L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha esortato i fedeli alla “preghiera, al digiuno e alla penitenza” in “espiazione della mancanza di rispetto e del sacrilegio commesso” durante la “Messa del Pride” a Washington.

Di seguito segnalo all’attenzione e alla riflessione dei lettori di questo blog la riflessione scritta da Mons. Carlo Maria Viganò e pubblicata su Lifesitenews. Visitate il sito e valutate liberamente le varie opzioni offerte e le eventuali richieste. Ecco l’articolo nella mia traduzione. 

 

mons. Carlo Maria Viganò
mons. Carlo Maria Viganò

 

Oggi nella parrocchia della Santissima Trinità, gestita dai gesuiti dell’Università di Georgetown nell’arcidiocesi di Washington, sarà celebrata una Messa per gli attivisti “cattolici” del movimento LGBT.

Da anni – da quando era arcivescovo di Atlanta – Wilton Daniel Gregory abusa del suo potere per promuovere l’agenda omosessuale, con grande scandalo dei fedeli cattolici. La sua fissazione monomaniacale per il vizio contro natura gli è valsa la sacra porpora (cioè il cardinalato) e la nomina alla sede di Washington, D.C., degno erede di McCarrick e Wuerl, confermando così che il tradimento dell’insegnamento di Cristo è considerato nel Vaticano di Bergoglio come un prerequisito per la carriera ecclesiastica.

Wilton Gregory, arcivescovo di Washington

Wilton Gregory, arcivescovo di Washington

Non sorprende che il cardinale Gregory sia un seguace di James Martin, S.J., le cui recenti osservazioni sacrileghe sulla devozione al Sacro Cuore hanno suscitato l’indignazione del corpo ecclesiale e spinto a organizzare una processione riparatrice il 16 giugno al Dodger Stadium di Los Angeles.

Mi addolora molto sapere che il clero dell’arcidiocesi di Washington preferisce tacere servilmente di fronte a questo ennesimo sacrilegio, in cui il santo sacrificio viene sacrilegamente usato come strumento di propaganda per un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio, mentre le anime di tanti poveri peccatori si confermano nel vizio.

Ma ancora più grande è il dolore nel vedere profanato il Santissimo Sacramento – durante l’ottavario del Corpus Domini e a due giorni dalla festa del Sacratissimo Cuore di Gesù – ammettendo alla Comunione persone che i pastori dovrebbero invece ammonire e indirizzare verso un cammino di vera conversione e fedeltà alla volontà di Dio.

I pastori sviati dall’omoeresia devono ricordare che, quando saranno davanti al trono di Dio per essere giudicati, dovranno rendere conto a Nostro Signore delle anime che, a causa loro, sono state dannate per l’eternità: anime per le quali Egli ha versato il proprio sangue sulla Croce. Confermando queste povere anime nel peccato mortale, hanno usurpato l’autorità di Cristo e l’autorità della Chiesa per uno scopo opposto a quello richiesto dalla carità cristiana, dimostrando così la propria corruzione morale, insieme a quella di coloro che li lasciano agire indisturbati per disperdere il gregge loro affidato.

Mi unisco quindi spiritualmente al santo rosario di riparazione che è stato organizzato davanti alla parrocchia della Santissima Trinità, nella speranza che questa lodevole iniziativa possa ottenere il perdono di Nostro Signore per il tradimento dei suoi ministri, la conversione delle anime traviate da questi falsi pastori e l’espiazione della mancanza di rispetto e del sacrilegio commesso.

In questo desolante panorama di apostasia e ribellione ai comandamenti di Dio e alla legge naturale, l’avversione alla verità di Cristo da parte di questi sacerdoti infedeli dovrebbe far comprendere ai cattolici la gravità della situazione della Chiesa negli Stati Uniti d’America, spingendoli alla preghiera, al digiuno e alla penitenza affinché la Maestà divina conceda alla Sua Chiesa pastori santi e infiammati di amore per il Signore e per le anime, e allontani i servi dell’Anticristo dai sacri recinti.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

14 giugno 2023

 

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