Diario ad alta quota libro di Stefania Perna

 

“Diario ad alta quota”, di Stefania Perna, ed. PARVA, 2018, Melara (RO).

In vendita qui.

 

Dalla prefazione scritta da padre Serafino Tognetti:

 

ORIENTARSI NEL CAMMINO

 

Un giorno, una signora amica che insegnava catechismo ai bambini della parrocchia, mi raccontò che durante una lezione aveva fatto fare ai bimbi una lunga striscia di carta, che percorreva tutta la lunghezza del pavimento del salone; con i pennarelli avevano poi diviso tale striscia in tante sezioni.

Si iniziava con la creazione del mondo, e si finiva con la vita eterna in Paradiso, e in mezzo tutte le tappe della vita umana: il Paradiso terrestre, lo sviluppo delle nazioni, la storia di Abramo, l’esodo del popolo ebreo dall’Egitto alla Terra promessa, l’impero di Roma con Tiberio e Cesare, e poi su su, fino ad arrivare all’arrivo dell’uomo sulla Luna, con alcune sezioni vuote, ma tenendo però, come quadro ultimo, quello del Paradiso.

Poi aveva chiesto ad un bambino di andare a collocarsi in quella che secondo lui era la casella giusta, ed egli si era messo naturalmente in quella del tempo contemporaneo, in modo da avere dietro di sé, tutte le caselle della storia passata, e davanti a sé, le caselle vuote da riempire: fatta salva l’ultima, nella quale era già scritta la parola “il Paradiso”.

Una volta sistemato nella casella del tempo presente, l’insegnante aveva chiesto al piccolo di fare un passo in avanti, nella prima casella vuota, dicendogli: “Come fai a stare in uno spazio vuoto? Non hai paura? Che cosa puoi scrivere nella tua casella personale?”

Il bambino era rimasto indeciso, e a quel punto, la maestra gli aveva spiegato: “Per camminare bene verso il punto finale verso il quale siamo chiamati, devi rimanere fermo con i piedi nella casella dove sei (l’oggi), devi poi dare un’occhiata a tutto quello che è scritto nelle caselle che sono dietro di te (il passato), girarti infine verso il punto d’arrivo e leggere cos’è scritto nell’ultima casella (il Paradiso). Ora puoi scrivere, sullo spazio dove hai i piedi, la tua giornata di oggi.

Attento a non uscire dalla striscia e a non scrivere sul pavimento, perché lì perdi la strada, perdi te stesso, e non arriverai da nessuna parte”.

Con questo metodo visivo, i bambini avevano imparato presto la lezione della vita.

Non nasciamo oggi, non improvvisiamo la vita. L’uomo si inserisce in un vissuto che parte con la creazione del mondo e termina con la vita celeste. Siamo figli di coloro che ci hanno preceduto e padri di coloro che verranno, e non vaghiamo a casaccio senza sapere né da dove veniamo, né dove siamo diretti.

Ma come conoscere tutte le cose che sono venute prima di noi, e come sapere con sicurezza il nostro punto di approdo? Basta guardare, scrutare, meditare, ascoltare. Dietro a noi, la saggezza degli uomini che ci hanno preceduto, ha seminato perle di vita e indicazioni  che hanno fatto crescere l’animo umano, arricchendolo via via con tutte le cose nuove imparate; mentre davanti a noi, la fede ci dà sicurezza che non ci attende il vuoto, ma il ritorno nel seno del Padre, con la via tracciata da Cristo, che peraltro, necessita della nostra responsabilità, fatica ed intelligenza.

Stefania Perna ha anch’essa fatto questo percorso, mettendosi nella sua casella e tornando un poco bambina, così da capire la sua esistenza e da leggere l’avventura umana del passato alla luce della fede, che orienta il cammino proprio e quello di tutti gli uomini verso il punto finale.

Ne risulta una lunga riflessione proposta in questo testo, infarcita ed intessuta da un’incredibile serie di citazioni e di passi di coloro che, prima di noi, hanno guardato il mondo cercando di coglierne il senso.

Vi si trovano riflessioni dei geni del cristianesimo, ma anche dei grandi pensatori del passato prima di Cristo, di persone di altre culture e religioni, fino a cantastorie del presente che, senza una fede ben precisa, hanno cercato di cogliere i semi di verità presenti nei solchi dell’esistenza.

In queste pagine della Perna, si trova un florilegio incantevole tutto da ascoltare e da assaporare, per essere uomini dell’oggi, ben piantati nel presente e con lo sguardo nel futuro. Sì, perché per andare avanti, occorre anche saper guardare indietro. Nessuna nostalgia del passato, ma semplicemente  una vera costruzione di vita, perché senza Verità non vi è educazione, e senza la trasmissione di una Tradizione, si erra nel vuoto.

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Stefania Perna COPERTINE DI TUTTI I LIBRI

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L’autrice

Stefania Perna, docente di ruolo, laureata in lettere classiche, dottorato in letteratura cristiana antica su sant’Ambrogio,( presso l’università di Bari, citta in cui vive con il marito e 3 figli).

Affascinata soprattutto dallo scoprire il legame profondo tra fede  e vita quotidiana,  ha scritto un libro all’anno, ad iniziare da una trilogia che ha avuto rapida e notevole diffusione :“50 preghiere per cercatori di speranza” Ed. Effatà-  dic 2013,  “ Strada facendo: Tutti sogni o tutti segni?” Ed. Cantagalli  -2015, “ Diario di Elena- quarant’anni: perdersi o ritrovarsi? ” Ed Ancora- 2016.

Ha poi continuato a scrivere:  “Con tutto l’amore possibile. Il desiderio senza tempo di don Antonio Spalatro”  Edizioni Effatà-2017 e “Diario ad alta quota”, edizioni Parva- dicembre 2018, Tra i tornanti dell’anima ( in cammino con la Parola), edizioni Segno, ottobre 2019.

Il filo comune di tutte queste pubblicazioni, è la scoperta della bellezza della fede vissuta, giorno per giorno, nella semplicità di qualsiasi vita comune che si lasci illuminare dalla Parola.

Tutto questo, viene esposto con un stile davvero semplice ed avvincente, lontano da ogni retorica o discorso moraleggiante, perché è tutto frutto di esperienze personali concretissime e simili a quelle di tante persone, cristiani comuni,  che vivono nel mondo di oggi.

La prima trilogia, infatti nasceva proprio da un diario spirituale che conteneva sia parti riflessive che parti di preghiera: successivamente il testo è stato suddiviso appunto in un diario e in due libri di preghiere.

Il quarto libro invece “Con tutto l’amore possibile. Il desiderio senza tempo di don Antonio Spalatro”, ha una genesi particolare che l’autrice stessa spiega nelle prime pagine: un incontro estivo con le pagine del diario di don Antonio Spalatro, giovane servo di Dio morto a soli 28 anni. L’autrice confessa che, mentre nel periodo estivo , era tentata da un certo rilassamento, quasi tiepidezza nel rapporto con Dio…quelle pagine la hanno potentemente richiamata a non allontanarsi dall’Amore.

Il quinto libro, “Diario ad alta quota”, è ambientato in montagna e contiene anche  la descrizione di vari incontri fatti dall’autrice durante una vacanza : si va da un vecchio professore, ad una coppia che non si è più divisa, ad una amica che soffre di depressione, ad un prete entusiasta della sua missione, etc etc : una galleria di tipi umani, che appunto cercano il filo della loro esistenza e lo trovano nella Parola e nella fede, nel breviario …e persino nelle etimologie della parole.

 

 

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