A sei anni dalla morte della serva di Dio Chiara Corbella Petrillo, la diocesi di Roma fa ora il primo passo verso la beatificazione. La giovane donna è morta a soli 28 anni il 13 giugno 2012. Laica e madre di famiglia dopo essersi sposata con Enrico Petrillo il 21 settembre 2008 si trovò ben presto a vivere situazioni impreviste e difficili come la morte di due figli, poco dopo la loro nascita. Durante la terza gravidanza, a Chiara fu diagnosticato un tumore. Le eventuali cure avrebbero avuto conseguenze mortali sul nascituro. Chiara decise invece di portare a compimento la gravidanza. La sua storia aveva fatto commuovere l’Italia e anche il mondo. Si trattava della straordinaria vicenda di una mamma (oggi avrebbe 34 anni, essendo nata nel gennaio del 1984 a Roma ) che aveva preferito rimandare le cure di un male incurabile che la affliggeva da due anni per portare avanti la gravidanza di suo figlio, Francesco nato sano. Solo allora Chiara si affiderà alle cure, ma è ormai troppo tardi.
ECCO COSA CHIARA SCRISSE DI SE’
Mi chiamo Chiara sono cresciuta in una famiglia cristiana che sin da bambina mi ha insegnato ad avvicinarmi alla fede.
Quando avevo 5 anni mia madre cominciò a frequentare una comunità del Rinnovamento dello Spirito e così anche io e mia sorella cominciammo questo percorso di fede che ci ha accompagnato nella crescita e mi ha insegnato a pregare e a rivolgermi in maniera semplice a Gesù come ad un amico a cui raccontare le mie difficoltà e i miei dubbi, ma soprattutto mi ha insegnato a condividere la fede con i fratelli che camminavano con me.
All’età di 18 anni in un pellegrinaggio incontrai Enrico e pochi mesi dopo ci fidanzammo.
Nel fidanzamento durato quasi 6 anni, il Signore ha messo a dura prova la mia fede e i valori in cui dicevo di credere.
Dopo 4 anni il nostro fidanzamento ha cominciato a barcollare fino a che non ci siamo lasciati.
In quei momenti di sofferenza e di ribellione verso il Signore, perché ritenevo non ascoltasse le mie preghiere partecipai ad un Corso Vocazionale ad Assisi e li ritrovai la forza di credere in Lui, provai di nuovo a frequentare Enrico e cominciammo a farci seguire da un Padre Spirituale, ma il fidanzamento non ha funzionato fin tanto che non ho capito che il Signore non mi stava togliendo niente ma mi stava donando tutto e che solo Lui sapeva con chi io dovevo condividere la mia vita e che forse io ancora non ci avevo capito niente!
Finalmente libera dalle aspettative che mi ero creata ho potuto vedere con occhi nuovi quello che Dio voleva per me.
Poco dopo contro ogni nostra aspettativa superate le nostre paure abbiamo deciso di sposarci.
Nel matrimonio il Signore ha voluto donarci dei figli speciali: Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni ma ci ha chiesto di accompagnarli soltanto fino alla nascita ci ha permesso di abbracciarli, battezzarli e consegnarli nelle mani del Padre in una serenità e una gioia sconvolgente.
Ora ci ha affidato questo terzo figlio, Francesco che sta bene e nascerà tra poco, ma ci ha chiesto anche di continuare a fidarci di Lui nonostante un tumore che ho scoperto poche settimane fa e che cerca di metterci paura del futuro, ma noi continuiamo a credere che Dio farà anche questa volta cose grandi.
Chiara Corbella Petrillo, al Laboratorio della fede, Gennaio 2011.
fonte: Avvenire
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