Il Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede ha definito il percorso sinodale una variante della “cultura woke materialista e nichilista”.

Di seguito segnalo all’attenzione e alla riflessione dei lettori di questo blog l’articolo scritto da Andreas Wailzer e pubblicato su Lifesitenews. Visitate il sito e valutate liberamente le varie opzioni offerte e le eventuali richieste. Ecco l’articolo nella mia traduzione. 

 

Card. Gerhard Muller (Catholic Church England And Wales)
Card. Gerhard Muller (Catholic Church England And Wales)

 

Il cardinale Gerhard Müller, ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF), ha criticato l’eretico Cammino Sinodale tedesco, affermando che è peggio dello scisma e definendolo una variante della “cultura woke materialista e nichilista” che ha abbandonato “l’essenza stessa del cristianesimo”.

In una recente intervista con la rivista conservatrice tedesca Tichys Einblicke, Müller è stato interrogato sul suo ultimo libro “In Buona Fede”, nel quale ha affermato che la situazione della Chiesa cattolica in Germania è “peggiore dello scisma”.

Müller ha spiegato che mentre le Chiese ortodosse scismatiche hanno mantenuto l’attenzione su Cristo, il cammino sinodale in Germania ha abbandonato “l’essenza stessa del cristianesimo […] a favore della sua trasformazione in una variante della cultura woke materialista e nichilista dell’autoredenzione e dell’autocreazione dell’uomo”.

Invece della parola di Dio nelle Sacre Scritture e nella Tradizione della Chiesa, si fa riferimento ad “autorità” come Michel Foucault, Judith Butler, Helmut Kentler o Yuval Harari”, ha continuato Müller.

“Non si può scacciare il diavolo con Belzebù, cioè, nella lotta contro la pedofilia, non si può privare la sessualità umana delle esigenze dei comandamenti di Dio e del potere trasformante della sua grazia e ridurla a un piacere privato libero dalla morale”.

“La Chiesa cattolica, fin da Ireneo di Lione, non ha mai permesso agli gnostici di tutti i tempi di farla franca nel de-moralizzare la promiscuità sessuale, la poligamia e l’offuscamento della distinzione tra uomo e donna dicendo che a Dio non interessa il mondo materiale e la corporeità dell’uomo (Contro le eresie I, 28, 2)”.

Il cardinale tedesco ha inoltre affermato che la “cultura del woke”, rappresentata anche nel Cammino sinodale, conduce l’umanità sulla strada dell’autodistruzione. Alla radice di questo problema, Müller individua una “antropologia sbagliata, che fa del matrimonio tra uomo e donna una variante arbitraria della libido egocentrica”.

Commentando la richiesta di ordinazioni femminili, il prelato tedesco ha affermato che “il fatto che le donne non possano ricevere il sacramento dell’ordinazione a livello di vescovo, sacerdote/presbitero e diacono non è una questione storico-sociologica (“patriarcale”) o psicologica (“anti-donna”, che è una follia anche come termine), ma una questione di natura sacramentale (e precisamente non funzionale) di questo sacramento stesso, in quanto rappresenta Cristo come Sposo della Chiesa nella sua relazione con lei come sua Sposa”.

L’intervistatore ha chiesto a Müller se i sostenitori del Cammino sinodale gli rimproverano che i nemici del Cammino sinodale non offrirebbero alcuna soluzione valida. “Non abbiamo bisogno di pensare ad alcuna soluzione, perché viviamo con la forza della redenzione di Dio”, ha risposto l’ex capo della CDF.

“È sufficiente testimoniare con la parola e con la vita il Vangelo di Cristo, la cui croce è più intelligente di tutti gli intellettuali e più forte di tutte le forze dei potenti e dei ricchi di questo mondo. Allora potremo rispondere a tutti coloro che ci chiedono il senso e la ragione della speranza che ci sostiene nella vita e nella morte (cfr. 1 Pt 3, 15)”.

A Müller è stato anche chiesto perché pensa che la Germania sia il centro di questo “Sonderweg” (cammino speciale) piuttosto che la Spagna, la Francia o l’Italia.

“Purtroppo c’è ancora il Furor teutonicus, l’indomabile tendenza a voler sempre istruire e dominare il mondo intero”, ha risposto. “I cattolici tedeschi soffrono ancora di essere cittadini di seconda classe (e studiosi di teologia e scienza) da quando c’è stata la Kulturkampf [guerra culturale] nell’Impero di Bismarck e le pretese di superiorità della Leitkultur [cultura dominante] protestante prussiana. È un’ironia della storia della Chiesa che, di fronte alla sfida di un’aggressiva scristianizzazione dell’Occidente, i cattolici vogliano superare il loro complesso di inferiorità facendo riferimento alla loro comune mediocrità”.

“Qual è il suo consiglio ai fedeli cattolici in Germania che non amano il cammino sinodale ma non trovano più la solita stabilità a Roma?”, ha chiesto l’intervistatore a Müller.

“Uno sguardo alla storia della Chiesa ci aiuta ad affrontare più facilmente gli alti e bassi”, ha risposto il cardinale tedesco. “Dopo tutto, a noi cristiani non viene promessa una storia di successo come in un’impresa umana, ma l’assistenza dello Spirito Santo anche in tempi di declino o addirittura di persecuzione. Nel mercato azionario i prezzi salgono e scendono. Noi viviamo della promessa di Gesù che sarà sempre con noi fino alla fine del mondo”.

“La roccia su cui Gesù costruisce la sua Chiesa non può essere superata nemmeno dalle porte dell’inferno. Ma chi siede sulla cattedra di Pietro, come l’omonimo di questa carica, può personalmente fallire. Per questo Cristo prega per Pietro affinché la sua fede non si spenga (cfr. Lc 22,32)”.

“Per tutta la nostra fedeltà al Papa, che è naturale per un cattolico, dobbiamo anche tenere sempre ben presente che apparteniamo alla Chiesa di Cristo e che il Papa, il vescovo e il sacerdote sono solo suoi servitori – a volte infedeli – che hanno sempre bisogno di pentimento e rinnovamento”, ha concluso Müller.

Il Cammino sinodale è un progetto di riforma eterodossa avviato dalla Conferenza episcopale tedesca e dal Comitato centrale dei cattolici tedeschi nel dicembre 2019. Durante l’ultima assemblea di marzo, la stragrande maggioranza dei membri del Cammino sinodale, tra cui più di due terzi dei vescovi tedeschi, ha votato a favore di documenti eretici, chiedendo donne diacono, “benedizioni” di unioni omosessuali e persino sacerdoti “transgender” in un testo pieno di ideologia gender.

 


Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente le opinioni del responsabile di questo blog. Sono ben accolti la discussione qualificata e il dibattito amichevole.


 

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