Un diacono della diocesi di Lexington, Steve Hester,  ha predicato a favore dell’aborto legalizzato, del “matrimonio” omosessuale e dell’omosessualità il fine settimana prima delle elezioni di medio termine di questo mese, dicendo che Cristo “è venuto per insegnarci COME amare, non CHI amare”.

Un articolo di Lisa Bourne, nella mia traduzione.

Foto: diacono Steve Hester

Foto: diacono Steve Hester

 

 

Un diacono della diocesi di Lexington, Steve Hester,  ha predicato a favore dell’aborto legalizzato, del “matrimonio” omosessuale e dell’omosessualità il fine settimana prima delle elezioni di medio termine di questo mese, dicendo che Cristo “è venuto per insegnarci COME amare, non CHI amare”.

Gesù “non ha predicato affatto contro l’aborto“, secondo il diacono Steve Hester.

I commenti di Hester sono arrivati in un’omelia (si veda il video in fondo) sul tema di come Gesù avrebbe votato.

Hester ha detto di non sapere perché Gesù non abbia predicato contro l’aborto, e non crede che il Signore “pensasse che uccidere i bambini fosse giusto”.  C’era l’aborto allora, ha detto, quindi non è come se il Signore fosse stato inconsapevole.

Ma forse non ha predicato contro l’aborto perché sapeva che il sesso sicuro e l’educazione piuttosto che la legislazione sono il modo effettivo per ridurre gli aborti”, ha detto Hester. “Ma sapeva anche che non avremmo finito per credere nel sesso sicuro o nell’educazione. Quindi era un punto controverso.  Dovrete chiederglielo quando arriverete lì (al suo cospetto, ndr)”.

Dopo aver fatto le dubbie affermazioni su Gesù e sull’aborto, Hester ha continuato nella stessa linea con il “matrimonio” e l’attività omosessuale.

E non ha predicato nemmeno contro il matrimonio omosessuale o l’omosessualità”, ha detto Hester di Cristo. “Anche se allora c’erano persone LGBT”.

“E forse non ha predicato contro l’omosessualità perché è venuto qui per insegnarci come amare, non chi amare”, ha detto ancora Hester. “E quando ha predicato sul matrimonio, era per sottolineare la sua permanenza, la sua insolubilità. Ci ha insegnato come amare i nostri partner per la vita. Non ci ha insegnato chi dovrebbero essere quei partner”.

Hester è un diacono della diocesi di Lexington assegnato alla storica chiesa cattolica romana di San Paolo a Lexington.

Hester aveva parlato altre volte in questi termini per promuovere la causa LGBT. In un’altra omelia ha parlato del battesimo di un bambino “con due padri”. Hester ha difeso il cambiamento della Chiesa dal di dentro sugli argomenti LGBT.

L’omelia è stata pubblicata il 3 novembre su YouTube e dall’associazione che afferma i valori LGBT, Fortunate Families, sulla pagina Facebook del gruppo, e riportata da Joseph Sciambra, un omosessuale cattolico (che si batte contro il pensiero LGBT, ndr)..

Fortunate Families sostiene lo “sviluppo dell’insegnamento della Chiesa sul tema dell’omosessualità e del gender”, e che la Chiesa riconosca le relazioni tra persone dello stesso sesso e sostenga il “matrimonio” tra persone dello stesso sesso.  Secondo le sue informazioni, Fortunate Families consiste in “famiglie cattoliche che celebrano i nostri figli LGBT”.

Il vescovo di Lexington John Stowe è un “Consulente ecclesiale” per il gruppo.

LifeSiteNews ha chiesto informazioni alla diocesi di Lexington, ma non ha ricevuto risposta su come i commenti problematici del diacono e il coinvolgimento del vescovo Stowe con Fortunate families si concilino con l’insegnamento cattolico.

 

Hester ha anche proceduto dicendo nella sua omelia che il modo in cui Gesù avrebbe votato potrebbe essere ipotizzato dalle cose di cui ha parlato, quindi alcune altre questioni – oltre all’aborto, al “matrimonio” gay e all’omosessualità – sono le priorità di voto.

Le cose di cui parlava Gesù”, ha detto Hester, “l’immigrazione, l’assistenza sanitaria, i poveri, la guerra e la pace, e il modo in cui ha sempre predicato l’amore ci dice molto su come probabilmente avrebbe votato”.

Oltre al coinvolgimento in Fortunate Families, il vescovo Stowe è anche uno dei quattro vescovi statunitensi ad appoggiare il libro di Padre James Martin, attivista LGBT, tratto dal discorso di accettazione del premio ricevuto da Martin nel novembre 2016 e concesso dal gruppo pro omosessuale New Ways Ministry.

Il vescovo Stowe ha parlato nell’aprile 2017 per il gruppo dissidente New Ways Ministry, che è stato condannato due volte dai responsabili della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti e i cui fondatori (di New Ways) sono stati censurati dal Vaticano, che ha “permanentemente” proibito loro di occuparsi  “di qualsiasi lavoro pastorale che coinvolga persone omosessuali”, dopo aver stabilito che il loro insegnamento era “erroneo e pericoloso” e “dottrinalmente inaccettabile”.

Nel difendere il suo discorso (per New Ways Ministry), Stowe ha detto: “Papa Francesco ha segnalato che abbiamo bisogno di assumere un altro sguardo su questi argomenti (omosessualità)….”.

Alla domanda se la Chiesa cambierà mai il suo insegnamento sull’omosessualità, Stowe ha detto: “Il cambiamento avviene in un lungo periodo di tempo nel modo in cui la Chiesa affronta una serie di questioni”.

 

Fonte: LifeSiteNews (nella mia traduzione)

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