L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Firenze e Pistoia ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute e alla Presidente della Fnopi affinché si riveda la normativa sull’obbligo dei vaccini COVID per i sanitari. Di seguito riportiamo la lettera dei Comitati dei Guariti da COVID-19 affinché si abroghi immediatamente l’obbligo vaccinale COVID per i guariti. 

       

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

 

Ill.mo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni,
Egr. Sig. Ministro della Salute, On. Orazio Schillaci.


Formulo la presente nell’interesse del Coordinamento Comitati Guariti da Covid 19 e di tutte le Associazioni e Comitati che lo costituiscono, composto da avvocati, medici e professionisti per la salvaguardia e gli interessi dei Guariti da Covid 19 e a tutela della discriminazione che gli stessi hanno subito dal punto di vista umano, scientifico e lavorativo negli ultimi due anni.

La scienza medica, da sempre, riconosce la validità e l’efficacia dell’immunità naturale a seguito di infezione, assioma inspiegabilmente dimenticato nella pandemia causata dal virus Sars-Cov-2, nonostante le conferme degli studi scientifici susseguitisi in questi ultimi due anni e mezzo.

Evidenze che, oltre a confermare, come detto, l’assoluta validità ed efficacia dell’immunità naturale a seguito di pregressa infezione, hanno evidenziato, invero, che vaccinare un soggetto guarito non apporta beneficio né alla comunità né al soggetto stesso ma lo espone al 60% in più di potenziali effetti avversi e a un rischio maggiore del 50% di miocardite grave, rispetto a un soggetto covid-naive!

Il Coordinamento di Comitati dei Guariti da Covid, unitamente ad altre importanti Associazioni nazionali, ha cercato sin da subito ma inutilmente, di richiamare l’attenzione del Ministero della Salute e delle varie Autorità competenti in merito a queste evidenze, come risulta dalle comunicazioni che si riportano integralmente in calce alla presente per facilità espositiva.

In relazione al silenzio delle Autorità adite, confidiamo che si voglia fare chiarezza, tenuto conto che in punto guarigione e immunità naturale sono state disattese senza giustificazione alcuna e sulla base di sparuti studi in contro tendenza (ampiamente discussi nella documentazione da noi inviata già dal mese di aprile u.s), centinaia e centinaia di pubblicazioni propulse dalla letteratura medica scientifica internazionale degli ultimi due anni, non bastassero le basi dell’immunologia!

E ciò, in palese violazione dell’art. 7 del Regolamento Europeo 2021/953, art. 3 lett. c, e dell’art. 7 comma 4, che, in ossequio al predetto principio di immunità naturale, autorizza espressamente il test anticorpale compreso un test sierologico per la ricerca degli anticorpi contro il SARS COV 2, o qualsiasi altro metodo convalidato dalla comunità scientifica per l’ottenimento del certificato di guarigione.

In spregio al predetto Regolamento Europeo, che consente ai Guariti di essere esonerati dalla vaccinazione anche in presenza di esame postumo e successivo all’infezione, non solo è stata imposta la vaccinazione ma sono stati ordinati richiami vaccinali con tempistiche sempre più ridotte per lo svolgimento
di attività lavorative e sociali.

Le circolari sul richiamo vaccinale ai Guariti si sono trasformate da mera raccomandazione a imposizione vaccinale attraverso il c.d. richiamo “booster” con una lasso temporale sempre più stringente, ovverosia da un anno a 3 mesi, in assenza di qualsivoglia dato scientifico.

Nonostante lo scrivente Coordinamento abbia attenzionato la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Salute, il Cts, l’Iss e le altre Autorità, citando la più accreditata scienza medica, nessun provvedimento è stato preso a salvaguardia dei Guariti….

Così inizia la lettera che di seguito potete scaricare e leggere per intero:

 

 

 


 

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