In alcuni Stati degli USA è stato approvato il late-term abortion, cioè l’aborto fatto anche poco prima della nascita, ovvero un infanticidio. Al Senato degli Stati Uniti giace il Pain-Capable Unborn Child Protection Act (conosciuto anche come Micah’s Law), che è un disegno di legge del Congresso degli Stati Uniti teso a vietare gli aborti a termine dopo 20 settimane dalla fecondazione, sulla base del fatto che il feto è in grado di provare dolore durante un aborto in quella fase della gravidanza. Il disegno di legge è stato introdotto per la prima volta al Congresso nel 2013. Ha superato con successo la Camera dei Rappresentanti nel 2013, 2015 e 2017, ma non ha ancora superato il Senato.

Per questo motivo, l’arcivescovo Naumann, a nome della Conferenza Episcopale Degli Stati Uniti ha esortato con voce forte e chiara i parlamentari ad approvare quel disegno di legge.

Ecco l’articolo del CNS ripreso dal Catholic Herald nella mia traduzione.

Arcivescovo Joseph Naumann (foto dalla Facebook Page)

Arcivescovo Joseph Naumann (foto dalla Facebook Page)

Il presidente del comitato pro-vita dei vescovi americani ha chiesto al Congresso di approvare una misura che ponga fine alla “barbara pratica dell’aborto tardivo”.

Ha esortato il Congresso ad approvare il Pain-Capable Unborn Child Protection Act, che è stato al centro di un’udienza del 9 aprile nella Commissione giudiziaria del Senato.

“Questa legge richiama l’attenzione dell’opinione pubblica sulla vergognosa realtà che gli Stati Uniti sono una delle sole sette nazioni al mondo che permette la pratica barbarica dell’aborto tardivo, quando un bambino probabilmente prova dolore e potrebbe anche vivere fuori dal grembo materno con un’assistenza medica adeguata”, ha detto l’arcivescovo Joseph Naumann di Kansas City, Kansas, che è presidente del Comitato per le attività a favore della vita della Conferenza dei vescovi cattolici statunitensi.

“Tali procedure di aborto dopo la prima metà del periodo di gravidanza rappresentano anche gravi pericoli fisici per le donne”, ha detto in una dichiarazione. “Con la stragrande maggioranza degli americani che sostengono con forza il divieto degli aborti a termine, è giunto il momento che il Congresso approvi questo disegno di legge”.

Egli ha aggiunto: “Prego anche che l’esame di questa legge avvicini il nostro paese a riconoscere tutti i bambini non ancora nati come persone giuridiche degne del nostro amore e rispetto”.

Il Pain-Capable Unborn Child Protection Act estenderebbe generalmente la protezione legale ai bambini non ancora nati a partire da 22 settimane di gravidanza. Secondo il diritto nazionale alla vita e i risultati del Congresso, a quel punto – e anche prima – un bambino non ancora nato ha la capacità “di provare grande dolore durante un aborto”.

Foto: Catholic Herald

Facebook Comments
Print Friendly, PDF & Email