Nel Regno Unito, qualche giorno fa, un bambino di famiglia reale è venuto alla luce. Oggi, in quello stesso Regno Unito, un bambino di soli due anni, di “reale” dignità, come di “reale” dignità sono tutti i bambini, e tutte le persone, per mano di una giustizia ingiusta è stato ucciso.

Questo è quello che succede quando togliamo Dio dall’orizzonte della nostra vita, dalla nostra società. La nostra disumanità diventa palpabile.

Pensando a quello che stava succedendo al piccolo Alfie, qualche giorno fa, un’amica ha scritto:

“C’è una giustizia che ha una durata temporanea e ce n’è una eterna, ‘ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili…’”

Alfie ha toccato profondamente i nostri cuori, ci ha fatto toccare con mano la nostra fragilità umana, la nostra dipendenza in tutto da un Padre buono, ha risvegliato la nostra fede avvizzita, ci ha reso fratelli e figli nella fede, anche a migliaia di chilometri di distanza.

Alfie ci ha mostrato che Dio, ancora una volta, tocca il nostro povero essere, il nostro niente, attraverso i più deboli, gli innocenti, gli umili, i più piccoli.

Per questo, grazie Alfie.

Grazie per averci fatto risvegliare, per averci fatto riscoprire la preghiera, la domanda, i rosari che ieri sono stati copiosi in molte città nel mondo.

In questo tristissimo momento, nonostante l’orrore che è stato perpetrato in nome della nostra civiltà, della nostra stolta ragione, della nostra sicumera, l’unico gesto veramente umano da fare è quello di elevare un inno di lode al vero Signore della vita, al vero Giudice delle nostre vite, il Giudice giusto per eccellenza, Dio, affinché ci liberi dal nostro male.

Che Dio abbia misericordia di tutti noi!

Certi che Alfie è già nel Regno dei cieli, come ha fatto Maria, la madre di Gesù, eleviamo con lui, piccolo angelo, il nostro Magnificat al nostro Signore.

 

MAGNIFICAT


L’anima mia magnifica il Signore  *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva.  *
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente  *
e santo é il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia  *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,  *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,  *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati,  *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,  *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,  *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

(vedi qui anche la testimonianza di mons. Luigi Negri, vescovo emerito di Ferrara)

vedi anche “Omaggio a Alfie Evans” (qui)

Foto: Alfie Evans in braccio alla mamma senza respiratore

Foto: Alfie Evans in braccio alla mamma senza respiratore

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