Vaccinazione-Vaccini

 

 

di Anima Misteriosa

 

Cari amici, sono stata ferma per più di due settimane: dato che sono una docente, potete immaginare perché. Vorrei riprendere il discorso sulla questione delle misure prese dal nostro governo in occasione dello scoppio dell’epidemia e anche della a dir poco lacunosa prevenzione. Mi collego quindi a un articolo precedente [1], che qui ricapitolo:

  • Il governo Conte ha affrontato l’epidemia in modo disgregato e poco sistematico, fallendo nella necessità di raccogliere, assimilare e impiegare rapidamente le informazioni necessarie.
  • Negli ultimi decenni i nostri governi hanno provveduto, secondo un’ovvia prospettiva neoliberista, a una serie di tagli scriteriati, volti a ridurre la spesa pubblica, ma, soprattutto, i servizi ai cittadini.
  • Tra questi tagli, quelli di enti preposti alla sorveglianza epidemiologica: CNESPS, con il relativo Gruppo Epico, CIRI-IT, senza dimenticare il Sottocomitato Influenza Pandemia.
  • Questi tagli hanno spostato la risposta pandemica a enti che non sono tagliati per questo compito (vedasi Protezione Civile), oppure avventizi (CTS). Ciò ha portato al caos dei primi mesi di epidemia; non che poi la situazione sia migliorata durante la seconda ondata.

Ma ora possiamo proseguire la riflessione sul piano pandemico e sui conflitti d’interesse intorno all’ISS.

 

Il piano pandemico…uno zombie

 

Vi ricordate il Piano nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale ultimato nel 2006 dal defunto Sottocomitato Influenza e Pandemia? Tenete presente che all’epoca si temeva un’emergenza influenzale, non un coronavirus. Ebbene…è proprio lui, quello ormai divenuto famoso grazie a Francesco Zambon, il funzionario italiano dell’OMS che ha svelato nel suo rapporto le inadempienze dello Stato italiano: ovvero, che quel piano pandemico del 2006 era ancora in uso nel 2021. In sostanza, in questa strage di istituti di epidemiologia e di eccellenza, il piano pandemico era una specie di zombie proveniente da un’altra epoca.

Nel febbraio 2020 Zambon doveva coordinare il passaggio di informazioni tra Italia e OMS e si trovò in prima linea a osservare il disastro. Anzi, fu lui forse uno dei primi a rendersene conto, mentre la gente intonava l’inno nazionale per farsi coraggio e dispiegava le bandiere sui balconi. Così, il suo rapporto fu approvato dall’OMS l’11 maggio, ma ritirato il 13: proprio perché rivelava che il piano pandemico era vecchio come il cucco (in termini epidemiologici) e che era stato ricopiato immutato anno dopo anno, fino all’ultima copiatura, anch’essa sorpassata, del 2017. Il ritiro del rapporto di Zambon avrebbe avuto ricadute negative sulla nostra sanità [2]. Sul soggetto, Zambon ha pubblicato un libro presso Feltrinelli, Il pesce piccolo. Una storia di virus e segreti [3], libro che approfondirò ulteriormente più in là.

Come è noto, tutta la vicenda è sotto la lente di ingrandimento della Procura di Bergamo per epidemia colposa: il medico Ranieri Guerra, uno dei direttori vicari OMS, è accusato di avere fatto pressioni su Zambon perché ritirasse il rapporto o lo modificasse e di avere mentito alla procura (La verità è che l’Oms subisce pressioni al suo interno da persone che hanno interessi diversi da quello della salute pubblica, afferma lo stesso Zambon [4]).

Attualmente, Zambon si è dimesso dall’OMS, il 31 marzo scorso: riferisce che è stato praticamente isolato dall’organizzazione e impossibilitato sia a lavorare, che a trasferirsi. Ma la sua uscita gli ha permesso di raccontare la sua storia, che implicherebbe del resto responsabilità ad alto livello nella stessa OMS. E difatti, vari personaggi di spessore sarebbero ben informati sulla vicenda: Speranza, ovviamente, Brusaferro, a capo dell’ISS, il capogabinetto del ministero della Salute Goffredo Zaccardi e persino Adhanom Ghebreyesus Tedros, direttore generale dell’OMS. Si noti che Ghebreyesus aveva rifiutato per ben tre volte e persino a fronte di richieste formali del nostro Ministero degli Esteri, che Zambon si presentasse per rispondere ai magistrati di Bergamo, usando come pretesto l’immunità funzionale che solo lui poteva revocare; alla fine, dai magistrati Zambon ci è andato da solo. Quando gli si chiede se ha ricevuto sostegno dai suoi colleghi, Zambon risponde:

Su 500 dipendenti delle sedi europee si contano sulle dita di una mano quelli che si sono fatti vivi, gli altri hanno avuto paura. Evidentemente ciò che è accaduto a me dev’essere di monito [5].

In un ambiente dominato dai conflitti d’interesse e dalla scarsa trasparenza, come rivela lui, è quasi impossibile che qualcuno si dimetta rinunciando, come rivela al Corriere della sera, a uno stipendio netto di 7.500 euro al mese [6]. Lui lo ha fatto.

Ora, da tutta questa storia, che cosa emerge? Che il piano pandemico difficilmente avrebbe potuto essere rinnovato se era caduto il Sottocomitato che lo aveva prodotto…Anzi, il problema è ben più ampio di quanto appaia di primo acchito. Non solo non c’era piano pandemico, ma erano stati eliminati anche i principali organismi preposti naturalmente a supervisionare un’epidemia e a produrlo. La storia di Francesco Zambon ha poi semplicemente confermato la scarsa trasparenza ad altissimo livello, addirittura tra Stato italiano ed OMS.

Ma queste lacune enormi sono colpose (come recita l’imputazione della Procura di Bergamo) o intenzionali? Non posso rispondere in modo apodittico alla domanda, ma la risposta emergerà comunque da quanto segue.

 

I motivi di una strage (in tutti i sensi)

 

Il prof. Pierfrancesco Belli sottolinea che lo smantellamento delle strutture epidemiologiche è avvenuto sotto la direzione dell’ISS da parte di Walter Ricciardi per motivi di “razionalizzazione”. Ecco uno dei principali responsabili; si tratta di quello stesso Ricciardi, già rappresentante del governo italiano presso l’OMS [7], che siamo obbligati a sorbirci molto spesso in TV con le sue esternazioni di solito catastrofiste e che osava lamentarsi durante il primo lockdown dei tagli alla Sanità: ben 37 miliardi di euro negli ultimi 7 anni (salvo un solo aumento previsto dal governo Gentiloni per un miliardo), con una riduzione di 40.000 operatori, di cui ben 10.000 in Campania e 9.000 in Lazio (durante la trasmissione in cui snocciolava questi dati è stato immediatamente contestato dal deputato di Italia Viva Luigi Marattin, quindi del partito di Speranza). Reparti interi sono rimasti senza medici, senza chirurghi, senza altri specialisti; mancano all’appello 53.000 infermieri. Per non parlare dei dati OCSE che ci darebbero al primo posto nella gestione della sanità tra i paesi poveri [8]. Da che pulpito…

Ricciardi è divenuto commissario straordinario dell’ISS nel 2014, sotto il governo Renzi. Si era all’epoca del commissariamento dell’ISS voluto dal ministro Beatrice Lorenzini nel 2013: un parere della Corte dei Conti sul bilancio aveva indotto a decapitare l’istituto e a commissariarlo. Il commissario straordinario divenne appunto Ricciardi, poi nel 2015 presidente. Nonostante i problemi di bilancio, tutta la questione del commissariamento dell’ISS all’epoca appariva, bisogna ammetterlo, strana; infatti, si leggeva nella stampa:

La notizia ha creato un certo scalpore in Italia e anche all’estero, perché si tratta di una decisione atipica anche se nella motivazione ufficiale si parla di troppi debiti…Questo atto comporta l’azzeramento dei vertici e del consiglio scientifico e apre nuovi scenari difficili da prevedere. Il Comunicato del Ministero è abbastanza scarno e non offre spunti in tal senso, anche se evoca efficienza, sviluppo e modernizzazione in linea con gli standard dei principali enti di ricerca internazionali [9].

Il commissariamento è un atto gravissimo, che si usa, per esempio, in caso di interferenze illecite: qui, suscita chiaramente dei dubbi. Per di più, nel 2016 il Consiglio di Stato ha accettato il ricorso di due consiglieri di amministrazione e dichiarato che non esistevano i presupposti per il commissariamento: ma il danno era già fatto. Ricciardi, libero di agire alla testa dell’ISS e nonostante gli appelli visti sopra, divise gli specialisti dello CNESPS fra vari dipartimenti, disperdendone le competenze; il centro cambiò nome, funzioni e perse la sua focalizzazione primaria sull’epidemiologia, nonché una metà dei suoi addetti: questo secondo la versione di un ricercatore che preferisce rimanere anonimo. Quando AGI ha cercato di raggiungerlo per porgli delle domande in merito, Ricciardi non ha risposto [10].

Purtroppo, c’è dell’altro. Il Codacons (quando ancora non pensava all’obbligo vaccinale) ha fatto ricorso proprio contro Walter Ricciardi al TAR quindi alla sezione V del Consiglio di Stato, perché il suo ruolo era incompatibile con numerosi conflitti d’interesse; la procedura ha obbligato ad attivarsi persino l’Autorità Anticorruzione. Quest’ultima aveva dapprincipio archiviato l’indagine contro di lui, ma il Consiglio di Stato l’ha obbligata a riaprire il fascicolo nell’aprile 2021, mentre Speranza ha dovuto rimuoverlo con effetto immediato da ogni incarico pubblico a meno di non incorrere in una denuncia per abuso in atti d’ufficio. Proprio quando era a capo dell’ISS Ricciardi era stato promotore del piano nazionale di prevenzione vaccinale 2016-18 [11]: siamo nel quadro della legislazione promossa sotto il governo Renzi e il ministro della Salute Lorenzin per l’imposizione dell’obbligo di ben 10 vaccini ai nostri bambini (prima erano 4 e in molti paesi UE non esiste alcun obbligo). Nel 2014 l’Italia fu scelta come paese “apripista” per la nuova strategia vaccinale globale, senza però che ci fosse alcuna emergenza in merito (i casi di morbillo erano poche migliaia l’anno e per la rosolia si scendeva addirittura a poche decine). E si ricorderà come la stessa Lorenzin avesse diffuso la bufala dei 270 bambini morti di morbillo a Londra nel 2013 (in realtà, il morto era stato uno solo) [12].

Ora, il promotore della campagna vaccinale all’ISS tra 2016 e 2018 era proprio Ricciardi, ma, secondo il Codacons, sarebbe stato finanziato da numerose ditte di Big Pharma: Glaxo Smith Kline, direttamente coinvolta nella produzione dei vaccini imposti ai bambini, Pfizer, Sanofi Pasteur, AbbVie. Avrebbe ricevuto dei finanziamenti da queste imprese persino durante il periodo in cui era presidente dell’ISS (nonostante il commissariamento per problemi di bilancio). Il Codacons, del resto, già da tempo lo aveva attaccato, tenendo il conto delle sue numerose esternazioni quanto meno inopportune – da cui aveva preso le distanze persino l’OMS – e ricordando le transazioni direttamente a favore del prof. Ricciardi da parte di note case farmaceutiche produttrici di vaccini, lo ripeto, persino nel periodo in cui lui era presidente dell’ISS [13]. Tra l’altro, in questa campagna pro – vaccini ebbe un ruolo determinante anche il succitato Ranieri Guerra (quello accusato di aver voluto far scomparire il rapporto Zambon), già Consigliere Scientifico della nostra ambasciata a Washington, poi Direttore della Prevenzione nel Ministero della Salute e, guarda caso, inserito nel consiglio di amministrazione della Fondazione Glaxo [14].

La Alterio dimostra nel suo libro come la strategia vaccinale globale fosse voluta e da lungo tempo, celando affari ben poco leciti e i consueti maneggi di Big Pharma. La cosa si riverbera in pieno su questa vicenda. Quindi, secondo la logica “meno prevenzione, più vaccini”, il commissariamento abusivo dell’ISS, la cancellazione dello CNESPS e degli altri organismi epidemiologici, l’aggressiva legislazione vaccinale voluta dalla Lorenzin e la sua promozione da parte di Ricciardi all’ISS (con tanto, a quanto asserito da Codacons, di contributi da parte di Big Pharma) sembrano proprio rientrare nello stesso quadro. Il tutto in salsa neoliberista.

 

E ora?

 

Chi fa adesso la sorveglianza epidemiologica? L’ISS e il Ministero della Salute, attraverso il protocollo Sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza, mediante la rete InfluNet e attraverso una serie di medici sentinella; dai dati così ottenuti l’ISS ricava un rapporto settimanale, cui si affianca quello del NIC (Centro Nazionale per l’Influenza), al quale spettano le indagini sui campioni biologici. Il NIC rientra nella rete internazionale di laboratori coordinati dall’OMS e dall’ECDC (Centro Europeo di Prevenzione e Controllo delle Malattie). Però…tra i virus da monitorare così c’erano quelli influenzali e non il SARS-Cov: strano, perché sempre l’ISS e il Ministero della Salute hanno finanziato negli ultimi 10 anni alcuni progetti di ricerca sui virus respiratori di origine animale e a rischio zoonosi, per cui erano consapevoli della potenziale pericolosità di questa famiglia di virus [15]. Del resto, gli appelli del mondo scientifico si erano moltiplicati fin dall’epidemia di SARS-Cov1 del 2002-4: è rimasta scoperta proprio quest’area di tutela. Perché?

Un altro dato importante: sappiamo oggi che il SARS-Cov2 girava nella popolazione ben prima che le autorità ne dessero l’allerta, sia in Europa che negli USA. Quindi il prof. Belli si chiede:

Mi pongo perciò il quesito circa il se e il quando WHO, ISS e NIC hanno validato le schede ed i campioni raccolti e quindi quando sono state passate le sequenze genomiche alle data-bank internazionali. Cosa significa ciò? Significa che, stante la “parentela” genomica tra Sars-Cov2 e Sars e Mers (rispettivamente al 89% e 60%, secondo fonti ISS), è trascorso troppo tempo per identificare le caratteristiche del nuovo ceppo, l’elevata capacità di trasmissibilità interumana dell’infezione (R con zero) e della conseguente concreta elevata pericolosità. Significa che il sistema di sorveglianza esistente in Italia…unitamente ai canali di comunicazione e flussi sanitari già esistenti sul territorio, pur potendolo fare, non sono stati in grado di raccogliere, analizzare, elaborare i dati e quindi attuare le possibili risposte [16].

 Quindi, anche le segnalazioni dei medici di base o dei Pronto Soccorso o degli ospedali, sono andate perse e così quelle dei medici sentinella. Allora i protocolli applicati nelle prime fasi dell’epidemia non erano adeguati e non sono state prese le cautele necessarie a proteggerci.

Ancora mi domando: perché?

 

Ricapitolando

 

Sintetizziamo qui i dati emersi da quanto precede.

  • Una lacuna gravissima, sorta in questo contesto è stata la mancanza di un piano pandemico aggiornato, anche perché mancava ormai il sottocomitato ad hoc.
  • Quando Francesco Zambon ha lamentato questa carenza spaventosa, l’OMS gli ha messo i bastoni tra le ruote, anche ai più alti livelli, da Ghebreyesus in giù. E tutti erano a conoscenza della questione (Speranza, Brusaferro e compagnia cantante). Il tutto, inserito in una politica che vuole privilegiare i vaccini, a scapito della prevenzione e dei servizi.
  • Tra l’altro sono stati tagliati anche quegli organi (come il CIRI-IT), che avrebbero dovuto supervisionare i vaccini.
  • Quello che ha tagliato lo CNESPS è quello stesso Ricciardi che è stato posto a capo dell’ISS dalla Lorenzin, ha gestito il lancio della nuova campagna vaccinale per i bambini nel 2016-18 e per questo avrebbe sviluppato numerosi conflitti d’interesse con varie case farmaceutiche.
  • Negli ultimi anni l’ISS ha monitorato di tutto, tranne i virus Sars-Cov; e in ogni caso, il sistema di sorveglianza messo in piedi ha fallito miseramente nel 2020.

 

Se a questo punto aggiungiamo che il famigerato protocollo di Speranza “paracetamolo e vigile attesa” era più volto a far danno che a curare i pazienti (infatti, abbassa il glutatione, un antiossidante indispensabile alla difesa immunitaria) [17]; oppure che, come già aveva sostenuto il tanto criticato dottor Pasquale Bacco alla Camera l’anno scorso [18] e come mi ha confermato a voce un anziano ed esperto docente di Medicina, parecchi morti in terapia intensiva sono stati falcidiati dall’uso scriteriato dell’ossigeno al 100%….Ecco, viene spontaneo diventare complottisti. Perché tutto questo?

 

[1] https://www.sabinopaciolla.com/come-ingigantire-unepidemia/

[2] La vicenda emerse per la prima volta nella trasmissione Report, Virus e segreti di Stato, 2 novembre 2020, https://www.youtube.com/watch?v=3kLZLTtMYTQ&t=13s ; cfr. anche Giorgio Fraschini, Una voce per la tutela della salute pubblica: la storia di Francesco Zambon dell’OMS, Transparency International Italia, https://www.transparency.it/informati/blog/una-voce-per-la-tutela-della-salute-pubblica-la-storia-di-francesco-zambon-dell-oms

[3] Cfr. https://www.ibs.it/pesce-piccolo-storia-di-virus-libro-francesco zambon/e/9788807174018?inventoryId=290816560

[4] Cfr. Andrea Pasqualetto, Francesco Zambon, il medico che accusò l’OMS: “Rinuncio a uno stipendio da 7.500 euro al mese, Corriere della sera 19 giugno 2021, https://www.corriere.it/cronache/21_giugno_19/francesco-zambon-oms-stipendio-5634693c-d08a-11eb-8ae4-82443567179f.shtml?refresh_ce

[5] Cfr. Michela Nicolussi Mori, Francesco Zambon: “Ho lasciato l’OMS per cercare di cambiarla da fuori, Corriere del Veneto 13 aprile 2021, https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cronaca/21_aprile_13/francesco-zambon-ho-lasciato-l-oms-cercare-cambiarla-fuori-dad609de-9c23-11eb-848d-bfb88f34f9d6.shtml

[6] Cfr. Andrea Pasqualetto, Francesco Zambon, il medico che accusò l’OMS: “Rinuncio a uno stipendio da 7.500 euro al mese, Corriere della sera 19 giugno 2021, https://www.corriere.it/cronache/21_giugno_19/francesco-zambon-oms-stipendio-5634693c-d08a-11eb-8ae4-82443567179f.shtml?refresh_ce

[7] Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Walter_Ricciardi

[8] Cfr. La7 Attualità 3 marzo 2020, https://www.youtube.com/watch?v=iLCc8Pv62pc&t=3s

[9] Cfr. Roberto Pira, Beatrice Lorenzin commissaria l’Istituto superiore di sanità, le incognite per il futuro e le domande senza risposta. Forum, Il Sole 24ore 27 giugno 2014, https://robertolapira.nova100.ilsole24ore.com/2014/06/27/beatrice-lorenzin-commissaria-listituto-superiore-di-sanita-le-incognite-per-il-futuro-e-le-domande-senza-riposta-forum/?refresh_ce=1

[10] Cfr. Manuela D’Alessandro, Storia del Centro di epidemiologia che venne depotenziato da Ricciardi, AGI 11 dicembre 2020, https://www.agi.it/cronaca/news/2020-12-11/centro-epidemiologia-depotenziato-walter-ricciardi-istituto-superiore-sanit-10631421/

[11] Cfr. Codacons, accolto nostro ricorso contro Ricciardi, ANSA 3 aprile 2021, https://codacons.it/codacons-accolto-nostro-ricorso-contro-ricciardi/.

[12] Si veda la ricostruzione molto dettagliata di Tiziana Alterio, Il dio vaccino, Tiziana Alterio ed., 2021, cap. 6 2014: Italia, paese cavia, pp.87-102.

[13] Covid, Codacons contro Ricciardi, Adkronos 22 agosto 2021, https://www.adnkronos.com/covid-codacons-contro-ricciardi_1XWYiz9LZCCJfmJFYLjdfq

[14] Cfr. Tiziana Alterio, Il dio vaccino, Tiziana Alterio ed., 2021, pag. 97.

[15] Cfr. Giovanni Cedrone, Dal CNESPS al CIRI, così il taglio di alcuni enti ha indebolito la sorveglianza epidemiologica e la lotta al Covid-19, Sanità informazione 20 aprile 2020, https://www.sanitainformazione.it/salute/dal-cnesps-al-ciri-cosi-il-taglio-di-alcuni-enti-ha-indebolito-la-sorveglianza-epidemiologica-e-la-lotta-al-covid-19/

[16] Cfr. Giovanni Cedrone, Dal CNESPS al CIRI, così il taglio di alcuni enti ha indebolito la sorveglianza epidemiologica e la lotta al Covid-19, Sanità informazione 20 aprile 2020, https://www.sanitainformazione.it/salute/dal-cnesps-al-ciri-cosi-il-taglio-di-alcuni-enti-ha-indebolito-la-sorveglianza-epidemiologica-e-la-lotta-al-covid-19/ L’articolo comprende un’intervista al prof.Pierfrancesco Belli dell’INCER Institute.

[17] Cfr. Stefano Filippi, Bocciata la “cura” Speranza. Usando solo la tachipirina aumenta il rischio di morire, La Verità 30 settembre 2021, https://www.laverita.info/cura-speranza-morti-2655194154.html

[18] Cfr. Coronavirus, il professor Bacco alla Camera: “Protocollo sbagliato, abbiamo sparato ossigeno nei malati. Ecco perché è strage di Stato, Il Giornale 13 ottobre 2020, https://www.liberoquotidiano.it/news/scienze-tech/24864183/coronavirus-professor-bacco-protocollo-sbagliato-polmoni-ossidati-omicidio-stato.html

 

 

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