di Sabino Paciolla
Icona della musica, Céline Dion presta la sua celebrità a sostegno di un’agenda ideologica che si sta sempre più diffondendo, quella del gender fluido. Un’agenda che ha come finalità quella di attaccare tutto quanto fa riferimento al genere maschile/femminile, per frantumarlo.
Nel video che ha da poco pubblicato, riportato in fondo, Céline è la protagonista che dopo essersi chiesta a chi appartengano i bambini, si propone con la magia di cancellare le differenze che nel mondo esistono, anche e soprattutto nell’uomo.
“I nostri figli. Non sono davvero i nostri figli, perché siamo tutti solo anelli di una catena infinita che è la vita”, racconta la cantante canadese nel video pubblicato questa settimana. “Per noi, sono tutto. Ma in realtà, noi siamo solo una frazione del loro universo”.
Dice che siamo “anelli” di una catena, non dice che siamo figli di un Padre buono che ci ha amati, e che ci ha creati maschio e femmina (“maschio e femmina li creò”). Per lei invece siamo solo degli anelli di una catena infinita che ci incatena ad una ideologia del nulla, che annulla le differenze, per ridurre il tutto ad un prevalente bianco e nero, la cui mistura non potrà che essere un triste grigio. Quando l’ideologia prende il sopravvento sulla realtà, fatalmente, tutti i colori, anche quelli più belli come quelli dell’arcobaleno, anche quelli più sbandierati, non possono che finire in un mesto grigio.
Nello spot si vede la Dion che fa irruzione in un ospedale, nel reparto maternità, dove i neonati maschi e femmine sono divisi in modo uniforme nei lati blu e rosa della stanza.
“Ci manca il passato; sognano il domani”, dice Dion nel video. “Possiamo spingerli verso il futuro, ma la strada da seguire sarà sempre la loro scelta”. Poi soffia una manciata di coriandoli di colore nero e argento scintillante per tutta la stanza, cancellando i colori sulle pareti e trasformando l’abbigliamento a colori dei bambini in un nuovo abito in bianco e nero.
Per la verità, quello che viene fuori dopo questa magia non sembra affatto un mondo più bello (e più libero). A parer di chi scrive, le immagini sembrano saltar fuori dal lugubre film tratto dal noto romanzo di Orwell “1984”. Quello che narra la storia di una società che è amministrata secondo i principi del Socing (nell’originale inglese, “IngSoc”), il Partito Socialista Inglese, ed è governata da un onnipotente partito unico con a capo il Grande Fratello, un personaggio che nessuno ha mai visto di persona (ma che appare in manifesti affissi dappertutto) e che tiene costantemente sotto controllo la vita di tutti i cittadini
Lo spot pubblicizza una nuova linea di abbigliamento di Dion e Nununu, quest’ultima fondata da due stiliste di abbigliamento per bambini dedicata a “introdurre i bambini al meraviglioso mistero del minimalismo”. Leggiamo sul sito della casa di moda: “L’immagine nununu trasmette un’aria di distacco. non è mai carina o dolce, ma sempre pronta alla sfida. il marchio opera in un modo in cui invece di definire le differenze le dissolve, sfumando ogni confine e rendendo le divisioni del tutto insignificanti”.
Come si vede, le due stiliste vogliono talmente eliminare le differenze da bandire anche le maiuscole dei nomi propri, dei cognomi ed anche delle parole che seguono dopo i punti. Così nessuna parola potrà offendersi.
Le due stiliste della casa moda fanno propria l’agenda “che sfida la tradizionale dicotomia tra ragazzo e ragazza”. “Nununu ha recentemente unito le forze con l’iconica vocalist céline dion, creando celinununu insieme per dare voce a un nuovo messaggio attraverso la moda per bambini – l’uguaglianza e il rispetto per l’umanità sono i valori più alti”.
Per capire cosa le stiliste intendano, vi basti vedere la foto del bambino che riportano sul loro sito:
Un teschio stilizzato appare spesso sui capi di abbigliamento per bambini. Chissà perchè.
La moda, espressione della creatività umana, sembra che in questo caso venga curvata e costretta da una posizione ideologica. Infatti, in un’intervista alla CNN, una delle due stiliste, Iris Adler, facendo eco a Céline Dion, dice: “Non è una questione di colore, di moda,”. E poi: “La moda ha il potere di plasmare la mente delle persone. Stiamo cercando di plasmare il futuro di tutti gli esseri umani. Trova la tua individualità”.
Pur di portare avanti una agenda ideologica, quella del transgenderismo, attraverso tutti i mezzi, soprattutto quelli più efficaci come la moda, la canzone, lo spettacolo ecc, vengono trascurati, negati o nascosti i dati drammatici sulle potenziali ricadute negative per le prossime generazioni.
Noi genitori dovremmo prestare molta attenzione ai messaggi che vengono veicolati attraverso la musica, la moda, ecc. perché essi, nonostante la falsa neutralità che gli autori vogliono trasmettere, non sono affatto…. neutri.
Ma che bella serie di contenuti e simboli astanici tanto in voga nella high class illuminata. Per approfondimento consiglio il sito
http://www.santaruina.it/
e il video conferenza youtube sullo neo-spiritualismo del suo autore Carlo Brevi