato ghostwriter dell’esortazione Amoris Laetitia. Nel libro ricorro più volte agli scritti di mons. Fernandez per capire meglio cosa afferma Amoris Laetitia.
Nel capitolo II mostro l’evidente strategia papale che ha portato all’Amoris Laetitia e alle gravi conseguenze che ne sono seguite, una strategia fatta di dichiarazioni ambigue e di un “codice” (di parole e azioni) attraverso il quale il cambiamento dottrinale e il “cambio di paradigma” che vuole attuare sono discretamente diffusi.
Gli stessi collaboratori più stretti di Papa Francesco hanno detto che sta attuando un “cambio di paradigma”. Nel frattempo, il cardinale Muller ha dichiarato: “Dietro il discorso pseudo-intellettuale del ‘cambio di paradigma’ si nasconde solo l’eresia non celata che falsifica la Parola di Dio”. La strategia di Papa Francesco è stata portata avanti anche attraverso “manipolazioni” nei due Sinodi del 2014 e del 2015 proprio per attuare questo “cambio di paradigma”.
Nei capitoli successivi mostro come tale “cambio di paradigma” sia stato realizzato, e quindi gli errori che ne derivano attraverso Amoris Laetitia riguardo a diversi punti della dottrina cattolica. In questi capitoli mostro come, per far passare una falsa morale come teologicamente accettabile, Papa Francesco e i suoi sostenitori abbiano sfruttato in particolare due strade:
- la prima, con la quale hanno praticamente messo da parte, per certi aspetti, la Legge divina rivelata e con essa l’obbligatorietà assoluta dei precetti negativi del Decalogo. A questo proposito, il Prof. Seifert ha affermato che il paragrafo 303 di Amoris Laetitia è “una bomba atomica teologica che minaccia di far crollare l’intero edificio morale dei 10 comandamenti e dell’insegnamento morale cattolico”.
- quello per cui hanno diffuso un discernimento impreciso ed errato dei casi particolari e quindi una presentazione ambigua, imprecisa e deviante delle circostanze attenuanti degli atti umani. Queste circostanze sono, infatti, astutamente ampliate dal Papa e da alcuni suoi collaboratori e rese capaci di demolire praticamente i precetti divini, portando a considerare i veri peccati gravi come peccati veniali o imperfezioni. In questa linea il vescovo Schneider ha affermato che “i nuovi discepoli di Mosè e i nuovi farisei durante le ultime due Assemblee del Sinodo (2014 e 2015) hanno mascherato la loro negazione pratica dell’indissolubilità del matrimonio e una sospensione del sesto comandamento caso per caso sotto la maschera del concetto di misericordia, utilizzando espressioni come ‘cammino di discernimento’, ‘accompagnamento’, ‘orientamenti del vescovo’, ‘dialogo con il sacerdote’, ‘forum interno’, ‘una più piena integrazione nella vita della Chiesa’, una possibile soppressione dell’imputabilità per quanto riguarda la convivenza nelle unioni irregolari (cfr. Relazione finale, nn. 84-86)”. (Queste sono le vere parole di mons. Schneider, comunicatemi via e-mail, che precisano quanto si trova in un articolo di Rorate Caeli, data di consultazione 28.4.2023. In questo articolo c’è, infatti, un errore di stampa.
Seguendo queste strade (ma non solo queste), il Papa e alcuni suoi collaboratori hanno praticamente aperto la strada anche alla liceità degli atti omosessuali, degli atti contraccettivi e degli atti adulterini… e quindi praticamente all’assoluzione sacramentale e alla Comunione eucaristica per chi pratica tali atti e non si pente. Non c’è da stupirsi che il presidente americano Biden, estremista abortista, sia uscito dall’incontro con Francesco dicendo che, secondo il Papa, è un “buon cattolico” e può ricevere l’Eucaristia. La Santa Sede non lo ha negato!
Se un sostenitore dei matrimoni gay pro-aborto come Biden può ricevere legittimamente l’Eucaristia, è chiaro che praticamente chiunque può farlo, anche i più grandi peccatori che non si pentono, perché Biden evidentemente non si pente del male che fa. Tutto questo si collega all’errore per cui la contrizione, e quindi l’intenzione di non peccare, non è più assolutamente necessaria per la confessione sacramentale. Il libro evidenzia nel capitolo III come le affermazioni di Papa Francesco e dei suoi collaboratori possano portare ad assoluzioni sacramentali non valide e a confessioni non valide in quanto prive della contrizione del penitente. Queste assoluzioni e confessioni non valide non perdonano i peccati, ma semplicemente ingannano i penitenti. Senza la vera contrizione del penitente non c’è vera Assoluzione, né vero Sacramento della Penitenza, né vera remissione dei peccati attraverso il Sacramento.
Il capitolo VI esamina gli errori del Papa sulla pena di morte. La liceità della pena di morte, in alcuni casi, è chiaramente affermata dalla legge naturale e dalla legge rivelata, e il Papa è in chiaro errore quando dichiara la pena di morte “inammissibile”.
Sottolineo che, come ho ampiamente dimostrato nel libro, l’affermazione del Papa secondo cui Amoris Laetitia segue fedelmente la dottrina morale tomista è falsa; infatti, in molti punti questa esortazione si oppone completamente alla morale dell’Aquinate, anche se cerca di ammantarsi del titolo di “documento tomista” per sembrare una solida dottrina. Non è strano che un Papa che praticamente calpesta la Legge di Dio e i suoi comandi negativi assoluti con varie strategie e perverte la sana dottrina cattolica dica cose chiaramente false spacciandole per verità suprema. Se i comandi negativi del Decalogo possono essere violati praticamente in modo lecito in alcuni casi, è evidente che una persona può anche mentire praticamente in modo lecito in alcuni casi.
Ha mai avuto problemi con la gerarchia della Chiesa?
Non ho mai avuto sanzioni prima d’ora. Ho sempre cercato di essere obbediente al Papa e al Vescovo, di condurre una vita santa e di imparare sempre di più sulla sana dottrina. La mia vita è stata dedicata in buona parte allo studio; infatti, nel 1992 ho conseguito la laurea in giurisprudenza presso l’Università la Sapienza di Roma, nel 2002 la licenza in teologia morale e nel 2008 il dottorato in teologia con una tesi sulla dottrina di San Tommaso sull’Eucaristia e il suo rapporto con la vita morale cristiana. Proprio per la mia formazione teologica e per la luce che Dio mi ha dato attraverso la preghiera, mi sono reso conto che Papa Francesco nel corso del suo Pontificato stava diffondendo una dottrina non conforme a quella che conoscevamo. Perciò mi sono messo a studiare profondamente la Tradizione e poi l’ho confrontata con le affermazioni di Papa Francesco. Ho letto quello che dicevano i grandi esperti e mi sono convinto che Papa Francesco stava diffondendo errori molto gravi, definiti dagli esperti come vere e proprie eresie.
Alla luce del suo terribile destino, come si sostiene e rimane forte nella fede nonostante questa grave ingiustizia?
Non è un destino terribile; anzi, è un momento molto felice della mia vita perché, come dicevano gli Apostoli, sono contento di poter soffrire qualcosa con Cristo e per Cristo, per la sua Verità. Sono in pace, interiormente, e sento di aver trovato la mia vocazione. Fondamentalmente, continuo a fare quello che stavo facendo; cioè, continuo a seguire Cristo e a diffondere la sua Parola. Continuo a pregare e a parlare chiaramente mostrando i gravissimi errori che il Papa e alcuni dei suoi collaboratori diffondono.
Con alcune persone ho un gruppo di preghiera online in cui preghiamo per la situazione che stiamo vivendo nella Chiesa. (Questo gruppo è presente anche nel mio canale YouTube). Rifletto sulla liturgia del giorno e parlo anche degli errori del Papa che contraddicono la sana dottrina cattolica.
Ieri, per esempio, stavo osservando come, mentre San Giustino affermava: “A nessun altro è lecito partecipare all’Eucaristia, se non a colui che crede che le cose che insegniamo sono vere, e che è stato purificato da quel lavacro istituito per la remissione dei peccati e la rigenerazione, e poi vive come Cristo ha insegnato”. (Papa Francesco sostiene chiaramente che i politici favorevoli all’aborto come il presidente Biden e la signora Nancy Pelosi possono ricevere l’Eucaristia; infatti, mentre i vescovi americani volevano impedire al presidente Biden, che è favorevole all’aborto e al matrimonio gay, di ricevere la Santa Comunione, il Papa li ha chiaramente bloccati.
Quando il presidente Biden è andato dal Papa, ha riferito che secondo il Pontefice è “un buon cattolico e può fare la Comunione”. La Santa Sede non ha smentito queste affermazioni. Il presidente Biden riceve continuamente l’Eucaristia in chiara opposizione alla dottrina cattolica! Quando la signora Nancy Pelosi, universalmente nota come abortista e sostenitrice di altre immoralità, è venuta a Roma, le è stata data la Santa Comunione – ovviamente con il permesso papale. Questo non solo è errato e contrario alla Tradizione, ma è gravemente scandaloso!
In questo piccolo gruppo stiamo pregando affinché Dio intervenga e liberi la Chiesa da questi errori e scandali. Continuerò a parlare e a pregare perché Dio intervenga e ci liberi da questi gravissimi errori che danneggiano terribilmente le anime. Non mi fermerò, a Dio piacendo, di fronte a qualsiasi sanzione che possa arrivare. Siamo di fronte al peggior pontificato della storia a livello dottrinale, come ha detto il famoso professor Rist nella prefazione del mio libro, e come ha affermato il famoso professore di Oxford, John Finnis, già membro della Commissione Teologica Internazionale della Santa Sede dal 1986 al 1991, membro del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace (1990-95) e della Pontificia Accademia per la Vita (2001-2016). \
Commentando un libro, Finnis ha detto: “Con ammirevole lucidità e ricchezza di prove e argomentazioni, questo libro tempestivo raccoglie i principali documenti pubblicati per dimostrare che le eresie messe in atto da Papa Francesco sono oggi una causa e una manifestazione primaria della peggiore crisi del cristianesimo di sempre”. (Recensione editoriale del libro realizzato da John Lamont e Claudio Pierantoni, Defending the Faith Against Present Heresies, Arouca Press, 2021)
Siamo nella peggiore crisi dottrinale che la Chiesa abbia mai affrontato, ed è a causa del Papa. Sembra impossibile, eppure è così. In questa situazione, ho capito che devo pregare e parlare perché Dio intervenga e la gente capisca e si muova per fermare questa valanga di errori che, come evidenziato da molti esperti a vari livelli e anche dal Prof. Finnis, in alcuni casi sembrano vere e proprie eresie. Dio detesta questi errori e interverrà per liberarci da essi, ma dobbiamo collaborare con Dio perché questo si realizzi. Dio non vuole fare tutto da solo, ma vuole la nostra collaborazione per liberarci da queste perversioni dottrinali e morali. La sana dottrina ci fa capire questo e anche la storia della Chiesa.
Cosa direbbe ai cattolici, soprattutto ai sacerdoti e ai vescovi?
Invito caldamente tutti a pregare su questi argomenti e a sforzarsi di capire come stanno realmente le cose, leggendo il mio libro e/o altri testi simili, e poi li esorto a pregare e ad agire affinché questi errori vengano cancellati e ripudiati e la sana dottrina torni ad essere insegnata dal Papa e dai suoi collaboratori.
Invito coloro che hanno capito come stanno le cose a parlare con coraggio affinché la gente si renda conto degli errori diffusi a causa del Papa e non li segua. Dio vuole liberarci da questi errori, ma vuole usare noi! Gesù afferma nel Vangelo: “Io vi dico che se essi [i miei discepoli] taceranno, le pietre grideranno”. (Luca 19:39-40).
Il commento di Origene a questo testo è illuminante: Quando nos loquimur, lapides silent; quando nos tacemus, lapides clamant. Potest enim Dominus de lapidibus istis suscitare filios Abrahæ. “Quo tempore nos tacebimus? Quando refrixerit charitas multorum, quando illud quod a Salvatore prædicatum est, fuerit impletum: Putas veniens Filius hominis inveniet fidem super terram? Propterea Domini misericordiam deprecemur, ne, nobis tacentibus, lapides clamitent; sed loquamur et laudemus Deum in Patre, et Filio, et Spiritu sancto: cui est gloria et imperium in sæcula sæculorum. Amen” (Origene, Omelie sul Vangelo di Luca, 37,5): “Quando noi parliamo, le pietre tacciono; quando noi tacciamo, le pietre gridano. Perché Dio può far nascere da queste pietre dei figli per Abramo. In quale tempo taceremo? Quando la carità si sarà raffreddata in molti, quando si compirà ciò che è stato predetto dal Signore: ‘Pensate che il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?’ [Luca 18,8]. Perciò invochiamo la misericordia del Signore affinché non accada che, tacendo, le pietre gridino; ma che si parli e si lodi Dio nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo, a cui sia gloria e potenza nei secoli dei secoli. Amen”.
Mi permetto di dire pubblicamente: Cari fratelli sacerdoti, cari padri vescovi, cari teologi, se non parlate “le pietre grideranno” per rivelare i gravissimi errori e i relativi scandali che si stanno diffondendo a causa di Papa Francesco e per condannare coloro che sanno e non parlano, cioè coloro che riconoscono questi errori e si rendono conto del grande danno che provocano alle anime riguardo alla salvezza e non parlano, non si oppongono.
La salvezza delle anime è il principio fondamentale nella vita della Chiesa, per questa salvezza Cristo ha dato la sua vita e tutti i cattolici, ma soprattutto noi ministri di Dio, dobbiamo dare la nostra vita. Purtroppo vediamo come proprio gli errori di Francesco siano di grande danno per la salvezza delle anime, come ho mostrato nel mio libro, permettendo, ad esempio, di portare a confessioni anche non valide per mancanza di pentimento. In un certo senso le “pietre” stanno già “gridando” perché tanti che non sono sacerdoti o vescovi o teologi hanno capito bene come stanno le cose e parlano chiaramente contro gli errori del Papa e lamentano il silenzio di tanti teologi e ministri di Dio.
Aggiungo che il mio desiderio, oltre alla pubblicazione degli altri due volumi, è di:
- (a) creare un gruppo di esperti che possano intervenire in modo permanente per smascherare gli errori di Papa Francesco e dei suoi collaboratori e contrastarli;
- (b) creare una grande rete mondiale di preghiera e penitenza affinché gli errori di Papa Francesco e dei suoi collaboratori cessino e la luce della Verità ritorni attraverso le loro parole.
Sottolineo che non voglio la morte del Papa, ma che si converta da questi errori e aiuti le anime a vivere nella santa verità cattolica.
Il Prof. Rist ha scritto una prefazione al suo libro. Può dirci qual è stata la sua argomentazione principale?
Prima di tutto, devo ringraziare pubblicamente il professor Rist per il suo coraggio e la sua testimonianza. Lo considero una sorta di profeta in questi tempi; ha firmato molti documenti pubblici contro gli errori di Papa Francesco e per questo ha dovuto subire notevoli ritorsioni. Sono quindi molto felice che il Prof. Rist abbia voluto scrivere la prefazione al mio libro; è stato un grande onore per me”. In tale prefazione il professore sottolinea innanzitutto la gravissima situazione creatasi a livello dottrinale con il pontificato di Francesco, evidenziando come una parte della Chiesa abbia seguito gli errori diffusi dall’attuale Papa e un’altra parte li abbia contrastati, e sottolinea l’utilità del libro che ho scritto in questa situazione. Come dice il professor Rist, “molti dei problemi dell’attuale papato sono stati portati alla luce del sole dalla pubblicazione di Amoris Laetitia. Sarebbe ovviamente utile se venisse pubblicata una guida attraverso le enormi controversie che l’esortazione ha creato. E tale guida è stata ora compilata – davvero un magnum opus et arduum – da p. Tullio, che in più di 1.300 pagine ha raccolto i documenti rilevanti e li ha esaminati alla luce di un’ampia conoscenza della Scrittura, oltre che dei Padri e dei Dottori della Chiesa”.
Preciso che non considero quest’opera mia, ma di Dio. Il libro è nato nella preghiera; nella preghiera ho capito che dovevo portare avanti quest’opera, e nella preghiera sto continuando quest’opera, un’opera veramente colossale e per certi versi impossibile, almeno per me, e alla quale ora mi sto dedicando completamente. Finora ho pubblicato solo il primo volume di circa 750 pagine, con molte note, ma tra poco intendo pubblicare il secondo volume di circa 350 pagine con molte note a piè di pagina e poi un terzo volume di circa 500 pagine anch’esso con moltissime note a piè di pagina. Sottolineo le note a piè di pagina per far capire che non ho scritto mie invenzioni ma ciò che dicono eminenti teologi e prelati, che ho ripetuto ciò che la Tradizione afferma.
L’elogio del Prof. Rist non appartiene a me ma a Dio che mi ha spinto a scrivere e mi aiuta a continuare. Il testo che il Prof. Rist ha visto lo sto ancora ampliando per rendere la situazione più chiara a tutti. Pertanto, il numero di pagine continua ad aumentare, ma sempre con lo stesso intento dottrinale. La bibliografia è già di 40 pagine con interlinea singola, ma è destinata a crescere ancora.
Come dice il professor Rist a proposito del mio libro, “gli storici della Chiesa cattolica del XXI secolo troveranno il suo materiale una miniera d’oro per le loro determinazioni, mentre i cattolici di oggi nei banchi troveranno nel suo libro una risorsa senza pari per cercare di districare la rete di arroganza, inganno, ambiguità e insulto che ha caratterizzato quello che ci è stato proposto come rinnovamento teologico dall’alto verso il basso”. Aggiungo che è importante lasciare a chi ci seguirà una documentazione colossale che attesti fino a che punto si è potuta spingere la perversione dottrinale di un Papa e quali sono state le risposte dei vescovi, dei ministri di Dio e del popolo di Dio a tutto questo, in modo che gli studiosi e i prelati del futuro possano capire cosa è importante fare perché una situazione del genere non si ripeta mai più. Pertanto, chi volesse aiutarmi ad ampliare la bibliografia può contattarmi su Facebook alla mia pagina Don Tullio Rotondo o alla pagina Tradimento della sana dottrina o anche attraverso il mio canale YouTube Don Tullio Rotondo.
Conclusione
Ho affidato e continuo ad affidare questo lavoro alla Madonna, al suo Cuore Immacolato. Che possa contribuire al trionfo del suo Cuore Immacolato su questi errori diffusi da Papa Francesco. Sottolineo che la situazione che stiamo vivendo è nelle mani di Dio. Dio ha permesso – non voluto – questi errori anche eretici del Papa, come è stato detto, e sappiamo che Dio permette il male per un bene più grande. Nel Catechismo della Chiesa Cattolica (412), leggiamo un testo di San Tommaso d’Aquino che afferma: “Dio infatti permette i mali per trarne un bene maggiore”. Da qui il detto di San Paolo: “Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia” (Rm 5,20). Per questo, nella benedizione del cero pasquale si dice: “O colpa felice, che hai meritato un così grande Redentore!”. Dio, con la nostra collaborazione, spazzerà via queste perversioni dottrinali e saprà trasformare questo male in un bene più grande, affinché la sua Verità risplenda maggiormente per la maggiore salvezza delle anime e la maggiore gloria di Dio.
Maike Hickson
Maike Hickson è nata e cresciuta in Germania. Ha conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università di Hannover, in Germania, dopo aver scritto in Svizzera la sua tesi di dottorato sulla storia degli intellettuali svizzeri prima e durante la Seconda guerra mondiale. Ora vive negli Stati Uniti ed è sposata con il dottor Robert Hickson, da cui ha avuto due bellissimi figli. È una casalinga felice che ama scrivere articoli quando il tempo lo permette.
Nel 2014 la dott.ssa Hickson ha pubblicato una Festschrift, una raccolta di una trentina di saggi scritti da autori attenti in onore del marito in occasione del suo 70° compleanno, intitolata A Catholic Witness in Our Time.
Hickson ha seguito da vicino il pontificato di Papa Francesco e gli sviluppi della Chiesa cattolica in Germania, e ha scritto articoli su religione e politica per pubblicazioni e siti web statunitensi ed europei come LifeSiteNews, OnePeterFive, The Wanderer, Rorate Caeli, Catholicism.org, Catholic Family News, Christian Order, Notizie Pro-Vita, Corrispondenza Romana, Katholisches.info, Der Dreizehnte, Zeit-Fragen e Westfalen-Blatt.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente le opinioni del responsabile di questo blog. Sono ben accolti la discussione qualificata e il dibattito amichevole.
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Ringrazio Don Tullio per la chiarezza e per il coraggio di perseguire sempre la ricerca della Verità nella fedeltà al Vangelo, anche quando il prezzo da pagare è davvero alto. Ma chi prega davvero non ha nulla da temere.