
di Wanda Massa
Da quando la Corte Costituzionale della Polonia ha dichiarato illegale l’aborto eugenetico (leggi qui ), si è scatenata la violentissima reazione da parte di militanti di estrema sinistra e gruppi anarchici (leggi qui ).
Il movimento abortista polacco, un tempo marginale, è sceso in piazza, chiamando la generazione Netflix della nazione come un pifferaio magico demoniaco a pretendere il diritto di uccidere i propri figli disabili – anzi, qualsiasi bambino non nato.
Hanno interrotto le messe, urlando bestemmie e oscenità, durante la liturgia. Hanno vandalizzato chiese e monumenti sacri. Alcuni manifestanti hanno attaccato un prete in odium fidei. Altri hanno spaccato la testa di un giovane, solo perché stava proteggendo la statua di San Giovanni Paolo II.
In una mail del 26 ottobre scorso a LifesiteNews, il giornalista Grzegorz Górny riferisce che i cattolici polacchi sono amareggiati dal fatto che la risposta più drammatica alla storica vittoria della Polonia per i nascituri è stata l’ondata di attacchi alla chiesa (leggi qui ).
“I cattolici polacchi si sentono soli dopo il giudizio del Tribunale costituzionale“, ha scritto, precisando che si sentono traditi dal Vaticano e dai cattolici di tutto il mondo.
“Stiamo assistendo a un grande attacco contro la Polonia: nel Parlamento europeo, nei media occidentali, tra l’élite politica dell’Ue. La sinistra polacca organizza manifestazioni di piazza da quattro giorni, è aggressiva, scaglia pietre contro la polizia, distrugge gli uffici dei parlamentari del PiS, dipinge slogan offensivi sulle chiese e disturba le sante messe“, ha continuato.
“Non ci sono state voci di sostegno da tutto il mondo per il Tribunale costituzionale polacco, per la destra al potere e per i cattolici polacchi. Nessuno ha detto che si è trattato di un evento storico. Nessuno ha detto che la decisione polacca a favore della vita va contro tutte le tendenze globali“.
“Francesco non ha detto una parola durante l’Angelus. L’Osservatore Romano e Avvenire hanno pubblicato solo brevi informazioni senza una parola di commento. Anche nei media cattolici del mondo non ci sono commenti positivi. C’è silenzio o brevi informazioni senza commento. Abbiamo l’impressione che nessuno nel mondo cattolico se ne preoccupi“.
Ma la situazione in Polonia è molto più grave perché dietro questa escalation di violenza si cela una sapiente regia estera, come ha evidenziato Roberto Marchesini sulla Nuova Bussola Quotidiana (qui).
La banca mBank (appartenente alla tedesca Commerzbank) ha realizzato un video di sostegno alle manifestazioni intitolato «Wspieramy» (Noi sosteniamo); il quotidiano liberal Gazeta Wyborcza, di George Soros, ha annunciato che finanzierà le prossime manifestazioni. Dunque, Soros e una banca tedesca stanno alimentando economicamente le proteste contro il PiS di Kaczyński e contro la Chiesa cattolica polacca.
Il giornalista Łukasz A. Jankowski e il deputato Robert Winnicki hanno inoltre riferito la strana coincidenza dell’arrivo a Varsavia di milizie anarchiche tedesche su invito della sinistra.
Ci sono anche altri pesanti indizi che fanno escludere una spontaneità nelle manifestazioni che si svolgono con lo slogan Strajk Kobiet (sciopero delle donne).
Moltissimi giovani hanno infatti ricevuto, sul loro telefono cellulare, sms che spiegano dove si svolgeranno le prossime manifestazioni spontanee, come vestirsi (di nero) e come reagire in caso di fermo o arresto. Finora non è stato identificato il mittente anonimo di tali messaggi.
Persino il sindaco di Cracovia, il social democratico Jacek Majchrowski ha proibito alla polizia municipale di intervenire in difesa degli edifici sacri e delle sedi dei partiti, col pretesto di non sottrarre risorse all’impegno contro la pandemia.
Questo spiegamento di forze non è però riuscito a fiaccare gli animi della popolazione: esistono ancora numerosi polacchi fieramente cattolici.
Diversi giovani si stanno organizzando per presidiare le chiese nelle varie città.
A Cracovia in meno di dodici ore si è costituito un consistente gruppo di volontari, guidati da Kay Łancucki.
“E’ un’iniziativa spontanea e decentrata, come dovrebbe essere in un Paese a maggioranza cattolica. La gente è pronta a prendere posizione” ha dichiarato Łancucki a LifesiteNews (leggi qui ).
E spiega cosa stia succedendo in Polonia, una nazione che nell’accezione comune è considerata un baluardo del cattolicesimo, un luogo dove san Giovanni Paolo II è ancora, in qualche modo, il papa. Tuttavia, Łancucki spiega come purtroppo le cose non stiano più così.
“La sinistra ha completato la sua marcia attraverso le istituzioni, la stessa marcia che Rudi Dutschke ha prescritto come condizione necessaria per la rivoluzione.
Si può dire che è un fallimento totale da parte della Chiesa e del sistema educativo polacco.
I conservatori hanno trascurato l’istruzione in Polonia, mentre allo stesso tempo la sinistra internazionale ha finanziato innumerevoli iniziative a partire dagli anni Novanta per riformare e informare gli educatori. Troppo a lungo ci siamo sentiti a nostro agio, pensando che la memoria viva di Giovanni Paolo II è tutto ciò di cui la Polonia aveva bisogno per rimanere cattolica e conservatrice.
Ma i movimenti conservatori hanno ceduto alla sinistra, il divertimento e la cultura pop, con risultati fatali.
Non ci sono quasi più programmi televisivi o libri popolari che promuovano sottilmente i valori cristiani e conservatori.
La musica cristiana moderna non è attraente, e le produzioni cinematografiche cristiane sono spesso inaccessibili alla mente moderna, per non parlare dell’arte. I giovani polacchi sono gli stessi giovani di Francia, Irlanda e Stati Uniti: per niente immuni dalle tendenze globali e dalla secolarizzazione. Dobbiamo essere coraggiosi e ripristinare tutto in Cristo.
La Chiesa non è stata all’altezza della sfida. Anche se ortodossa “sotto molti aspetti”, non ha trovato il nuovo linguaggio necessario per connettersi con la nuova generazione di polacchi. Le messe con la chitarra, l’eccessivo affidamento alla memoria di Giovanni Paolo II e le “catechesi infantili” hanno portato all’indifferenza e all’apostasia.
Nel corso degli anni, i nostri giovani hanno cominciato a seguire e ad ascoltare le stesse celebrità che corrompono il cervello di molti in Occidente.
I polacchi guardano gli stessi film e si abbonano allo stesso Netflix.
Intanto, la “rivoluzione” che sta avvenendo in Polonia è la stessa che è diventata palpabile nell’Europa occidentale degli anni Sessanta.
A poco a poco, abbiamo visto la formazione di numerose associazioni e gruppi in stile Saul Alinsky che organizzano associazioni e gruppi finanziati dalla sinistra internazionale e da George Soros.”
Non tutti gli occidentali hanno abbandonato i cattolici polacchi: faccio mie le accorate parole del blogger John Henry Westen (leggi qui ):
Dal profondo del mio cuore, cari fratelli e sorelle in Polonia, voi siete un’incredibile ispirazione per noi qui in Occidente. Siete una delle ultime nazioni sulla terra che si aggrappa alla verità di Cristo e difende i bambini indifesi non ancora nati – non arrendetevi mai! Avete aperto la strada alla lotta a favore della vita, lottando per proteggere i disabili dall’essere uccisi nel grembo delle loro madri. Siete forti per difendere le vostre chiese e i vostri monumenti. Siete i nostri eroi. I cattolici di tutto il mondo vedono quello che sta succedendo in Polonia, e noi ci impegniamo ora a pregare seriamente per voi mentre combattete le forze sataniche che stanno lavorando per distruggere il cuore e l’anima della Polonia.
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