AGGIORNAMENTO ore 01.30
Aggiornamento su Alfie Evans dal suo avvocato Cristiano, ALFIE EVANS RESPIRA DA SOLO PER QUASI 2 ore. Non è più in terapia e quindi non deve più essere considerato un paziente di Alder Hey. In sostanza è tenuto prigioniero, impedito di ricevere cure altrove nonostante respiri ora da solo. Mi vergogno molto di essere parte di un sistema legale che potrebbe fare questo a un bambino innocente e a due genitori amorevoli.
Fonte: Intercessor for Britain
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AGGIORNAMENTO ORE 00.32
Alfie continua a respirare da solo.
(Fonte Benedetta Frigerio)
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Tom in diretta: Alfie ha respirato da solo dalle 21.17 (22.17 ore italiane). Poi ha iniziato a diventare blu. I medici si rifiutano di dargli ossigeno.
Posted by Thomas Evans on Monday, April 23, 2018
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AGGIORNAMENTO 23.10
Steadfast Onlus nell’ambito del progetto LifeAid, in contatto diretto con la famiglia comunica che #AlfieEvans respira da solo da mezz’ora. Fuori dalla stanza ci sono 30 poliziotti.
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AGGIORNAMENTO ORE 23.00
I difensori di Alfie Evans hanno appena presentato un appello urgente davanti al consolato italiano di Londra, tenendo le funzioni di giudice tutelare per i minori italiani all’estero (#Alfie #alfieevans #alfiesarmy) l’ambasciatore è già stato avvertito attraverso gli amici della salda onlus associazione che Si occupa di relazioni diplomatiche e ha facilitato l’acquisizione della cittadinanza italiana da parte di Alfie. Attendiamo che il giudice tutelare abbia fatto ricorso a misure precauzionali urgenti per rilasciare i passaporti e ordinare il rimpatrio immediato in Italia del minore a Roma (terapie Gesù) o Genova (Gaslini) tramite ambulanza / trasporto aereo. Riteniamo che qualsiasi attività di distacco di supporti vitali costituirà da oggi un attacco formale contro un cittadino italiano all’estero, punibile in qualsiasi forma.
https://www.facebook.com/chelseamarie.louise.1/videos/195323304580655/
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+++IL GIUDICE HAYDEN ORDINA IL DISTACCO QUESTA SERA ALLE 21.30 ORA LOCALE (22.30). LA FAMIGLIA PRESENTA RICORSO URGENTE ALLA CORTE D’APPELLO+++
ORE 21.30
#SteadfastLifeAID #SteadfastOnlus #Pray4Alfie #saveAlfieEvans
+++IL GIUDICE HAYDEN ORDINA IL DISTACCO QUESTA SERA ALLE 21.30 ORA LOCALE (22.30). LA FAMIGLIA PRESENTA RICORSO URGENTE ALLA CORTE D’APPELLO+++
++ JUDGE HAYDEN ORDER TO WITHDRAW THIS EVENING AT 21.30 LOCAL TIME (22.30 IN ITALY). THE FAMILY PRESENTS AN URGENT APPEAL TO THE COURT OF APPEAL +++
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ALFIE QUALCHE ORA PRIMA CHE GLI VENISSE TOLTO IL RESPIRATORE
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In fondo alla pagina foto tweet del PAPA
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Provo a fare un riassunto alle ore 18.20
“I ministri degli Esteri Angelino Alfano e dell’Interno Marco Minniti hanno concesso la cittadinanza italiana al piccolo Alfie. In tale modo il governo italiano auspica che l’essere cittadino italiano permetta, al bambino, l’immediato trasferimento in Italia”. Lo rende noto la Farnesina.
Cosa potrebbe accadere dopo questa decisione dei ministri degli Esteri Alfano e dell’Interno Minniti non è facile saperlo. È comunque un passo significativo dal significato simbolico importantissimo che accresce la pressione mondiale. Il governo italiano comunque “auspica che l’essere cittadino italiano permetta, al bambino, l’immediato trasferimento in Italia”.
Intanto, i genitori sono riusciti ad avere uno slittamento delle procedure di distacco del ventilatore grazie ad un escamotage giuridico. I genitori si sono appellati ai giudici richiedendo un chiarimento sulla forma della sentenza dell’Alta Corte con la quale si autorizzava il distacco delle macchine e dunque la morte del bambino
Dalle foto che circolano si vede che Alfie è sveglio e succhia il ciuccio.
In mattinata all’Alder Hey era arrivata Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, insieme a un medico specialista in anestesia e rianimazione, su invito della famiglia. Come riferisce il SIR, la Enoc ha subito incontrato i genitori di Alfie. La Enoc ha detto: “Ho parlato con i genitori, sono stata vicina a loro, ma non ho potuto parlare con nessun altro – ci spiega la presidente dell’Ospedale Bambino Gesù -. Il papà di Alfie aveva chiesto di lasciarmi entrare nella camera, ma anche questo non è stato possibile e, comunque, non sarebbe servito”. Ai genitori, prosegue Enoc, “ho portato la vicinanza del Papa, dell’Ospedale Bambino Gesù, delle mamme: è stato un gesto soltanto umano. Non sono venuta qui sperando di risolvere il problema. Tutto quello che potevamo dire e fare lo abbiamo fatto. Sono partita stanotte: mi sono sentita di venire a dare questo abbraccio”. Nel primo pomeriggio la Enoc ha detto che: “Ho lasciato l’ospedale intorno alle 13,20. Dopo poco avrebbero dovuto staccare il respiratore al piccolo Alfie Evans. C’era molta tensione. Io non potevo fare nulla di più e sono andata via”. A quanto sembra la Enoc non è riuscita ad ottenere un colloquio con le autorità dell’ospedale inglese per individuare insieme una strada alternativa al distacco delle macchine.
Come già avvenuto in passato per un caso analogo la CEDU, la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, ha respinto il ricorso urgente avviato dagli Evans. A questo punto ci si chiede quale sia il significato delle parole “DIritt Dell’Uomo”.
Thomas, il papà di Alfie, nel pomeriggio ha fatto sapere che ” siamo grati che il nostro avvocato, il signor Diamond, sia riuscito a far cessare temporaneamente l’esecuzione. Ci sono dei negoziati in questo momento e chiediamo le vostre preghiere urgenti che Dio ci mostri la strada per porre fine a questo incubo, in un modo che sia buono per tutti e che permetta ad alfie di andare. Grazie per il vostro supporto e per favore state vicini a noi!”
Benedetta Frigerio, per LNBQ, nelle prime ore del pomeriggio ha fatto sapere che Don Gabriele Brusco, il sacerdote italiano che è stato accanto agli Evans in questi giorni, ha impartito al piccolo Alfie il sacramento della Cresima, unzione degli infermi e ha recitato le preghiera di accompagnamento. Il sacerdote ha potuto parlare con il personale sanitario illustrando loro la necessità dell’obiezione di coscienza e che non si può interrompere una vita umana. Il sacerdote ha detto loro che anche se queste sono le leggi umane, «si possono infrangere per seguire quelle di Dio: ho detto loro della banalità del male». La reazione delle infermiere è apparsa stizzita e infastidita: «Questa è la sua opinione». «Io ho dovuto ribadire la verità – ha ribattutto il sacerdote – qualcuno forse avrà crisi di coscienza, forse questa notte non dormirà, ma era l’ultima cosa che potevo fare».
Aggiornamento alle 21.40: foto tweet del Papa
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