Roberto-Burioni-Ilaria-Capua-Fabrizio-Pregliasco
Roberto Burioni – Ilaria Capua – Fabrizio Pregliasco

 

 

di Anima Misteriosa

 

Introduzione

 

Cerco qui di raccogliere alcune delle dichiarazioni di vari virostar da salotto televisivo, che ultimamente hanno impresso un carattere univoco alla vulgata televisiva sul Covid-19 e, soprattutto, sui vaccini. In questo testo, mi rifarò soprattutto a dichiarazioni recenti, che persistono nel ribadire affermazioni scientificamente – e non solo – inaccettabili. Tuttavia, varie di queste asserzioni provengono da un quadro teorico di cui possiamo trovare espressione, per esempio, nei siti di istituti di ricerca nostrani: è quel che definirei la scienza mainstream, che classicamente evacua tutta una serie di realtà inoppugnabili, ma scomode: per esempio, il fatto che un vaccino sia inutile in presenza di varianti continue. Perciò, questo testo si suddivide in alcune parti:

 

  • Testi che provengono da istituti di ricerca (ISS compreso) e che forniscono, per così dire, la cornice teorica delle asserzioni televisive; senza, non ci si riesce a rendere conto del motivo di certe esternazioni.
  • Quindi, ho raccolto delle esternazioni da parte di alcuni virologi o scienziati fin troppo presenti nei salotti televisivi. La lista non è per niente esaustiva: è solo una prima raccolta.
  • A quel punto, giusto per fare chiarezza, propongo delle contestazioni. Ho già lavorato nei miei articoli sul blog su certi argomenti, soprattutto sul fatto che il Green Pass favorisce il contagio. Propongo qui del materiale che sicuramente è sfuggito ai più, come i contagi, molto probabilmente da terza dose, nelle RSA: materiale che potrebbe essere davvero utile.
  • Infine, riporto la notizia della denuncia del Codacons contro certi virologi da salotto, in agosto, presso la Procura di Reggio Calabria.

Si noti che il grassetto è mio e serve a sottolineare le dichiarazioni più improbabili.

 

Il mainstream “scientifico”

 

La vulgata ufficiale presenta, come ho già dimostrato nel mio articolo sul vantaggio che il Green Pass accorda al contagio, tutta una serie di presunte “verità”, spesso facilmente contestabili[1]. Nella fattispecie, partivo da un articolo dell’Istituto Mario Negri, che sosteneva, in breve, quanto segue:

 

  • I vaccinati non sono contagiosi; i vaccini hanno un’alta capacità sterilizzante.
  • I vaccini prevengono con successo la malattia grave.
  • Dato che il vaccino somministra solo la Spike, chi è vaccinato non può diventare positivo.
  • Il vaccino può annidarsi tra i non vaccinati, come bambini e immunodepressi (e perché non fra gli altri?).
  • Il vaccinato può al limite divenire portatore sano, cioè asintomatico, a meno che non si ammali nel periodo in cui non ha ancora sviluppato le immunoglobuline immunizzanti.
  • Se il 75% della popolazione è vaccinata, la vaccinazione potrebbe porre fine a questa pandemia senza il bisogno di continuare a rispettare le norme anti-contagio (distanziamento, mascherina e igiene mani)[2].

 

Argomenti analoghi e parziali vengono impiegati da altri istituti di ricerca italiani (il grassetto è regolarmente mio): ad es., dichiara l’ISS in un documento pubblicato sul suo sito[3], per evitare preoccupazioni e perdita di fiducia nella vaccinazione, quanto segue:


Se le vaccinazioni nella popolazione raggiungono alti livelli di copertura si verifica l’effetto paradosso per cui il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati. In questi casi, l’incidenza, però, (intesa come il rapporto tra il numero dei casi e la popolazione), è circa dieci volte più bassa nei vaccinati rispetto ai non vaccinati. Questi numeri se letti correttamente, quindi, ribadiscono quanto la vaccinazione sia efficace

(…) La vaccinazione anti-COVID-19 come accade per tutte le vaccinazioni, non protegge il 100% degli individui vaccinati. Attualmente sappiamo che la vaccinazione anti-COVID-19, se si effettua il ciclo vaccinale completo, protegge all’88% dall’infezione, al 94% dal ricovero in ospedale, al 97% dal ricovero in terapia intensiva e al 96% da un esito fatale della malattia.

….E’ quindi possibile ed atteso un limitato numero di casi di infezione, di ricoveri ospedalieri, di ricoveri in terapia intensiva e di decessi anche tra i vaccinati, in numero estremamente più basso se confrontati a quelli che si verificano tra i soggetti non vaccinati.

….Con l’aumentare della copertura vaccinale decresce il numero dei casi proprio per l’efficacia della vaccinazione: questo comporta che i pochi casi tra i vaccinati possano apparire proporzionalmente numerosi; in gruppi di popolazione con una copertura vaccinale altissima, la maggior parte dei casi segnalati si potrebbe così verificare in soggetti vaccinati, solo perché la numerosità della popolazione dei vaccinati è molto più elevata di quella dei soggetti non vaccinati.

….Ed è questo il paradosso, atteso e ben conosciuto, che bisogna saper riconoscere per evitare preoccupazioni e perdita di fiducia nella vaccinazione, chiarisce l’Iss, sottolineando inoltre che i sistemi di sorveglianza non rendono evidenti i casi di malattia evitati dalla vaccinazione ma fanno emergere solo quelli che si ammalano malgrado la vaccinazione.

Il vaccino, quando somministrato con l’intero ciclo è efficace a proteggere la popolazione. Tuttavia, va ricordato che più il virus circola, ad esempio, per una copertura vaccinale non ottimale in tutte le fasce di età e/o per il non rispetto delle restrizioni, maggiore è il rischio che il virus venga trasmesso a soggetti a rischio di malattia severa anche se vaccinata e favorire il fenomeno della comparsa di nuove varianti.

 

Quindi, l’ISS fornisce alcuni dati che dimostrerebbero:

 

  • L’alta efficacia del vaccino (con percentuali da capogiro).
  • Che l’effetto paradosso in realtà sottolinea l’efficacia della vaccinazione e i casi decrescono.
  • Più il virus circola, più dà adito a varianti e al rischio di varianti per i più deboli (per cui sarebbe necessario che il vaccino fosse quanto meno sterilizzante; si presuppone cioè che i vaccinati non diffondano il contagio).

 

Ma vediamo cosa pubblica la Fondazione Veronesi, nel novembre scorso, in maniera un po’ più prudente:

 

Proteggere dai sintomi della malattia non significa però necessariamente impedire che una persona vaccinata si infetti con il coronavirus (in modo pressoché asintomatico) e possa passarlo a propria volta a qualcun altro. In Lombardia, secondo dati recenti, il 54% di 1.073 nuovi casi di Covid-19 sono tra persone già vaccinate….Quindi, anche se il vaccino funziona, secondo loro, Chi è vaccinato può comunque infettarsi, sia perché i vaccini non hanno un’efficacia del 100 per cento, sia perché la loro copertura con il tempo tende ad affievolirsi. Ma questo non significa che il vaccinato si ammali gravemente, anzi: sono molto poche le segnalazioni di casi gravi tra chi è vaccinato. Inoltre, secondo gli ultimi dati a disposizione, la probabilità di un vaccinato di contagiare altre persone si riduce di almeno il 70% rispetto a quella di un non vaccinato (valore che raggiunge l’85 per cento in alcuni studi, anche in base al tipo di vaccino)[4].

 

Quindi anche qui:

  • I vaccinati non si ammalano di malattia grave se non di rado.
  • La possibilità di contagio è ridottissima.

 

Eppure, la Fondazione Veronesi ammette che:

  1. Il virus circola parecchio tra vaccinati.
  2. La protezione cala nel tempo (“immunità calante”).

 

Burioni onnipresente

 

Questi sono i presupposti instancabilmente ripetuti da Roberto Burioni, che ha dichiarato quanto segue anche recentissimamente:

C’è una bugia che viene raccontata continuamente: i vaccinati si infettano e trasmettono il virus quanto i non vaccinati. Non è vero, non è vero[5].

Il professor Roberto Burioni, virologo del San Raffaele, si esprime così a Che tempo che fa? In dicembre.

È come dire che un ubriaco al volante provoca gli stessi incidenti di uno che guida sobrio. È vero che un vaccinato può infettarsi e può trasmettere il virus, ma nel complesso i vaccinati si infettano meno e infettano meno gli altri, aggiunge Burioni. Si noti il paragone, quanto meno fuorviante.

Il vaccino ostacola la trasmissione, qualcuno dice che non è vero ma fino ad oggi, con la variante Delta visto che la variante Omicron non la conosce nessuno, questa è la situazione. Ovviamente bisogna essere in pari con la vaccinazione, bisogna fare la terza dose quando si deve fare, sottolinea il virologo.

Nella sua ‘lezione’, Burioni si sofferma sul vaccino per i bambini della fascia 5-11 anni, sfoderando una serie di presunte “verità” scientifiche particolarmente discutibili:

È stato detto che i bambini non si contagiano e non contagiano: non è vero. In questo momento, l’incidenza massima del covid nel nostro paese è nei bambini da 0 a 9 anni. Non sono vaccinati e frequentano l’ambiente chiuso della scuola. In questo momento sostanzialmente in Italia il covid è un’infezione pediatrica. Quando si infettano, i bambini hanno conseguenze più lievi rispetto a persone più anziane, dice.

Durante la pandemia abbiamo avuto circa 1.500 bambini ricoverati, 37 sono finiti in terapia intensiva e 9 sono morti. Nove morti sono pochi paragonati alle 130mila vittime della pandemia, ma 9 bambini morti sono qualcosa che turba. Sappiamo ora con ragionevole certezza che il problema del covid nei bambini è una malattia infiammatoria multi-sistemica, che insorge in un caso su 3.000 un mese dopo la guarigione, con l’infiammazione di diversi organi. I rischi per un bambino tra i 5 e gli 11 anni non sono irrilevanti, afferma.

Quali sono i rischi legati al vaccino?

Negli Usa sono stati vaccinati 5 milioni di bambini e la direttrice dei Centers for Disease Control, l’istituto più autorevole nel controllo delle malattie infettive, ha detto che non è stato registrato nessun problema in termini di sicurezza. Da un lato abbiamo una malattia con rischi, dall’altra abbiamo un vaccino efficace al 91% che sembra essere molto, molto sicuro. La scelta è facile. Io ho una figlia di 10 anni, le voglio molto bene. E per questo l’ho già vaccinata.

 

L’asserzione meno tollerabile è quella relativa all’assenza di effetti collaterali sui bambini. Ma esternazioni dubbie sono abituali: ci vorrebbe un’enciclopedia per tenere dietro a tutto quel che Burioni proclama.

 

Sulla sua pagina Twitter, il 29 dicembre pubblica[6]:

Il casco è obbligatorio per i motociclisti. Il casco non protegge al 100%, ma al 40%. Ve lo mettete tutti senza protestare, perché fate storie per un vaccino sicurissimo e molto più efficace nel salvarvi la vita? Non scrivo la risposta perché sennò mi criticano per gli insulti.

Oppure il giorno prima, a commento di alcune statistiche ISS:

Novax, non parliamo della polio che non c’è più dal 1982. Parliamo di un virus contagiosissimo che vi spedisce al cimitero. Se non siete completamente idioti (anche se so che siete completamente idioti) sbrigatevi. È già tardi, ma con un poco di fortuna ve la cavate. Vaccinatevi.

E il 22 dicembre:

Infine, nessuno può sapere se e quando nuove varianti compariranno, e nessuno può sapere le caratteristiche (buone e cattive) di queste nuove varianti. Per conoscere queste cose non dovete rivolgervi agli scienziati, ma agli astrologi, che vi calcolano pure l’ascendente.

Eppure, il 22 dicembre scrive:

La variante Alfa (inglese) è un virus diverso dall’originale. Delta è un virus diverso da Alfa. Omicron è diverso da Delta. Dunque, quanto affermato (contagio, efficacia, vaccino, etc.) per una variante può non essere vero per quella successiva. Non è incoerenza, ma scienza.

E allora a che serve vaccinarsi con qualcosa di studiato per l’originale?

Il 21 dicembre, poi:

Il vaccino potrebbe costringere il virus a fare delle mutazioni che lo rendono più debole, insomma “più buono“.

E la vaccino-resistenza? Si confronti con quanto asserito il giorno dopo.

In sostanza, i messaggi discutibili propalati da Burioni sono:

 

  • I vaccini sono “sicurissimi”.
  • Lo sono anche per i bambini.
  • “Il vaccino ostacola la trasmissione”, anche con la Delta (e questo, a dispetto da quanto asserito da Fauci in luglio[7]).
  • I vaccini possono mitigare le varianti e renderle “più buone” (poi però asserisce che nessuno può prevedere come queste varianti saranno; sostanzialmente, come dimostra il video della sua partecipazione a Che tempo che fa? Del 24 gennaio 2021, egli prospetta più scenari in merito alle varianti e oscilla nel sottolineare quel che gli torna più comodo).
  • A ciò si aggiungano gli abituali insulti contro i “no-vax” e l’istigazione all’odio.

 

Tuttavia, lo stesso Burioni, come abbiamo visto, ha più volte ribadito (anche il 24 gennaio scorso):

 

  1. Che nessuno può prevedere come saranno le varianti.
  2. Che le varianti (Alfa, Delta, Omicron) hanno sostanzialmente cambiato il virus, per cui per ognuna la realtà può cambiare in maniera sostanziale. E quindi?

 

La Capua, la veterinaria

 

Analoga vulgata da parte di Ilaria Capua, in  un articolo molto recente[8], in cui si lascia andare a dichiarazioni a dir poco terroristiche.

 

Senza i vaccini, ci sarebbero molti Paesi al tracollo con più malati gravi e morti. Si rischierebbe il collasso

Si svilupperanno altre varianti, alcune dominanti. Più la gente si vaccina e meno saranno pericolose, sia per l’ospedalizzazione e la malattia grave, sia per il numero di infezioni e la catena dei contagi, che porta le persone in ospedale…

Che il vaccino non prevenga l’infezione lo sappiamo da sempre. Però evita la malattia più grave, che è quanto vogliamo. Non bisogna mai perdere di vista il vero punto di rottura, cioè il sovraccarico degli ospedali. Se non avessimo il vaccino, e le persone si comportassero da negazionisti, avremmo i morti per strada, come in Ecuador, Perù, Brasile. L’obiettivo di questa macchina, green pass, tamponi, vaccinazioni, terza dose, distanziamento, qual è? Non mandare in sovraccarico gli ospedali, perché se succede come l’anno scorso a Bergamo, la gente rischia di morire a casa o per strada. Non solo di Covid ma anche di infarto. Quindi è verosimile che arrivata Omicron ci sarà un’impennata dei contagi. Ci sarà, ma se la gente è vaccinata non finisce in ospedale.

….Fino all’arrivo di Omicron le due dosi erano sufficienti. Oggi, di fronte ad una variante “cambiata” sarebbe irreale pensare che la tenuta del vaccino sia identica….Il sistema immunitario può faticare a riconoscerla. Ma per fortuna col richiamo si arresta la corsa.

Alla domanda: i farmaci antivirali saranno utili?, risponde:

“Sì, ma dove si usano? Essendo nuovi, soprattutto in ospedale. Quindi il paziente viene ricoverato, e aggiunge peso sul punto di rottura. Se fosse immune non andrebbe in ospedale”.

E dato che è impossibile avere un vaccino contro Omicron i tempi rapidi:

Nell’emisfero Nord, dove sono Italia ed Europa, bisogna garantire la protezione quando fa freddo. Siccome l’inverno fra tre mesi finisce, e per quella data il vaccino contro Omicron non l’avremo, bisogna fare quello che c’è.

 

Tra l’altro, in settembre aveva dichiarato al Corriere:

Sono orgogliosa di essere cittadina del paese che per primo ha reso obbligatorio il green pass: è una battaglia di civiltà. La scienza ci ha dato le soluzioni per risolvere il problema, ora vanno usate. Purtroppo, c’è chi non ci crede. Le persone non hanno il livello di alfabetizzazione scientifica sufficiente e questo è il vero problema[9].

 

Definire una “battaglia di civiltà” una discesa agl’inferi della discriminazione è letteralmente ignobile. Quanto all’alfabetizzazione scientifica, sono proprio i più istruiti a farsi dei problemi…

Quindi:

  • Il vaccino evita la malattia grave.
  • Questo permette di non riempire gli ospedali, altrimenti avremmo il collasso del sistema e “i morti per strada”.
  • Il richiamo – anche del vaccino presente – permette di fermare Omicron (che pure potrebbe non essere riconosciuta dal sistema immunitario: ma si ascolta mentre parla?)

 

Il mio articolo cita uno studio osservazionale norvegese che ha confermato, dopo un episodio di maxi-focolaio in un ristorante a Oslo, come i vaccinati si prendano Omicron in grande stile[10]. Vorrei far notare che Ilaria Capua presenta un quadro orrifico di quel che sarebbe successo senza i vaccini, perché bypassa completamente la questione delle cure, specie domiciliari, somministrabili anche con medicine perfettamente accessibili, quali FANS e idrossiclorochina. Per lei, semplicemente, non esistono. Senza dimenticare che, i casi gravi sono spesso stati provocati da terapie inadeguate -come il paracetamolo o l’ossigeno.

 

Pregliasco

 

A proposito dell’imminente obbligo, afferma F. Pregliasco, direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano e membro del CTS Lombardia:

A questo punto credo che sia la decisione giusta e corretta. Il vaccino è efficace, funziona e consente anche di tenere aperte in sicurezza molte attività economiche[11].

Preferisco non commentare.

L’ultimo report ISS, citato nello stesso articolo, afferma:

Negli ultimi 30 giorni in Italia…si è osservata una maggiore incidenza di casi nella popolazione non vaccinata…L’efficacia del vaccino (riduzione del rischio) nel prevenire la malattia è pari a 82,7% entro i 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale e scende da 71,7% tra i 91 e 120 giorni a 57,5% oltre i 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale).

 

Brevi note di contestazione

 

Non so davvero da che cappello l’ISS tiri fiori le sue cifre, che appaiono mirabolanti e al di fuori della realtà scientifica. Temo che alla radice di questo problema ci sia anche e soprattutto la pessima abitudine dell’ISS di dare letteralmente i numeri. Credo che smontare il castello di bugie che ci vengono vendute dovrebbe tenere in conto moltissimo questo problema: quando ho visto i grafici ISS commentati da Burioni, mi sono detta che sono semplicemente incredibili. Temo che siano veridiche le denunce di quei sanitari che dichiaravano come le cartelle di ammissione ai reparti Covid-19 fossero falsificate e come fosse cancellata la vaccinazione. Del resto, falsificazioni del genere sono avvenute anche all’epoca della prima ondata, quando patologie pregresse sono comparse per magia sulle cartelle cliniche di vari pazienti, secondo i loro cari[12].

Basti ricordare due dati: già mesi fa, Peter Doshi sottolineava in un suo articolo il problema dell’immunità calante (l”elefante nel salotto”, lo definiva lui), perché gli anticorpi scendevano pericolosamente in tempi molto brevi[13].

In secondo luogo – e questa è un’obiezione di valore definitivo – non ha senso vaccinare contro un virus che -per stessa ammissione di Burioni – è mutato: lo ha ribadito in modo inequivoco il prof. Claudio Giorlandino poco tempo fa[14]: cioè: l’epidemia, praticamente scomparsa in estate, ha ripreso a diffondersi esattamente 15 giorni dopo il varo del Green Pass europeo, a metà luglio; questo a causa delle false sicurezze ingenerate dal Green Pass e dal fatto che:

 

Questo vaccino è creato su una proteina Spike che non c’è più…Purtroppo il vaccino non protegge

 

Ma io aggiungo un’osservazione personale. A metà giugno, il promettentissimo Curevac fu sostanzialmente bloccato nel suo iter di approvazione: nonostante uno studio su 40.000 volontari, sparpagliati tra America del Sud ed Europa, il prodotto tedesco era riuscito ad attestarsi solo a un’efficacia del 47%. Il Ceo di Curevac, Franz-Werer Haas, affermò allora che il momento era difficile a causa delle varianti in libera moltiplicazione; nel frattempo, mentre il Curevac faticava ad arrivare alla fatidica asticella dell’efficacia del 50% stabilita dall’OMS, i suoi titoli i borsa sì che erano crollati, del 50,6%. La Commissione Europea, che aveva trattato per i paesi membri, aveva richiesto per contratto 225 milioni di dosi, di cui 30,2 dovevano andare all’Italia; altri 180 milioni sarebbero arrivati in seguito. Questo vaccino avrebbe potuto essere diffuso più facilmente, non richiedendo le temperature più che polari di Pfizer e costando meno[15].

Difatti, il comunicato stampa di Curevac affermava che il vaccino era stato testato su un quadro di 13 varianti note e, su 134 casi sviluppati dopo la II dose, solo un caso di malattia conclamata derivava dal virus originale; tutti gli altri da varianti ormai note; perciò, Curevac risultava poco efficace sulla popolazione sopra i 60 anni. In effetti, la fase 1 aveva dimostrato una risposta immunitaria molto buona, stando alla compagnia, ben al di sopra del 90%[16]. Domanda: se questo è successo a Curevac, che nel novembre 2020 appariva molto promettente, perché non dovrebbe essere avvenuto per altri vaccini approntati precedentemente?

 

Coloro che si sono espressi sopra, non hanno preso in considerazione:

  • L’estrema mutevolezza del virus.
  • Il problema (ben noto, ma sistematicamente omesso) della vaccino-resistenza (e qui rimando sempre al mio articolo[17]); la selezione favorisce le varianti che aggirano il virus.
  • Il fatto che il vaccino non è assolutamente sterilizzante e quindi che i vaccinati contagiano, eccome.
  • Il fatto che le varianti hanno sorpassato da un bel pezzo i vaccini.
  • Il fenomeno ADE (Antibody – Dependent – Enhancement).
  • Infine: considerare i non vaccinati come dei malati contagiosi e pericolosi a tutti gli effetti è aberrante e non può che essere considerato come una forma di paranoia. D’altro canto, bisogna ricordare che, al di là dei falsi, positivi o negativi che possono ingenerare, i tamponi non bastano a livello diagnostico: servirebbe per ogni paziente, in presenza di sintomi, una diagnosi medica e una terapia immediata, prima di attendere il risultato del tampone. Rinchiudere una popolazione intera o anche una sua parte sulla base di un tampone positivo senza riscontri medico-diagnostici è un’aberrazione che deve finire. Molto più proficuo sarebbe curare tutti ai primi sintomi, senza che la situazione si aggravi.

 

I contagi aumentano nelle RSA dopo la terza dose

 

Non posso occuparmi qui di tutti gli annosi problemi sollevati dalle asserzioni delle virostar, ma numerosi episodi evidenziano che la somministrazione delle dosi diffonde il contagio, specie nelle RSA. Qui ho raccolto del materiale in merito.

A Belluno, il 30 ottobre è stato segnalato in una casa di riposo un focolaio di 5 ospiti e 4 addetti alla struttura, tutti vaccinati con terza dose (quindi da pochissimo)[18]. Il 4 novembre La Nazione di Prato segnalava un focolaio a “Villa Maria Assunta”, che aveva già visto 3 contagiati agl’inizi di settembre, e ora, invece, aveva circa 20 ospiti positivi, tutti vaccinati con terza dose e due operatori; il giornale affermava che tutti erano a “bassa carica virale”, però 2 erano finiti all’ospedale. Fra l’altro, l’articolo mostrava un titolo menzognero, perché parlava di una decina di contagi, quando invece il corpo del testo esplicitava una ventina[19]. Se tutti fanno giornalismo così…

La RSA “Beggiato” di Conselve (Padova), agl’inizi di novembre contava 60 positivi su 105 residenti, 5 morti e 21 positivi sui 55 operatori in servizio (con 2 infermieri su 10). Lo stesso articolo affermava che al reparto di Medicina di Schiavonia erano stati repertoriati 4 casi partiti da un paziente non vaccinato e confermava che i deceduti erano persone con gravi patologie pregresse e molto fragilizzati[20]; tuttavia, è evidente che la maggior parte dei contagiati fosse vaccinata.

A Masone, in Liguria, il 16 novembre i residenti di una RSA (G.V.M.Macciò) hanno ricevuto la terza dose e, pochi giorni dopo, almeno 25 sono risultati positivi ai test, anche se in larga parte asintomatici; come se non bastasse, nella stessa località c’erano già 12 positivi, di cui 10 presso l’Istituto comprensivo Valle Stura, scoperti perché un’insegnante vaccinata e sintomatica era risultata positiva[21].

A Cosenza, un analogo focolaio in una RSA ha colpito agl’inizi di dicembre 31 persone, tra cui 5 operatori sanitari, tutti vaccinati[22].

A Pergine, in Valsugana, è invece stato scoperto agl’inizi di dicembre un mini-focolaio che ha contagiato 5 residenti e operatori, tutti vaccinati con terza dose; la cosa è emersa perché una dei contagiati ha dovuto sottoporsi a tampone per dei controlli in ospedale[23].

Molto più grave è risultato il caso della casa di riposo di Villa Celeste di Rosora, in provincia di Ancona, dove è scoppiato un focolaio tra i residenti vaccinati con doppia dose e in attesa della terza: 68 positivi e 5 morti; un anziano, rimasto improvvisamente vedovo, a causa del dolore ha tentato il suicidio[24]. Ovviamente, le autorità si sono messe a perorare la terza dose, bypassando volutamente i problemi che stanno emergendo sempre più gravi: primo, quello dell’immunità calante, “l’elefante nella stanza”, come lo definiva Peter Doshi; secondo, dopo la vaccinazione, c’è il rischio di ADE e potenziamento della malattia. Il focolaio di Rosora sembra corrispondere a questo quadro e sorge il dubbio di che cosa possa succedere agli anziani, molto fragili, una volta che gli anticorpi siano calati per immunità calante. Al tempo stesso, è mai possibile sottoporli a dosi in continuazione?

Sui focolai nelle RSA, specie recenti, potrei andare avanti per un bel pezzo, ma credo che il concetto sia ormai chiaro: in molti casi, si tratta di focolai scaturiti dopo la terza dose. Il prof.Raoult, che rinveniva i positivi tra i vaccinati nella settimana successiva alla vaccinazione, aveva ragione[25]. Già questo basterebbe per spazzare via l’argomento del “paradosso”: qui non ci troviamo in presenza di contagi residui, che colpiscono anche alcuni vaccinati man mano che il contagio sparisce: qui ci troviamo di fronte a un vaccino che promuove il contagio, altrimenti non si comprende che cosa sia successo nelle RSA. I fragili sono quindi esposti a maggiori rischi e, ad ogni dose, se il contagio si diffonde, possono verificarsi delle vittime. Questo vaccino è un fallimento, incoraggiato dai vari virostar che compaiono in TV. A proposito…

 

La denuncia del Codacons

 

Già in agosto, il Codacons di Regio Calabria aveva denunciato il trio Bassetti, Burioni, Pregliasco, per reati di gravità inaudita: cito per esteso quanto dichiarato dall’ente di difesa dei consumatori[26]:

 

Codacons Reggio Calabria ha denunciato alla locale Procura della Repubblica l’infettivologo Matteo Bassetti e i virologi Fabrizio Pregliasco e Roberto Burioni.

Nella querela, le avvocatesse Antonia Condemi e Serena Denise Albano, vertici dell’associazione dei consumatori reggini, hanno messo per iscritto i reati ravvisabili in svariate dichiarazioni pubbliche rese dai tre medici in riferimento alla campagna vaccinale anti-Covid, tra cui: boicottaggio; pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico; istigazione all’odio tra le classi sociali; propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.

I 3 medici vengono definiti “esponenti della comunità scientifica onnipresenti in Tv, anziché nei reparti ospedalieri”….La denuncia riguarda in particolare il rifiuto dell’obbligo vaccinale e le conseguenti limitazioni alle libertà individuali per chi sceglie di non vaccinarsi.

Le avvocatesse evidenziano “l’enorme anomalia” del “sistema comunicativo e di informazione che si accanisce immotivatamente, ma con uno scopo ben preciso, contro tutti coloro che, dotati di piena capacità di intendere e di volere e di raziocinio, hanno avuto l’ardire di porre domande e che per questo sono stati tacciati, etichettati, scherniti ed addirittura ghettizzati. Queste “categorie” di persone che non aderiscono sic et simpliciter a ciò che gli viene imposto (con atti amministrativi, illegittimi perché incostituzionali) in quanto non ne comprendono il senso e talora finanche la logica, diventano “negazionisti”, “complottisti”, “no vax”, “dissidenti”, insomma: gente da tenere alla larga. Queste persone, untori della collettività, devono essere “controllate”e “punite”“.

Secondo il Codacons “il diktat è il seguente: coloro che non si sottopongono al siero sperimentale (perché di questo si tratta e non di vaccino) pur in assenza di un obbligo di legge che lo imponga, non possono avere gli stessi diritti di coloro che invece hanno deciso di farsi inoculare il farmaco senza peraltro essere correttamente informati con conseguente vizio del consenso prestato all’atto della sottoscrizione del “modulo”“.

E, si aggiunga, in violazione al regolamento Ue 2021/953, che vieta ogni forma di discriminazione in merito alla campagna vaccinale.

 

 

fonti:

[1] Cfr. https://www.sabinopaciolla.com/ma-il-green-pass-favorisce-il-contagio/

[2] Citazione diretta da Raffaele Gatta, Capacità immunizzante e sterilizzante: chi si vaccina può contagiare?, Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri 26 maggio 2021, https://www.marionegri.it/magazine/capacita-immunizzante-e-sterilizzante-vaccini-anti-covid

[3] Le dichiarazioni sono riportate nel notiziario AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani), in data 24 luglio 2021, sul sito https://www.aogoi.it/notiziario/iss-vaccinati/ ; per il rapporto di allora, cfr. http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=97386  e il link all’ISS, http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato6820167.pdf

[4] Cfr. Come varia il rischio di infettarsi con il virus Sars-Cov-2 e di contagiare altri fra le persone vaccinate per Covid-19 e quelle non vaccinate?, risposta del prof.M.Clementi, del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano, pubblicata sul sito della Fondazione Veronesi il 23 novembre 2021, https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/covid-19-chi-e-vaccinato-puo-contagiare-come-un-non-vaccinato

[5] Dichiarazioni di Roberto Burioni a Che tempo che fa? riportate in Burioni: “Vaccinati contagiano come non vaccinati? Bugia”, da Adkronos, 19 dicembre 2021, https://www.adnkronos.com/burioni-vaccinati-contagiano-come-non-vaccinati-bugia_75rn2qiaIEZTRxNHGjpwd6

[6] Per tutti questi tweet, cfr. https://twitter.com/RobertoBurioni?ref_src=twsrc%5Egoogle%7Ctwcamp%5Eserp%7Ctwgr%5Eauthor

[7] Cfr. Variante Delta, Fauci: “Stesso livello virus in positivi vaccinati e non vaccinati, Adkronos 28 luglio 2021, https://www.adnkronos.com/variante-delta-fauci-stesso-livello-virus-in-vaccinati-e-non-vaccinati-contagiati_yKi02hsLsrzZOoKBE9Z9j?refresh_ce

[8] Cfr. Alessandro Paolini, Ilaria Capua: “Senza i vaccini l’Italia oggi sarebbe al collasso”, Repubblica 20 dicembre 2021, https://www.repubblica.it/cronaca/2021/12/20/news/ilaria_capua_senza_le_armi_che_ci_ha_dato_la_scienza_oggi_l_italia_conterebbe_i_suoi_morti_per_strada_-331014387/

[9] Riportato nella pagina Facebook del giornale in data 19 settembre 2021: https://m.facebook.com/corrieredellasera/photos/a.284654007529/10159576526162530/?type=3

[10] Cfr. Elena Dusi, Invito a cena con Omicron: 150 contagiati in una serata al ristorante a Oslo, Repubblica 20 dicembre 2021, https://www.repubblica.it/esteri/2021/12/20/news/invito_a_cena_con_omicron_150_contagiati_in_una_serata_al_ristorante_a_oslo-331004620/ ; per lo studio norvegese che ne ha dato notizia, si veda Lin T.Brandal et alii, Outbreak caused by the SARS-CoV-2 Omicron variant in Norway, Eurosurveillance 26 (16 dicembre 2021),

https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2021.26.50.2101147

[11] Cfr. Alberto Maggi, Vaccino obbligatorio e multe (salate) per i No Vax. E’ fatta. Esclusivo, Affari italiani 2 gennaio 2021, https://www.affaritaliani.it/politica/vaccino-obbligatorio-e-multe-salate-per-i-no-vax-e-fatta-esclusivo-773355.html

[12] Cfr. Franco Bechis, Gran pasticcio nel rapporto sui decessi. Per l’Iss gran parte dei morti non li ha causati il Covid, Il Tempo 21 ottobre 2021, https://www.iltempo.it/attualita/2021/10/21/news/rapporto-iss-morti-covid-malattie-patologie-come-influenza-pandemia-disastro-mortalita-bechis-29134543/

[13] Cfr. Does the FDA think these data justify the first full approval of a covid-19 vaccine?, BMJ 23 agosto 2021, https://blogs.bmj.com/bmj/2021/08/23/does-the-fda-think-these-data-justify-the-first-full-approval-of-a-covid-19-vaccine/ , tradotto su The Italian Tribune https://www.theitaliantribune.it/il-commento-di-peter-doshi-allapprovazione-del-vaccino-pfizer-da-parte-della-fda/

[14] Cfr. La 7 attualità 27 novembre 2021, https://www.youtube.com/watch?v=d1I389DQA9c&list=WL&index=40&t=2s

[15] Cfr. Cfr. Simone Valesini, Quello che c’è da sapere sul vaccino italiano di ReiThera, Wired 19 maggio 2021, https://www.wired.it/scienza/medicina/2021/05/19/reithera-vaccino-italiano-covid-19/?refresh_ce=

[16] Cfr. CureVac Provides Update on Phase 2b/3 Trial of First generation COVID-19 Vaccine Candidate, CVnCoV, Press Release, 16 giugno 2021, https://www.curevac.com/en/2021/06/16/curevac-provides-update-on-phase-2b-3-trial-of-first-generation-covid-19-vaccine-candidate-cvncov/

[17] Cfr. https://www.sabinopaciolla.com/ma-il-green-pass-favorisce-il-contagio/

[18] Cfr. Focolaio Covid in casa di riposo: erano tutti vaccinati con tre dosi, Today Città 23 novembre 2021, https://www.today.it/citta/focolaio-belluno-casa-riposo-3-dosi.html

[19] Cfr. Sara Bessi, Focolaio in  una rsa: 10 contagiati. Mala maggior parte è asintomatica, La Nazione 4 novembre 2021, https://www.lanazione.it/prato/cronaca/focolaio-covid-rsa-1.6993503

[20] Gabriele Fusar Poli, Padova, focolaio all’interno della casa di riposo: quinto anziano morto alla “Beggiato”, Corriere del Veneto 11 novembre 2021, https://corrieredelveneto.corriere.it/padova/cronaca/21_novembre_11/padova-focolaio-all-interno-casa-riposo-quinto-anziano-morto-beggiato-d29e07a4-42c6-11ec-b451-fcd51e312896.shtml

[21] Cfr. Masone, focolaio in una rsa: 25 ospiti asintomatici trovati positivi al Covid dopo la terza dose di vaccino, Genova 24 22 novembre 2021, https://www.genova24.it/2021/11/masone-focolaio-in-una-rsa-25-ospiti-trovati-positivi-al-covid-dopo-la-terza-dose-di-vaccino-284472/, che rinvia alla pagina Facebook del Comune.

[22] Cfr. Covid: focolaio in Rsa nel Cosentino, 31 contagiati, Ansa Calabria 2 dicembre 2021, https://www.ansa.it/calabria/notizie/2021/12/02/covid-focolaio-in-rsa-nel-cosentino-31-contagiati_bf08726e-ea6b-48e1-bd64-e951f2f35fa7.html

[23] Cfr. Covid, focolaio nella RSA di Pergine: i positivi avevano già la terza dose, Imola Oggi 6 dicembre 2021, https://www.imolaoggi.it/2021/12/06/covid-focolaio-nella-rsa-di-pergine-i-positivi-avevano-gia-la-terza-dose/

[24] Cfr. Sara Ferreri, Focolaio Covid in casa di riposo Ancona: 5 morti e 68 positivi, Resto del Carlino 27 ottobre 2021, https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/focolaio-in-casa-di-riposo-5-morti-e-68-positivi-il-gesto-disperato-del-marito-di-una-vittima-1.6965332

[25] Cfr. Effets des vaccins et corruption, IHU Méditerranée – Infection 11 maggio 2021, https://www.youtube.com/watch?v=0-7R3r5_-EA&t=603s

[26] Cfr. Covid e vaccini, “dichiarazioni di gravità inaudita”: il Codacons denuncia Matteo Bassetti, Fabrizio Pregliasco e Roberto Burioni, Codacons (da Meteoweb), 10 agosto 2021, https://codacons.it/covid-e-vaccini-dichiarazioni-di-gravita-inaudita-il-codacons-denuncia-matteo-bassetti-fabrizio-pregliasco-e-roberto-burioni/

 

 

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