di Sabino Paciolla
Domanda: Accettereste consigli da uno come Albert Bourla? Io francamente no. Albert Bourla è l’amministratore delegato della Pfizer, il produttore del vaccino COVID a mRNA. Il primo aprile scorso, si veda il primo tweet nella foto, aveva detto: “Eccitato di condividere [con voi] che analisi aggiornate dal nostro studio in Fase 3 con BioNTech hanno dimostrato che il nostro vaccino COVID-19 è stato efficace al 100% nel prevenire casi di COVID-19 nel Sud Africa. 100%”.
Non so se ci credesse veramente, ma sappiamo come è andata. Il virus, per sua natura, è mutato rapidamente e muta continuamente, e quindi sfugge, e sfuggirà, continuamente ai vaccini. Risultato? La gente, anche se vaccinata, continua ad infettarsi, ad ammalarsi e a morire. Anche di estate. Ovviamente i decessi e le ospedalizzazioni sono gonfiati. Lo sappiamo tutti. Perché si muore nella stragrande maggioranza dei casi CON la covid e non PER la covid.
Chi ha sbugiardato quelle affermazioni fatte da Borula è stato proprio lui, Albert Bourla (nomen omen!!!), perché dopo quattro dosi di vaccino, ha preso la COVID. Lo ha scritto lui stesso con un tweet ieri, 15 agosto, sempre nella foto. Naturalmente ringrazia le quattro dosi di vaccino Pfizer (e ci mancherebbe che avesse usato quello della concorrenza) che lo hanno preservato da chissà quale scontata e automatica tragedia. Ha scritto che ha lievi sintomi, è in isolamento ed ha cominciato a prendere l’antivirale Paxlovid della Pfizer (e ci mancherebbe che prendesse quello della concorrenza). Chissà che non capiti anche a lui quello che è capitato a mister Joe Biden e ad Anthony Fauci, il consigliere scientifico della Casa Bianca per la pandemia COVID, i quali, nonostante quattro dosi di vaccino si sono infettati, e dopo aver preso il Paxlovid, si sono negativizzati. Ma appena qualche giorno dopo hanno contratto nuovamente la COVID. Quello del “rimbalzo” della infezione covid dopo il Paxlovid è cosa nota. Lo hanno riportato alcuni studi, su questo blog ne abbiamo parlato più volte.
Forse mi sbaglio, ma a me sembra tutto uno spot pubblicitario, buono per gli allocchi.
Vorrei sommessamente dire che io non ho preso alcun vaccino COVID né Paxlovid, ho preso la COVID a dicembre scorso e grazie a Dio sono qui a scrivere. Come tanti altri. C’è persino gente che dopo l’infezione e la guarigione non si ammala nonostante venga a contatto con persone con l’infezione COVID. Quello che è certo è che l’immunità naturale acquisita sembra essere abbastanza buona e durevole. Del resto lo diceva lo stesso Anthony Fauci qualche anno fa che “la migliore vaccinazione è prendesi l’infezione” (si veda il video qui), ma ora lo ha sicuramente dimenticato. Chissà perché. La stessa cosa è stata confermata anche dallo stesso Bill Gates qualche mese fa quando ha affermato: “La variante Omicron è un tipo di vaccino. Ha fatto un lavoro migliore dei vaccini nel tirarci fuori dalla pandemia“.
Voglio essere chiaro: non sto dicendo di non fare il vaccino né sto dicendo di farlo. Sto solo raccontando la mia storia, esattamente come hanno fatto mister Biden, mister Fauci e mister Bourla. Naturalmente loro sono importanti e probabilmente fanno più colpo nella gente semplice. Io però non faccio pubblicità perché non vendo vaccini né antivirali.
Ho sentito dire da gente sana e in buona fede: “Ho fatto la quarta dose e dopo qualche giorno ho preso la COVID”, oppure, “Ho fatto 3 dosi ed ho preso la COVID già due volte, ma ringrazio il vaccino di essere ancora vivo!”. Mi viene da ridere. Manca il benché minimo senso della ragionevolezza.
La gente, purtroppo, non legge le notizie che vanno lette, e si accontenta della minestra che passa la TV e i media mainstream. Mi dispiace… per loro!
I dati sono oramai eclatanti e sono sotto gli occhi di tutti, come lo sono gli eventi avversi, anche gravi. Le ricerche scientifiche continuano a sfornare dati.
Ieri sono stato a messa, e come tutte le domeniche è veramente comico vedere come i fedeli usano la mascherina. Chi la indossa da subito, chi a metà messa, chi solo alla Comunione, chi (pochi) non la mette affatto (io uno di questi), chi solo per girare con il cestino per raccogliere la questua, chi, come il sacerdote, la toglie e la mette à gogo in vari momenti della celebrazionie. Chi la toglie appena arrivato al banco, chi la toglie subito dopo il segno della croce alla fine della messa mentre è ancora in chiesa e si ferma a parlare con qualche altro fedele. E’ tutto comico, sembra che il virus si muova e arrivi solo nei momenti decisi dalle singole persone. Durante la Comunione sì, prima e dopo no. In compenso, mi convinco sempre più che la mascherina sia diventata il nuovo paramento liturgico…quattro stagioni, per il Tempo Ordinario e per i momenti forti dell’anno liturgico.
Tutto questo ha a che fare più con la psicologia che con la microbiologia. La gente ha bisogno di conforto. La capisco. Spero però che le comiche finiscano presto…insieme al dramma.
Ah, dimenticavo: Auguri di pronta guarigione a Bourla! Se la merita. E’ stato ed è bravo a vendere i vaccini COVID.
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Caro dott. Paciolla, ma crediamo davvero che Burlone, Bidet e i vari capi di governo si siano inoculati il medesimo “miracoloso” preparato destinato a noi? Mi spiace ma non lo credo possibile! E credo anche che siano state somministrate terapie geniche sperimentali – mi rifiuto di chiamarlo vaccino! – differenti a seconda della fascia sociale cui erano destinate.
Mi chiedo come mai non si registrino, tra i politici ad esempio, casi eclatanti di mortalità ed effetti avversi dopo l’inoculazione. Bisognerebbe studiare – numeri alla mano – la porzione di popolazione che ha maggiormente subito danni da post-siringa e quella, di contro, che sembra sopravvivere del tutto illesa…
Mah…ai posteri l’ardua sentenza!
E’ una ipotesi che tanti hanno fatto. Purtroppo al momento non è stato possibile verificarla.
“Purtroppo al momento non è stato possibile verificarla”
Proprio così. Come scrissi tempo fa, si tratta di sfere sociali per noi inaccessibili e pertanto non ci è dato sapere.
E’ curioso il liberismo dei potenti fra di loro, mentre spingono noi verso una forma di comunismo de facto come l’agenda 2030 sembra indicare: servi, nullatenenti e felici. Mah…
“E’ curioso il liberismo dei potenti fra di loro, mentre spingono noi verso una forma di comunismo de facto”: si chiama dittatura, caro Karl…
Stia, come sempre fa, sul pezzo, dott. Paciolla! Il tema è scottante e prima o poi qualcosa per forza di cose trapelerà. Quando la scienzah scomparirà per tornare a lasciare il posto alla Scienza, per esempio…
E qui mi fermo.
“Bourla”, quando si dice: il destino nel nome…
Caro Sabino, é proprio come hai scritto: é insieme comico e triste vedere come molti amici non si rendano conto di quello che è sotto i nostri occhi.
Oggi ho letto che la CDC (https://www.npr.org/transcripts/1116991600?t=1660675268213 ) negli USa ha diramato una nuova “guidance” riguardo alla covid-19, che sconfessa quasi tutto quello che detto fino ad ora.
Anche io mi sono fatto la stessa domanda del lettore Totus Tuus
Grazie per aver raccontato brevemente la tua storia. Anche io non ho preso nessun vaccino anti-covid, ho avuto la covid ad aprile, ho dovuto fare molti tamponi in autunno per poter continuare a lavorare e da marzo a giugno non ho potuto lavorare perchè sprovvisto del marchio verde; riguardo alla mascherina, più volte sono stato rimproverato per essere andato alla Messa senza mascherina e una volta sono stato fatto uscire da un confessionale perchè non la indossavo. Sono prove e sacrifici (piccolissimi, rispetto ad altri) che il Signora mi da per i miei peccati e la mia poca fede.
Mi permetto unicamente far notare quanto sia agghiacciante leggere certe testimonianze, anche in funzione del fatto di aver subito una sorte analoga con la differenza che in quanto contrattualizzato a tempo determinato il mio posto di lavoro è stato assegnato, immagino, ad un essere meno pensante e perciò più “gestibile”. Qualcuno deve essersi infastidito quando ho fatto notare che il tampone costituiva un mero strumento “punitivo” in stile Brunetta, in quanto gli anticorpi prodotti per effetto del cd. vaccino non incidono sulla trasmissione del contagio ergo vaccinati e non avrebbero dovuto, per logica, sottoporsi al cotton fioc oro-faringeo. Ma secondo i confratelli (ed è quel che è più triste) me la sono meritata. Tralasciando gli epiteti.
Una nota a parte per le celebrazioni religiose.
Ci sarebbe da ridere, se non fosse che nella fattispecie mi vengono stimolate ben altre esigenze corporee.
A fronte di una peraltro lieve diminuzione dei mascherati seduti al banco, il momento topico è la distribuzione della S. Eucarestia.
Ora io dico: ma se ci mettiamo in fila diretti verso il medesimo punto, non è che ci guardiamo in faccia, dico bene?
E soprattutto non è che il celebrante (fra l’altro mascherato a sua volta e debitamente disinfettato) ha l’abitudine di sputare in faccia al malcapitato fedele che gli si presenta di fronte…!
Il ridicolo diviene patetico quando subito dopo il suddetto fedele oltreché a Dio Padre Onnipotente, anche a colui che non a caso fa di nome Speranza, si produce nella complessa e non ancora ben assimilata arte di portare alla bocca l’ostia consacrata.
Esilarante?
Per citare il Checco nazionale dal suo primo film, “Dove finiremo?”
Aggiungo una cosa: ormai tutto lascia pensare che la presenza della mascherina ancor oggi sul viso di numerosi lavoratori (commessi, baristi.. non escludo impiegati ed operai ma non saprei perché nelle aziende non mi fanno più entrare) indica che le cd. misure anti covid più che a proteggerci sono servite a riscrivere certi paradigmi della nostra mente così da considerare ad esempio normale un meccanismo di sudditanza. Se sembra complottismo, rileggiamo le dichiarazioni di qualche membro del CTS: è tutto scritto. Quindi conviene mettersi l’anima in pace, oppure spazzare via questa classe politica di delinquenti dichiarati, cosa che richiederebbe tempi tutt’altro che brevi però.