Un anziano medico di famiglia riflette su come il progresso della medicina abbia ridefinito il concetto di famiglia. L’articolo è di Peter Michael Bleyer, MD, pubblicato su American Thinker, tradotto per noi da Riccardo Zenobi.
Oggi, principalmente a causa della politica governativa, gli studi medici sono stati trasformati in un grande affare controllato dal governo, e l’American Academy of Family Physicians (AAFP), il gruppo guida per la medicina di famiglia negli Stati Uniti, sembra preferire così. Mentre vecchi dottori come me lasciano il campo, giovani medici idealisti aggirano la medicina di famiglia; non sono né interessati a lavorare per un business né motivati da un codice di condotta politicamente corretto che non riconosce la dignità di ogni essere umano.
Oltre 50 anni fa, l’intenzionale ignoranza della definizione di salute riproduttiva e di basilare embriologia ha iniziato il declino della medicina di famiglia. L’embriologia insegna che dopo un atto sessuale, lo sperma e l’ovulo si uniscono nelle tube di Falloppio femminili, e una vita umana è creata. Sette giorni dopo, quell’essere umano si impianta nell’utero femminile, e nove mesi dopo, la madre partorisce il proprio figlio. Assicurarsi che questo processo operi come intendono le leggi naturali è salute riproduttiva, esattamente come assicurarsi che il cuore pompi sangue è salute cardiaca. Per i medici di famiglia, comunque, il 1965 iniziò con una nuova scoperta sull’inizio della vita. Non più alla fertilizzazione, i dottori adesso dichiarano che la vita umana inizia con l’impianto nell’utero. Il nuovo inizio non fu basato su una ricerca da premio Nobel, ma su un desiderio di guadagnare sulla pillola contraccettiva, che occasionalmente previene una vita umana dall’impiantarsi nell’utero. Era più lucroso mentire sull’inizio della vita umana che esporre ai pazienti il potenziale abortivo della pillola. Nonostante sembri innocuo, questa dichiarazione antiscientifica dimostra che la medicina di famiglia aveva la volontà di sacrificare l’eccellenza scientifica e l’etica medica per il consumismo. Ha segnato un precedente per cui persone selezionate possono sostenere che qualcosa sia un fatto medico e ridefinirlo tale senza alcun tipo di analisi scientifica. E finalmente, ha iniziato il coinvolgimento della medicina in pratiche funzionalmente designate per impedire ad un apparato umano dal lavorare propriamente – l’antitesi della salute.
Questa menzogna, guidata dai medici e amplificata dai governi, ha portato il mondo a credere che le pratiche della contraccezione, dell’aborto, e della sterilizzazione siano i principali elementi della salute riproduttiva. L’assurdità di questa credenza può meglio essere comparata con una proposta governativa nella quale i medici prescriverebbero l’alcool come il principale componente della salute neurologica. Senza nemmeno entrare in dialogo con la comunità medica sui pro e contro di sedurre le persone ad essere più sessualmente attive inibendo innaturalmente il sistema riproduttivo, le pratiche anti-riproduzione divennero un elemento essenziale dell’assistenza sanitaria. Nonostante siano lucrose, gli effetti negativi sulla famiglia di tale trattamento, inclusa la crescente attività sessuale dei teenager, l’infedeltà, e la morte di membri di famiglia, dovrebbero essere qualcosa di cui i medici di famiglia dovrebbero essere preoccupati. Ma l’AAFP non lo è, preferendo segnalare la virtù sull’argomento politicamente corretto del giorno mantenendo la “famiglia” nella medicina di famiglia priva di qualsiasi significato reale.
La contraccezione è divenuta così integrata nella medicina di famiglia che non prescriverla sembra una difficoltà medica. Incapace di permettermi le spese burocratiche di pratiche private, in molteplici occasioni sono stato costretto a proclamare le mie credenze religiose come una scusa per le mie pratiche prescrittive, mentre si striscia di fronte ad un potenziale datore di lavoro. Retrospettivamente, questo è sempre stato un argomento debole, tanto che mi venne suggerito che se non fossa stato per la mia credenza antiscientifica in una divinità sovrannaturale, avrei prescritto pratiche anti-riproduttive giorno e notte. In verità, sono le mie credenze mediche che determinano come tratto i miei pazienti; Dio non mi ha ordinato di averle. Riflettono estensivi studi sulla famiglia e la sessualità, basati sulla legge naturale e le sue realistiche conseguenze, che mia moglie ed io facciamo del nostro meglio per mettere in pratica.
Credenze religiose è solo un altro termine che i progressisti hanno furbescamente cooptato per svalutare le convinzioni coerenti con i valori cristiani. Il credere che la vita inizia al concepimento, il “matrimonio” omosessuale è sbagliato, e che l’aborto è un omicidio sono declassate come religiose. Credere che la vita inizia in un altro momento, il genere è fluido, o l’aborto è giusto non lo sono, e perciò non sono considerate di elevata importanza.
Le mie credenze mediche hanno aiutato a mantenere sana la mia famiglia; voglio lo stesso per i miei pazienti. Il controllo delle prescrizioni di contraccettivi hanno reso i medici agenti molto danarosi nel versante commerciale dell’attività sessuale. L’imperfezione della contraccezione nel prevenire gravidanze non volute dà alla medicina un’altra opportunità di guadagnare, in questo caso attraverso le procedure abortive. L’importanza di queste procedure nella medicina americana è chiaramente illustrata da una dichiarazione pubblica congiunta del Maggio 2019 che condanna le leggi statali che limitano l’aborto, lamentando che “in maniera non appropriata interferiscono con la relazione medico-paziente” e “senza necessità regolano la pratica medica basata sull’evidenza”. La sottostante ma non dichiarata premessa di tale dichiarazione, promulgata dalla AAFP e altre cinque grandi associazioni mediche, è che le vite umane sono di diverso valore, specialmente dei membri non nati della famiglia. Per i non nati di alto valore, la madre e il bambino diventano pazienti, e così (come dovrebbe essere) la responsabilità del medico di fare il suo meglio per assicurare la salute. Per coloro di minor valore, il dottore è chiamato non solo ad interrompere la relazione medico-paziente, ma, inoltre, a permettere lo sterminio del bambino.
Nonostante la magniloquenza della dichiarazione pubblica che descrive il medico di famiglia come “informato dai suoi anni di educazione medica, esercizio, esperienza, e le evidenze disponibili”, nulla di ciò è considerato nella decisione finale sul valore di un membro non nato della famiglia. È piuttosto la spesso imperfetta analisi di una sconvolta ragazza teenager con un livello SpongeBob di conoscenza medica che guida alla decisione sulla vita o sulla morte.
Senza mai produrre un argomento, le direttive dell’AAFP tolgono al medico di famiglia il suo ruolo di vero avvocato per ogni madre incinta e il suo bambino. Incapace di difendere la propria posizione sulle basi dell’etica medica, generalmente vista come il più alto standard della medicina, l’AAFP sceglie invece di sottolineare l’aborto come medicine basata sull’evidenza. Voluminose evidenze, più recentemente dal caso della Planned Parenthood che traffica con parti di bambini, supportano almeno questa rivendicazione, dimostrando il potenziale mortifero di questa procedura non etica e non medica. Malgrado ciò, invece di interferire con la relazione medico paziente come ritengono queste organizzazioni, leggi recentemente approvate impongono l’istituzione di una tale relazione con un bambino che i medici avrebbero altrimenti scelto crudelmente e in modo non etico di scartare.
Dal 1973 (l’anno della legalizzazione dell’aborto, ndr), il governo ha legalizzato una “religiosa” credenza che i membri non nati della famiglia non hanno automaticamente il diritto a vivere. All’epoca ed ancora oggi, invece di mettersi dalla parte dell’umanità del non nato, qualcosa nella quale i medici hanno onorata esperienza, la AAFP produce condiscendente e illogica critica a quegli elettori che lo fanno. Le organizzazioni mediche americane hanno permesso al governo di stabilire sé stesso come un membro permanente ed intruso della relazione medico-paziente e hanno dato credito a coloro che credono che alcune vite americane valgono meno di altre. Nascosta dietro termini come “salute riproduttiva”, “medicina basata sull’evidenza” e “intrusione nella relazione medico-paziente” è la nostra volontà come organizzazione di sacrificare vite umane per guadagno finanziario e politico. Quando professioni le cui reputazioni sono stabilite basate sugli ideali cristiani di aiutare i più deboli tra noi a prosperare e spese dei deboli, il fallimento è inevitabile – tranne, ovviamente, per quelli con vite di valore superiore.
_________________________________
Scrivi un commento