Il cardinale italiano Camillo Ruini ha detto che sta pregando affinché non ci sia uno scisma in Germania, mentre i sacerdoti e i vescovi del paese annunciano il loro disaccordo con un documento del Vaticano che dice che la Chiesa non può benedire le unioni omosessuali.
Riferisce la giornalista Hannah Brockhaus nel suo articolo pubblicato su Catholic News Agency, che vi propongo nella mia traduzione.
Il cardinale italiano Camillo Ruini ha detto che sta pregando affinché non ci sia uno scisma in Germania, mentre i sacerdoti e i vescovi del paese annunciano il loro disaccordo con un documento del Vaticano che dice che la Chiesa non può benedire le unioni omosessuali.
In un’intervista del 4 maggio al quotidiano Il Foglio, Ruini ha detto: “Spero con tutto il cuore che non ci sia nessuno scisma, e prego per questo”.
Il cardinale 90enne ha fatto riferimento alla lettera di Papa Francesco del 2019 in cui ha chiesto ai cattolici tedeschi di mantenere una “connessione con la Chiesa universale”.
“Queste parole del papa offrono una norma e una direzione preziosa”, ha detto Ruini. “Non nego, quindi, che ci sia un rischio di scisma, ma ho fiducia che, con l’aiuto di Dio, possa essere superato”.
I commenti di Ruini arrivano dopo che un certo numero di sacerdoti e vescovi nel mondo di lingua tedesca hanno espresso il loro sostegno alla benedizione delle unioni tra persone dello stesso sesso, nonostante un recente documento della Congregazione vaticana per la dottrina della fede (CDF) che ha detto che la Chiesa non può benedire tali unioni.
In Germania, gli operatori pastorali cattolici hanno pianificato un evento a livello nazionale il 10 maggio in sfida alla sentenza del Vaticano. Gli organizzatori sperano che le coppie dello stesso sesso in tutta la Germania prendano parte all’iniziativa, nota come “Segnungsgottesdiensten für Liebende”, o “servizi di benedizione per gli innamorati”.
La CDF ha pubblicato un “Responsum ad dubium” il 15 marzo, con l’approvazione di Papa Francesco, rispondendo alla domanda: “La Chiesa ha il potere di dare la benedizione alle unioni di persone dello stesso sesso?” La CDF ha risposto: “Negativo”, delineando il suo ragionamento in una nota esplicativa e in un commento di accompagnamento.
Ruini, che è stato vicario generale di Roma dal 1991 al 2008, e presidente della conferenza episcopale italiana per 16 anni, ha detto che “le persone possono certamente essere benedette, ma perché si sono convertite, non perché siano confermate nel loro peccato”.
“Dio stesso benedice l’uomo peccatore perché si lasci cambiare da Lui, ma non può benedire il peccato”, ha aggiunto.
“Vorrei sottolineare la forza di questa posizione: non si tratta solo di qualcosa che la Chiesa ha deciso di non fare, ma di qualcosa che la Chiesa non può fare. Di conseguenza, nessuno nella Chiesa ha questo potere”, ha detto Ruini.
Ruini ha la reputazione di parlare apertamente di questioni sociali e politiche relative alla Chiesa cattolica, e, specialmente durante i suoi anni in posizioni di comando, ha fatto frequenti apparizioni sui media.
Egli si unisce ad altri cardinali e vescovi cattolici che hanno recentemente espresso preoccupazione per la situazione della Chiesa in Germania.
In un’intervista con Colm Flynn andata in onda su EWTN il mese scorso, il cardinale australiano George Pell ha detto di pensare che “c’è una percentuale della Chiesa tedesca che sembra andare decisamente nella direzione sbagliata“.
Il vescovo inglese Philip Egan di Portsmouth si è detto preoccupato che la “via sinodale” della Chiesa tedesca possa portare ad uno “scisma di fatto”.
Ruini ha sottolineato il 4 maggio che “la Chiesa oggi è contro ogni ingiusta discriminazione delle persone omosessuali e desidera che esse siano accolte nella comunità cristiana con rispetto e considerazione”.
L’oggetto del contendere, ha proseguito, “sta nella valutazione morale delle relazioni omosessuali e delle unioni che le coinvolgono”.
“Secondo il costante insegnamento della Sacra Scrittura, dell’Antico e del Nuovo Testamento, e della tradizione ecclesiale, gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati”, ha detto, “perché non sono adatti a trasmettere la vita e non sono basati su una vera complementarietà affettiva e sessuale. Pertanto, in nessun caso possono essere approvati”.
La mia domanda è: esistono vescovi o cardinali veramente conservatori? Va bene il discorso dei progressisti “politicanti”, ma i conservatori dovrebbero essere per il “si si” oppure “no no”, come Gesù insegna. Nessuno spazio alla politica del ni! Oppure mi sto sbagliando io?
Non sarebbe difficile un gesto pubblico eclatante da parte di un alto prelato conservatore (e dico proprio eclatante, dalla visibilità mondiale) che costringa Bergoglio a prendere posizione ufficiale e pubblica sul tema dell’omosessualità e non solo. D’altronde, un vero credente deve essere disposto a dare la vita per Cristo, per cui gesti pubblici eclatanti se ne possono fare tanti… non dico di minacciare di buttarsi dal balcone di casa, ma qualcosa di meno folle ma altrettanto efficace. Staremo a vedere se esistono veri credenti tra gli alti prelati!
Penso che umanamente stiamo vivendo una battaglia persa e che solo il Signore possa intervenire per modificare la situazione.
La presenza degli omosessuali nella Chiesa è una realtà ormai conclamata, i filtri all’ingresso per escludere coloro che non sono allineati con questa realtà sono presenti da decenni. In questo scenario è logico che il “Magistero” cerchi di avvicinare la Chiesa al mondo reale, dove l’omosessualità è diventata norma accettata, non tanto e non solo per non vedere ridotta la frequentazione delle chiese (come ha detto il vescovo di Anversa) ma anche (e forse soprattutto) per arrivare ad auto-legittimarsi e poter fare “coming-out” in tutta tranquillità.
Il tutto inserito in un cammino di progressiva protestantizzazione, di accantonamento dei valori non negoziabili, di interpretazioni forzate della Parola di Dio (ai tempi non c’era il registratore…), di superamento dei sacramenti, di ridimensionamento della Consacrazione e della stessa Eucaristia…
Non credo servano gesti eclatanti in questo contesto: possiamo solo pregare, e pregare molto.
Pregare è giustissimo ed è la prima cosa che possa fare un cristiano. Ma siamo chiamati per ordine di Gesù ad essere pietra di scandalo dovunque. Lo scandalo massimo è l’imitazione di Gesù, cioè il martirio.