Amica

 

Se t’avessi incontrata
un mattino assolato
passandoti accanto per caso
nel frenetico incrociarsi
del tempo che corre

saresti rimasta, nella memoria, 
come immagine 
che illumina e sfugge, 
come colore agognato
come labbra 
di cui non conosco il sapore,
come profumo di vita
fruscio, stropiccío 
di un vestito di seta, 

pensiero leggero
ricordo
che allieta, e che passa.

Ma incontrarti cercata
mi lascia tremante
come tu fossi, d’un tratto, 
ma da sempre aspettata.

Ci sono incontri di tutti i giorni
senza che nulla si smuova. 
Ci sono incontri
che feriscono il cuore 
perché gridano 
il bisogno più vero. 
 
E così Tu mi guidi 
la vita nel cuore, 
ed io in ogni cosa 
Ti aspetto. 

 

*****

 

Stavo pensando a un’amica, la chiamerò Marta, a cui tengo molto. 

E d’un tratto ho capito che un’amicizia vera, libera, gratuita, che non pretende nulla, ti conduce sempre al tuo bisogno ultimo, al cuore. Per questo la cerchi in tutte le cose, anche quando non è lì con te.

Il suo pensiero ti fa cercare te stesso.

Non hai bisogno di strappare nulla, di afferrare nulla (come al contrario un’attrazione fuggente, che dimentichi presto nel lamento: “labbra di cui non conosci il sapore”).

Diventa una guida, e l’aspetti. 

Il tuo “tu”, amica mia, mi porge sempre il “Tu” con la T maiuscola.

 


 

Sostieni il Blog di Sabino Paciolla





 

 

Facebook Comments
Print Friendly, PDF & Email