Riporto ampi stralci dell’articolo di Edward Pentin che comunica le motivazioni che il portavoce del Card. Parolin ha dato circa la partecipazione dello stesso cardinale al controverso meeting del Bilderberg.
Eccolo nella mia traduzione.
Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha accettato l’invito a partecipare al controverso e segreto incontro Bilderberg all’inizio di questo mese per portare l’insegnamento della Chiesa a un gruppo che altrimenti non lo sentirebbe, ha detto un portavoce vaticano al National Catholic Register .
Il portavoce ha detto che gli organizzatori italiani della visita sono stati insistenti nell’estendere l’invito al più alto funzionario vaticano dopo Papa Francesco per l’evento di quest’anno, che ha avuto luogo dal 7 al 10 giugno a Torino, in Italia.
“Il cardinale ha deciso di partecipare dopo che gli organizzatori italiani lo avevano invitato con molta insistenza all’incontro sei mesi fa”, ha spiegato il portavoce. “Egli ci ha pensato a lungo e, dopo essersi consultato con alcune persone di fiducia, ha deciso di partecipare”.
Tra i principali temi discussi nel corso del 66° incontro figurano il “populismo in Europa”, la “sfida della disuguaglianza” e il “mondo della post-verità”.
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Nei suoi commenti al National Catholic Register di oggi 15 giugno, il portavoce vaticano ha sottolineato che Parolin “non ha chiesto di andare” all’evento, ma ha deciso di partecipare dopo un “lungo processo di consultazione”. Ha detto che di non sapere perché gli organizzatori fossero così insistenti, tranne che probabilmente perché papa Francesco è una “voce importante” sulla scena mondiale.
Il segretario di Stato vaticano è stato lì per un “breve periodo – circa un’ora e tre quarti”, ha rivelato, durante il quale il cardinale ha dato un discorso sulla “dottrina sociale della Chiesa” seguito da una sessione di domande e risposte.
Il Papa era certamente consapevole della partecipazione del cardinale, ha detto il portavoce, e che il cardinale era “pienamente consapevole della natura controversa” dell’evento ma si sentiva incoraggiato dall’aver già incontrato molti dei partecipanti in “altri contesti”.
“Conosceva già alcune persone, primi ministri e così via”, ha detto il portavoce.
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La copertura mediatica (del Bilderberg, ndr) continua ad essere vietata per incoraggiare il dialogo, anche se sono stati invitati a parteciparrvi personalità dei media.
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Il portavoce vaticano ha dissipato le preoccupazioni sulla natura segreta dell’evento, affermando che la Chatham House Rule (che regola l’evento, e che permette di utilizzare le informazioni senza che sia rivelata la fonte, ndr) è ben nota e ampiamente utilizzata. “Diversi altri incontri hanno le stesse regole”, ha detto. Il Bilderberg Meeting dice che i partecipanti sono liberi di discutere l’incontro e di farlo ogni anno, ma viene chiesto loro di non citarsi a vicenda.
Alcuni hanno ipotizzato che l’evento di quest’anno sia stato organizzato per discutere su come contrastare i crescenti movimenti nazionalisti e populisti, come si è visto più chiaramente nell’elezione del presidente Donald Trump, Brexit, e nelle recenti elezioni in Italia che hanno visto due partiti populisti salire al potere.
Il portavoce vaticano ha detto di “non poter dire di più” sulla questione, ribadendo che il cardinale era lì “semplicemente per trasmettere la dottrina sociale cattolica” e per portare “la voce della Chiesa a persone che altrimenti non l’avrebbero sentita”.
Anche se il portavoce non era presente con il cardinale, ha detto di credere che il suo discorso e le sue osservazioni siano state “molto ben accolte”.
Il National Catholic Register ha contattato la direzione del Bilderberg Meeting per chiedere perché gli organizzatori hanno insistito tanto sulla partecipazione del cardinale e se l’intento fosse di promuovere un’agenda globalista, ma non ha ricevuto ancora risposta.
fonte: National Catholic Register (qui)
La condizione attuale del mondo non è il risultato di una degenerazione spontanea dei popoli, ma di una volontà eversiva in atto da secoli di cui pochissimi si accorgono. Attraverso rivoluzioni, guerre e manipolazioni culturali l’influsso massonico sulle masse, in questo secolo ha fatto passi da gigante , tanto che nell’ambiente mondialista si proclama con sicurezza: “Lo si voglia o no, noi avremo un governo mondiale” (Warburg,1950). Nell’anno in cui alle dipendenze di Lord Parlmerston, gran capo della massoneria mondiale, Mazzini, Cossuth e Ledru-Rollin sollevarono le capitali di Europa nei disordini del “quarantotto!, usciva a Londra Il Capitale di Marx, che avrebbe dato impulso alla più vasta azione rivoluzionaria dell’epoca moderna, il comunismo. Sotto l’alto protettorato massonico inglese l’Italia veniva unificata tra drammatiche insorgenze a spese dei vari stati locali e soprattutto delle FIORENTI DUE SICILIE E DELLO STATO PONTIFICIO. Nel frattempo la rivoluzione russa all’insegna del comunismo e quella germanica all’insegna del nazionalsocialismo portano alle due guerre mondiali. Rafforzato dal maioismo cinese, il comunismo si affermava come ideologia di fondo su tutti i continenti provocando rivoluzioni e guerre. “Mai contro il comunismo” è la consegna massonica anche se occorre tenerlo alle redini come si affermava nel convegno Bilderberg di Tokio. Le istituzioni massoniche mondialiste operano ormai alla luce del sole: B’nai B’rith, conferenze Bilderberg, Trilaterale, Pughwash, ecc., oltre all’influsso enorme esercitato dai vertici della politica mondiale (Onu e sue branchie). Il mondialismo opera su una tastiera ricchissima di istituzioni di facciata celando i propri intenti sotto forme finanziarie (F.M.I. ecc.), politiche (Riia, partiti di sinistra), culturali (Unesco, lions, Rotary, Kivanis), di beneficenza (Fao, Unicef, ecc.), scientifiche, religiose (World Goodvill), ecc.), il cui programma alternativo rispetto alla fede cristiana è compendiato oggi nell’umanesimo delle New Age, zampillato dal massonico Lucifer Trust).